• Anche quest’anno si obietta!

    Anche quest’anno Rete Lilliput  Ferrara,  propone di aderire ALLA CAMPAGNA OSM (OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI). UN’AZIONE SEMPLICE PER UN GESTO CONCRETO DI PACE.

    Ogni anno in Italia viene svolta la Campagna di Obiezione alle Spese Militari per La Difesa Popolare Nonviolenta che tende ad ampliare i seguenti obiettivi: OPZIONE FISCALE, D.P.N. (difesa popolare nonviolenta), OBIEZIONE DI COSCIENZA AL MILITARE E ALLE SPESE MILITARI, RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI e DISARMO. Alla campagna Osm può aderire qualsiasi cittadino/a che vuole concorrere alla costruzione di un’alternativa alla difesa armata e perché lo Stato costruisca percorsi coerenti per la Pace. Negli ultimi anni le spese militari sono in costante aumento e occorre cambiare modello di difesa e operare perché la Pace non sia pensata solo durante e dopo i conflitti, perchè la difesa non rimanga in mano solo ai militari, perchè lo Stato crei apparati per la Pace e un modello di difesa nuovo che difenda non gli interessi economici, ma le persone e la democrazia di un territorio

    Le forme di adesione sono diverse, quella che la Rete Lilliput di Ferrara propone è la più facile da realizzare.

    Sono alcuni anni che sostengo questa iniziativa, che mi fa piacere riproporvi:

    Come nodo locale (dopo una serie di contatti con la Fondazione Langer) abbiamo confermato la  scelta di sostenere anche  quest’anno il progetto di pace “Adopt Srebrenica”, seguito dalla  Fondazione Langer, che ha come obiettivo l’ aggregazione  dei giovani di Srebrenica delle diverse etnie presenti sul territorio, attraverso la diffusione di una cultura  di gestione nonviolenta dei conflitti. Questa scelta consente alla Fondazione Langer di avere una continuità anche economica a sostegno del progetto e al territorio ferrarese di consolidare un legame con Srebrenica che dura ormai da 5 anni.

    Il percorso da seguire è dunque analogo a quello del 2009

    Vi ricordo che nel 2009 abbiamo avuto 140 adesioni e raccolto 3325 euro

    Come lo scorso anno, io mi prendo l’incarico di raccogliere la quota che ognuno ha intenzione di destinare all’iniziativa ( cifra minima  15 euro a testa) . Si firma  il modello di adesione alla campagna che si trova in allegato (modulo di adesione osm 2010 per Ferrara ), indicando la cifra di contributo al versamento, mi consegnerete, insieme ai soldi, la dichiarazione compilata e poi provvederò ad effettuare un unico versamento, a fotocopiare la ricevuta, in modo che ogni dichiarazione riporti la cifra totale, a spedire tutti i moduli al presidente della Repubblica e al coordinamento nazionale OSM.

    In pratica voi dovete solo decidere il contributo in denaro , compilare la dichiarazione (eccola in formato pdf: adesione_osm_2010) e contattare Davide Scaglianti (davide.scagliantiATposte.it) per consegnare il tutto.

    Segue una breve relazione sull’andamento del progetto e alcune informazioni sulla Fondazione Langer

    Davide Scaglianti

    Rete Lilliput Ferrara

    P.S.  il modulo di adesione: adesione_osm_2010

    ADOPT SREBRENICA

    Srebrenica è stata per molto tempo una città internazionale, con una vita culturale intensa, con relazioni tra etnie diverse che si svolgevano quotidianamente. Poi la guerra ha portato via… molto.

    Sono ancora visibili le tracce della guerra sulle case, la divisione persistente tra i gruppi, il dolore ancora impresso sui volti delle persone, dei bambini ….

    Per intervenire su questa situazione è nato Il progetto “Adopt Srebrenica”, è un’iniziativa avviata nel luglio 2005 dalla Fondazione Alexander Langer di Bolzano e dall’associazione Tuzlanska Amica. Nel tempo ha coinvolto numerose persone, associazioni e istituzioni in Bosnia Erzegovina, in Italia ed in Europa, per promuovere a Srebrenica la nascita  di realtà portatrici di una cultura di pace, attraverso una raccolta della memoria e una trasformazione nonviolenta dei conflitti., con un forte coinvolgimento dei gruppi giovanili locali.

