• OPG: non torniamo all’orrore degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

    In questi anni in Italia c’è stata una grande riforma di civiltà passata sotto silenzio, quasi che ce ne dovessimo vergognare. La legge 81/2014 ha infatti chiuso gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, orrore sopravvissuto alla riforma psichiatrica di Basaglia e colpevolemente giunto sino ai nostri tempi. Il passaggio alle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) non è stato certo facile e indolore, ma è avvenuto senza incidenti e serenamente, anche grazie a chi – come l’ex commissario straordinario del Governo per il superamento degli OPG Franco Corleone – in questi anni ha posto la chiusura degli OPG come un obiettivo di civiltà da raggiungere al più presto.

    Un obiettivo centrato sul concetto di responsabilità e di cura, e non più di abbandono dietro le sbarre, raggiunto finalmente da poche settimane. Ma proprio in queste settimane è ricominciata la mobilitazione della società civile, raccolta nel comitato StopOPG, allarmata dal testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” (art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368) che, se confermato, rischia di riaprire la terrificante stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). Viene infatti di fatto ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.

    Una tragicomica beffa: a pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, le Rems rischiano quindi di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando, come scrive StopOPG “lo straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative alla detenzione, costruite sulla base di un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la risposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

    Per questo StopOPG  ha proposto una staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione a cui ho aderito. Oggi – mercoledì 19 aprile 2017 – digiunerò nella speranza che altri si possano unire alla mobilitazione e che il Parlamento ascolti le voci che si alzano a difesa di una conquista di civiltà e non torni, ancora una volta, indietro.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana

    Ferrara, 19 aprile 2017

    L’appello
    “IO DIGIUNO perché non devono tornare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Per la Salute Mentale: uscire dalla logica manicomiale, diritti, doveri e cittadinanza”.

    “Esprimiamo grande preoccupazione a proposito del testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg).  Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.

    A pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, così le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando l’ straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative al detenzione, costruite sulla base di un  progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

    Per questo stopOPG sta effettuando una nuova staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione e garantire davvero il diritto alla salute e alle cure dei detenuti.“ .

    Abbiamo chiesto alle/ai deputate/i di presentare emendamento (il termine per la presentazione degli emendamenti scade il 27 aprile).

    Leggi qui il testo completo dell’Appello

    la pagina web dedicata IO DIGIUNO

  • opg ferrara

    Mai più OPG

    opg ferraraMai più OPG

    Conferenza Stampa a Ferrara

    26 aprile 2017 ore 10,30 – Sala dell’Arengo

    C’è grande preoccupazione nella società civile a proposito del testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.

    A pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, le Rems rischiano quindi di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando lo straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative alla detenzione, costruite sulla base di un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la risposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

    La Società della Ragione ONLUS raccoglie l’appello di StopOPG che ha proposto una staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione.

    Per presentare la piattaforma della mobilitazione è convocata una conferenza stampa a Ferrara il 26 aprile 2017 alle ore 10,30 presso la Sala dell’Arengo a cui parteciperanno:

    Franco Corleone, ex commissario straordinario per la chiusura degli OPG e Garante dei Detenuti della Toscana
    Marcello Marighelli, Garante dei Detenuti della Regione Emilia Romagna
    Leonardo Fiorentini, consigliere comunale, Società della Ragione
    Ilaria Baraldi, consigliera comunale, Società della Ragione

    In attesa di incontrarvi siamo a porgervi cordiali saluti.

    L’ufficio Stampa

    Ferrara, 10 aprile 2017

  • I volti dell’alienazione al Museo di Roma in Trastevere

    I VOLTI DELL'ALIENAZIONE. Disegni di Roberto Sambonet. Roma, Museo di Roma in Trastevere 25 marzo – 3 maggio 2015. Inaugurazione: martedì 24 marzo ore 18.00I VOLTI DELL’ALIENAZIONE

    Disegni di Roberto Sambonet

    Roma, Museo di Roma in Trastevere

    25 marzo – 3 maggio 2015

    Inaugurazione: martedì 24 marzo ore 18.00

    Oggi oltre 700 persone in Italia sono internate negli ospedali psichiatrici giudiziari. La loro definitiva chiusura è stata stabilita da un decreto, convertito in legge il 17 febbraio 2012, con scadenze via via prorogate. L’ultima data fissata è per il 31 marzo 2015 e la mostra I volti dell’alienazione sarà ospitata dal Museo di Roma in Trastevere proprio a cavallo della fatidica data (dal 25 marzo al 3 maggio 2015) per dare il proprio contributo a questa campagna di sensibilizzazione.