    In questi anni è stato attivato un punto informativo di riferimento del progetto, si è costituito un gruppo di giovani di circa 30 persone composto da diverse etnie, che è impegnato nella ricostruzione di una convivenza pacifica e del tessuto sociale, attraverso la rielaborazione delle vicende del passato. Le ferite da ricucire sono ancora vive e grandi, pertanto il lavoro incontra molte difficoltà, ma va avanti puntando soprattutto sulle iniziative relazionali che danno risultati a lungo termine.

    Le principali iniziative realizzate nel 2009 e 2010

    1. attività continuative svolte a Srebrenica a supporto del gruppo locale di volontari,
    2. viaggi, visite ed eventi con la presenza di persone internazionali a Srebrenica,
    3. divulgazione e sensibilizzazione in Italia.

    1)Realizzazione di una serie di workshop di empowerment per il gruppo locale di Adopt Srebrenica e per altri soggetti promotori di una cultura di pace e di convivenza a Srebrenica

    Dopo i due workshop realizzati nell’autunno 2008, si è svolto dall’8 all’11 marzo 2009 un viaggio studio a Strasburgo che ha coinvolto undici giovani di Srebrenica e dintorni, assieme ad altra 19 provenienti da Prijedor (Bosnia Erzegovina), Kraljevo (Serbia), Peja-Pec (Kosovo) e Italia

    Realizzazione di un ciclo di corsi di lingua inglese per i giovani della città di Srebrenica e dei villaggi attorno

    Sostegno alle attività di sensibilizzazione del territorio; visita di 50 esponenti di associazioni ed enti locali bresciani e cremonesi. Visita di circa 50 studenti delle classi quarta e quinta del Liceo Classico Minghetti di Bologna. Visita di un gruppo ristretto di studiosi e ricercatori sul tema della memoria e dell’elaborazione del conflitto.

    2). Viaggio studio “Memory and dealing with the past in former Yugoslavia space”

    Dal 25 al 31 maggio si è svolto un viaggio studio per ricercatori storici e operatori per approfondire il tema dell’elaborazione del conflitto e della memoria delle guerre passate in Croazia e Bosnia Erzegovina.

    Partecipazione alla cerimonia di commemorazione delle vittime del genocidio di Srebrenica l’11 luglio

    Viaggio di conoscenza “Bosnia Erzegovina: il futuro ha memoria”Dal 25 luglio al 2 agosto si è svolto il viaggio di conoscenza con la partecipazione di oltre 40 iscritti

    Organizzazione della Settimana internazionale della memoria 2010

    Dall’1  all’ 8 agosto si è svolta la terza Settimana internazionale della memoria, con la presenza a Srebrenica di una sessantina di persone provenienti dall’Italia ed il coinvolgimento di diverse realtà locali.

    3). Eventi di sensibilizzazione in Italia

    A livello nazionale nel periodo in oggetto si sono svolti i seguenti incontri di presentazione e promozione:

    3 aprile a Reggio Emilia “La memoria e il futuro: ridare vita e voce a Srebrenica” con Sabina Langer, Fabio Levi e Marino Vocci, serata nell’ambito della manifestazione “Arte, visioni, messaggi da Sarajevo”

    –         28 aprile a Siena “L’arte di fare la pace” con Mauro Cereghini, Paola Coppi e Simona Cieri, promosso assieme al Forum provinciale senese della Cooperazione e Solidarietà Internazionale ed alla Provincia di Siena

    –         11 giugno a Cesano Maderno (MI) “Bosnia Erzegovina: il futuro ha memoria” con Sabina Langer e Marzio Marzorati, promosso dal Centro Alexander Langer

    –         20 agosto ad Ariano Irpino (AV) serata dedicata a Srebrenica con Edvige Ricci, nell’ambito di Ariano Folk Fetival 2009

    Considerazioni finali

    Pur premettendo, in tutta onestà, che i risultati di un progetto come questo di “Adopt Srebrenica” non sono facilmente quantificabili, possiamo ritenere che, grazie anche al sostegno della Rete Lilliput, unito a quello a quello degli altri partner, sono stati fatti diversi passi nella direzione giusta per il raggiungimento degli obiettivi indicati, in particolare per la rivitalizzazione culturale della Città, l’avvio di percorsi di dialogo sia a livello istituzionale che della società civile, il sostegno alla formazione di un gruppo di volontari locali, aperti alla collaborazione con altre realtà internazionali, disposti a impegnarsi per il ristabilimento di un clima di rispetto e di fiducia, nonché di gestione nonviolenta dei conflitti, che non neghi le ragioni delle vittime, in una realtà estremamente difficile e ancora segnata da profonde ferite.