    La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti umani e sociali, con la collaborazione dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet e di StopOPG, è a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli e raccoglie 40 disegni e 70 studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet.

    Attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, l’esposizione racconta e indaga il complesso fenomeno del disagio mentale.

    Sambonet ha trascorso sei mesi nei reparti dell’ospedale, conducendo una sua personale ricognizione e ha ritratto gli internati in una serie di opere di grande intensità, a china e a matita, ma tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che nel 1977 è stato raccolto nel volume Della Pazzia (M’Arte Edizioni, Milano 1977).

    Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Dino Campana, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire e altri.

    Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, è stato un importante pittore, designer e grafico. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Ha partecipato all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si è trasferito in Brasile, dove il suo linguaggio artistico ha vissuto una maturazione molto importante che lo ha condotto verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.

    La mostra, già ospitata dalla Fabbrica del Vapore di Milano, dal Teatro Chille de la balanza di Firenze e dal Palazzo Municipale di Ferrara, in autunno sarà allestita a Pavia e a Trieste.

    In occasione della mostra è stato pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato con il contributo della società Cosmec.

    SCHEDA INFO

    Mostra I volti dell’alienazione. Disegni di Roberto Sambonet
    Dove Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio, 1B
    Inaugurazione Date mostra

     

    24 marzo ore 18.0025 marzo – 3 maggio 2015
    Orari Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00;La biglietteria chiude alle ore 19.00;Chiuso lunedì
    Biglietti  Intero € 8,50; Ridotto € 7,50gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente 
    Info  Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

    www.museodiromaintrastevere.it
    www.museiincomune.it
    www.societadellaragione.it

     

    Enti proponenti  Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo -Sovrintendenza Capitolina ai Beni CulturaliLa Società della Ragione

     

    In collaborazione con A cura di

     

    Servizi museali

     

     

    Archivio pittorico Roberto Sambonet e StopOPGFranco Corleone e Ivan Novelli

     

    Zètema Progetto Cultura

     

     

    Con il contributo di  MasterCard Priceless Rome; Vodafone; Cosmec

     

  • Digiuniamo per la chiusura degli OPG

    Si avvicina il 31 marzo 2015, termine ultimo per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, data storica per la civiltà giuridica del nostro paese ma non solo. Perché gli OPG non sono solo un orrore, reso solo recentemente coscienza collettiva dalle visite della commissione d’inchiesta dell’allora senatore Marino e fermamente condannato dal Presidente della Repubblica Napolitano. Sopravissuti alla legge Basaglia gli OPG hanno rappresentato in questi decenni una sorta di enclave, indegna di un paese civile, simbolo della negazione del diritto alla cura delle persone e anzi strumento per l’ulteriore umiliazione delle stesse perché “devianti”.

    La campagna StopOPG, che raccoglie chi si è battuto in questi anni per il superamento del modello dei manicomi criminali ha lanciato un appello perché essi non siano sostituiti da altri (solamente più piccoli), ma perché finalmente si attivino progetti di cura e soluzioni di sicurezza adatte ai singoli internati. Stiamo parlando di meno di 800 persone in tutta Italia, la maggior parte di esse senza necessità reali di custodia bensì di percorsi di cura sinora negati.

    Un appello, reperibile sul sito www.stopopg.it, sottoscritto fra gli altri da Don Luigi Ciotti, Stefano Cecconi e Franco Corleone a cui aderiamo annunciando anche che oggi, Venerdì 6 marzo, parteciperemo al digiuno a staffetta.

    Ilaria Baraldi e Leonardo Fiorentini, consiglieri comunali di Ferrara

  • Digiuniamo per la chiusura degli OPG

    Si avvicina il 31 marzo 2015, termine ultimo per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, data storica per la civiltà giuridica del nostro paese ma non solo. Perché gli OPG non sono solo un orrore, reso solo recentemente coscienza collettiva dalle visite della commissione d’inchiesta dell’allora senatore Marino e fermamente condannato dal Presidente della Repubblica Napolitano. Sopravissuti alla legge Basaglia gli OPG hanno rappresentato in questi decenni una sorta di enclave, indegna di un paese civile, simbolo della negazione del diritto alla cura delle persone e anzi strumento per l’ulteriore umiliazione delle stesse perché “devianti”.

    La campagna StopOPG, che raccoglie chi si è battuto in questi anni per il superamento del modello dei manicomi criminali ha lanciato un appello perché essi non siano sostituiti da altri (solamente più piccoli), ma perché finalmente si attivino progetti di cura e soluzioni di sicurezza adatte ai singoli internati. Stiamo parlando di meno di 800 persone in tutta Italia, la maggior parte di esse senza necessità reali di custodia bensì di percorsi di cura sinora negati.

    Un appello, reperibile sul sito www.stopopg.it, sottoscritto fra gli altri da Don Luigi Ciotti, Stefano Cecconi e Franco Corleone a cui aderiamo annunciando anche che oggi, Venerdì 6 marzo, parteciperemo al digiuno a staffetta.

    Ilaria Baraldi e Leonardo Fiorentini, consiglieri comunali di Ferrara

  • OPG addio, per sempre

    Seminario sugli OPG a Firenze il 4 marzo 2015, ore 9.30/17.30 presso il Consiglio regionale della Toscana Palazzo Bastogi, Salone delle Feste - Via Cavour, 18Garante regionale per i diritti dei detenuti – Regione Toscana
    Associazione Volontariato Penitenziario Onlus
    Fondazione Giovanni Michelucci
    la Società della Ragione ONLUS
    Stop OPG

    Seminario

    OPG addio, per sempre

    Firenze, 4 marzo 2015, ore 9.30/17.30
    Consiglio regionale della Toscana
    Palazzo Bastogi, Salone delle Feste – Via Cavour, 18

    Il processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che ha preso forma nell’ambito del passaggio di competenze in tema di sanità penitenziaria dallo Stato alle Regioni, sembra giunto a un momento decisivo, essendo prevista per il 31 marzo prossimo la chiusura definitiva di tali strutture. Governo e Regioni hanno lavorato in questi anni per individuare modalità alternative di gestione del disagio psichiatrico che dà luogo a pericolosità sociale, nella prospettiva di privilegiare l’aspetto medico, e di riservare le misure di sicurezza detentive a quei casi residuali che non sia possibile prendere in carico altrimenti.
    Il Garante per i diritti dei detenuti della Regione Toscana, insieme con l’Associazione di Volontariato Penitenziario di Firenze, ha voluto dare il proprio contributo alla definizione di questo processo, attraverso un’indagine sulla popolazione internata nell’OPG di Montelupo Fiorentino.
    La ricerca ha analizzato i fascicoli degli internati presenti in OPG all’8 Novembre 2014 e i nuovi ingressi fino al 31 Dicembre 2014. Si è cercato di mettere in evidenza, oltre alle caratteristiche generali della popolazione detenuta, gli elementi della presa in carico da parte dei servizi sociali, i meccanismi di proroga delle misure di sicurezza, la durata della permanenza in OPG alla luce dei nuovi limiti di legge. I risultati mostrano un quadro in cui vi sono ampi spazi per un intervento che vada nella direzione del reinserimento sul territorio dei soggetti autori di reato con sofferenza psichica, attraverso una presa in carico effettiva da parte dei Dipartimenti di salute mentale, e un ruolo veramente residuale delle nuove strutture per l’esecuzione di sicurezza (REMS), che sostituiranno l’OPG.
    Il Governo ha da poche settimane presentato la sua Seconda relazione trimestrale al parlamento sul programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ai sensi della Legge 30 maggio 2014 n. 81. La relazione segna lo stato dell’arte e i passi mancanti verso l’obiettivo della chiusura degli OPG entro il 31 marzo 2015. Passaggi fondamentali saranno: dimettere entro tale data i soggetti dichiarati dimissibili e prenderli in carico da parte dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) delle regioni, nonché accogliere e assistere i soggetti non dimissibili in strutture residenziali (REMS), conformi a criteri definiti con DM 1° ottobre 2012. Alcune regioni sono in grado di accogliere i non dimissibili nelle nuove strutture già da aprile prossimo, mentre altre ricorreranno a strutture provvisorie. Emerge il dato nazionale del calo delle presenze: da 880 al 31 gennaio 2014 a 761 al 30 novembre 2014.