    Fondazione Alexander Langer Stiftung

    La Fondazione Alexander Langer Stiftung, Onlus è stata fondata il 4 luglio 1999 grazie al sostegno finanziario privato di 233, tra rappresentanti di associazioni umanitarie ed ambientali, imprenditori, giornalisti, insegnanti, parlamentari italiani ed europei, consiglieri regionali, semplici cittadini.
    E’ stata riconosciuta dal Ministero dei Beni culturali con decreto del 18.11.1999 ed iscritta nel registro delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Bolzano con decreto n.128/1.1 del 24.8.2000.
    La Fondazione ha ricevuto contributi da istituzioni pubbliche e private, ma vive essenzialmente grazie al lavoro volontario e alle donazioni private.

    FONDAZIONE ALEXANDER LANGER STIFTUNG – Onlus

    Fondata/Gegründet: 04.07.1999 – Anerkannt/Riconosciuta dal Ministero per i beni culturali: 18.11.1999

    Iscritta nel registro delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Bolzano –

    Eingetragen in das Verzeichnis der ehrenamtlichen Organisationen des Landes Südtirol (Decreto n. 128/1.1 del 24.08.2000)

    Via Latemar Straße 3, I – 39100 BOLZANO/BOZEN

    Tel.+Fax. +39 0471 977691 – E-Mail: langer.foundation@tin.it, www.alexanderlanger.org

    Cassa di Risparmio BZ – Südtiroler Sparkasse: BBAN S 06045 11613 000000 555000

    C.F. 94069920216 St.Nr.

  • Succede in Italia (obiettori del pelo)

    Leggo, via blogbabel, e faccio sinceramente fatica a convincermi che sia una storia vera. Temo però che prima o poi dovro cedere all’evidenza.

    Da Metilparaben:

    Riporto qui di seguito, reso opportunamente anonimo, il testo di una chat appena intercorsa con una persona che conosco. Lascio a voi ogni commento sull’incredibile vicenda.

    [11.59.49] XXX scrive: Ieri, ore 16.30. Ospedale YYY (noto ospedale romano, n.d.r.), appuntamento per visita ginecologica periodica e relativo pap-test. La consueta attesa. Poi entro.
    [12.00.07] Alessandro scrive: ok.
    [12.00.17] XXX scrive: Anamnesi, compilazione scheda, formalità di routine.
    [12.00.23] Alessandro scrive: ok
    [12.00.57] XXX scrive: “mi accomodo”.
    [12.01.08] Alessandro scrive: …
    [12.01.15] XXX scrive: primo medico: donna sui 45
    [12.02.00] XXX scrive: “mi spiace signora, io non posso visitarla, credo si renda conto del perché!”
    [12.02.07] Alessandro scrive: ?
    [12.02.11] XXX scrive: io, faccia a forma di punto ?
    [12.02.17] Alessandro scrive: ecco, appunto
    [12.02.32] XXX scrive: dico che non ne ho idea.
    [12.02.46] Alessandro scrive: (mi alzo 3 minuti, tu scrivi, torno subito)
    [12.05.01] XXX scrive: e questa: “Lei è depilata e io non posso visitarla perchè infrangerei non solo l’etica professionale ma anche la morale e la mia coscienza”.
    [12.05.41] XXX scrive: io incredula e, forse, anche se solo per un attimo imbarazzata…
    [12.05.45] XXX scrive: poi: “dottoressa può spiegarmi meglio perchè mai lei si rifiuta di visitarmi?”
    [12.08.32] XXX scrive: “Come le ho detto lei è glabra, certamente non a causa di terapie o disfunzioni di alcun genere, pertanto il suo stato non può essere se non indicazione di sue scelte di vita particolari da noi medici obiettori assolutamente inaccettabili”.
    [12.09.27] XXX scrive: “Scusi?”
    [12.15.57] XXX scrive: lei mi sta dicendo che si rifiuta di visitarmi e di farmi il pap test perchè lei è obiettrice? Lasciamo per un attimo da parte tutto quello che penso su un medico obiettore di coscienza, non le sto LEGITTIMAMENTE chiedendo la RU-486 che lei sarebbe obbligata a prescrivermi, non le sto LEGITTIMAMENTE chiedendo di praticare un aborto, cosa che lei non potrebbe mai rifiutarsi di fare, le sto LEGITTIMAMENTE chiedendo (con tanto di pagamento ticket SSN) di EFFETTUARE UNA VISITA DI CONTROLLO SU UNA DONNA di 41 ANNI.
    [12.16.38] XXX scrive: e questa: “Io non la visito, la prego di andare”.
    [12.17.15] XXX scrive: a questo punto ho chiesto di parlare con un altro medico e con il responsabile del reparto
    [12.20.03] XXX scrive: dopo venti minuti durante i quali non mi sono mossa dalla stanza delle visite (nonostante i numerosi inviti ad aspettare fuori, scortesi prima, arroganti dopo e offensivi infine) arriva l’altro medico: uomo 40enne più o meno
    [12.22.22] XXX scrive: la collega lo informa del gravissimo problema etico e di coscienza che si è trovata a fronteggiare e lui: hai verificato bene che sia completamente glabra? (della serie vojo vede’ pur’io se c’ha la pelliccia o no mhhh)
    [12.25.37] XXX scrive: insomma la dottoressa ha giurato sullo stato della presenza o meno di MIEI PELI e lui, rivolgendosi a me: signora, lei è una bella donna, le sue scelte sessuali non ci riguardano, è vero, ma il suo STATO è contro la morale e contro la nostra etica professionale quindi si rivolga ad un altro ospedale.
    [12.27.42] XXX scrive: Tralasciando il fatto che mi hanno implicitamente dato più volte della mignotta e mi hanno anche presa per un braccio per farmi uscire mentre attendevo the second opionion…
    [12.29.47] XXX scrive: Ho dato fuori da matti: sì, faccio la mignotta, quindi voi non fornite assistenza ginecologica alle mignotte?
    [12.32.20] XXX scrive: vabbè insomma ho sbraitato come una bestia impazzita, ho minacciato denunce di ogni genere, ho detto che se entro dieci minuti non fossi stata visitata si sarebbero trovati giornalisti e telecamere ovunque, ho detto di tutto, non hai idea
    [12.32.30] XXX scrive: ero fuori di me
    [12.32.33] Alessandro scrive: immagino
    [12.32.46] XXX scrive: mi hanno anche offerto il rimborso del ticket
    [12.33.17] XXX scrive: CAZZO e allora scrivetelo alla cassa che se non ‘c’hai i peli non hai diritto neanche alla prevenzione
    [12.34.19] Alessandro scrive: sono allibito
    [12.34.59] XXX scrive: si sono fatte le 20.30 e alla fine il direttore del reparto è arrivato… probabilmente dal suo studio privato là a due passi dove visita per 250 euro a botta
    [12.35.57] XXX scrive: ed è proprio questo che mi ha detto: signora finiamola qua, lei deve rispettare i medici obiettori, comunque sia io ora la visito e le faccio il pap-test
    [12.36.08] Alessandro scrive: non ci posso credere
    [12.36.47] XXX scrive: però la prossima volta le consiglio di venire a studio da me, oppure di rivolgersi ad una struttura diversa dal YYY.
    [12.37.43] XXX scrive: si infila i guanti e mi dice: si accomodi, prego (mignotta)
    [12.40.53] XXX scrive: cmq alla fine mi sono rifiutata di farmi visitare e sono uscita dicendo “dovete solo vergognarvi tutti”. E mi vergogno anche io, non di essere una mignotta, ma di vivere in questo schifo di paese
    [12.48.32] XXX scrive: (ho dimenticato un piccolo particolare, o forse più di uno, ma questo è divertente: il secondo medico (quello che non ha potuto sbirciare) mi ha dato una grande opportunità: “senta facciamo così, prenda un appuntamento tra 15 giorni, quando magari sarà più (finto imbarazzo) a posto, le assicuro che la visiterò io personalmente”.

  • Benedetto, l’aborto, l’eutanasia e la dolce morte di Papa Wojtyla

    Benedetto XVI ha dichiarato ieri quel che ha sempre pensato: invita i farmacisti all’obiezione di coscienza sui farmaci per l’aborto e per l’eutanasia. Se il riferimento è abbastanza chiaro per l’aborto (RU486, e perchè no, pillola anticoncezionale e preservativi) sull’eutanasia è difficile capire su cosa dovrebbero obiettare i farmacisti. Anche perchè, come sostiene la concittadina Lina Pavanelli in un suo articolo su Micromega di settembre basta omettere alcune cure per consentire la morte di un paziente che non vuole più soffrire. Se questo paziente poi è il Papa (Wojtyla) è evidente l’interesse ad approfondire l’argomento. Per questo a Ferrara si organizza un incontro pubblico martedì 6 alla Sala Arengo.

    PS: sulle esternazioni del Papa divertente il dialogo di Chiara Lalli, mentre non si puo’ che sottoscrivere l’opinione di capemaster e rolli