    Programma

    Ore 9.30: Inizio dei lavori
    Saluti
    Alberto Monaci
    Presidente del Consiglio regionale della Toscana
    Enrico Rossi
    Presidente della Giunta regionale della Toscana
    Introduzione
    Franco Corleone
    Garante regionale dei diritti dei detenuti della Toscana
    ore 10,15: Presentazione dei risultati della ricerca: ”Il quadro della popolazione internata a Montelupo”
    A cura dell’Associazione Volontariato Penitenziario Onlus
    Gruppo di ricerca:
    Evelin Tavormina – Associazione Volontariato Penitenziario
    Saverio Migliori – Fondazione Giovanni Michelucci
    Katia Poneti – Ufficio Garante regionale
    Marianna Storri – Fondazione Giovanni Michelucci
    Contributi di:
    Vito D’Anza – Direttore DSM 3 di Pistoia
    Antonella Tuoni – Direttrice OPG di Montelupo Fiorentino
    Franco Maisto – Presidente Tribunale di Sorveglianza di Bologna
    ore 11,45: La Relazione del Governo al Parlamento sul programma di superamento degli OPG
    Mauro Palma – Vice capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
    Antonella Calcaterra – Avvocato
    Stefano Cecconi – Coordinatore della Campagna “Stop OPG”
    Giovanna Del Giudice – Psichiatra e Presidente Conferenza Basaglia
    Ore 13.00: Le scelte impegnative della Regione Toscana
    Luigi Marroni
    Assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana
    Ore 13.30: Buffet

    Ore 14.30: Ripresa dei lavori
    Tavola rotonda:
    Chiusura dell’OPG , strutture territoriali e REMS
    Cesare Bondioli
    Centro Franco Basaglia di Arezzo – Responsabile carcere e OPG di Psichiatria Democratica
    Antonietta Fiorillo
    Presidente Tribunale di Sorveglianza di Firenze
    Valtere Giovannini
    Direttore Generale Assessorato al Diritto alla Salute della RegioneToscana
    Franco Scarpa
    Psichiatra – Direttore UOC Salute in carcere USL 11 Toscana
    Simone Siliani
    Ufficio della Presidenza della Regione Toscana
    Emilio Santoro
    Università degli Studi di Firenze

    ore 16,00: Villa dell’Ambrogiana: l’oggetto del desiderio
    Corrado Marcetti
    Fondazione Giovanni Michelucci
    Carmelo Cantone
    Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria

    Ore 17.00: Conclusioni
    Franco Corleone
    Garante regionale dei diritti dei detenuti della Toscana

    E’ stato invitato a partecipare ai lavori Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute.

  • Digiuno per la chiusura degli OPG

    stop-opg-digiunoChiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, senza proroghe e senza trucchi
    “… luoghi indegni per un Paese appena civile” (Giorgio Napolitano)

    La data per la chiusura degli OPG si avvicina: il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge.

    Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata.

    E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali.

    Perciò continua la mobilitazione:

    • per far chiudere gli  OPG al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi
    • per la nomina di un Commissario per l’attuazione della legge 81/2014 sul superamento degli Opg
    • per fermare i nuovi ingressi e favorire le dimissioni, con buone pratiche per la salute mentale, una buona assistenza socio sanitaria nel territorio,
    • per evitare che al posto degli Opg crescano nuove strutture manicomiali (le cosiddette Rems: i “mini Opg” il cui numero può e deve essere invece drasticamente ridotto)

    L’Appello è promosso per stopOPG da:

    Stefano Cecconi (Cgil nazionale), don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) Franco Corleone (Garante diritti dei detenuti Toscana), Adriano Amadei (Cittadinanzattiva referente salute mentale), Denise Amerini (Fp Cgil), Stefano Anastasia (Società della Ragione), Cesare Bondioli (Psichiatria Democratica), Antonella Calcaterra (Camera Penale di Milano), Enzo Costa (Auser nazionale), Vito D’Anza, Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice (Conferenza Permanente Salute Mentale nel Mondo), Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Patrizio Gonnella (Antigone), Fabio Gui (Forum Salute e Carcere), don Giuseppe Insana (Ass. Casa di Barcellona Pozzo di Gotto, Elisabetta Laganà (Presidente Conf. Naz. Volontariato Giustizia), Aldo Mazza (Edizioni Alphabeta Verlag), Anna Poma (coop. Con.Tatto), Alessandro Sirolli (Associazione180Amici Aq), Gabriella Stramaccioni (Libera) Gisella Trincas (Unasam), don Armando Zappolini (Cnca)

  • I volti dell’alienazione a Ferrara

    volti-alienazione-ferraraI VOLTI DELL’ALIENAZIONE. Disegni di Roberto Sambonet
    Ferrara
    22 gennaio – 2 febbraio 2015

    Inaugurazione 21 gennaio, ore 17.00
    Il Salone d’Onore del Palazzo Municipale di Ferrara ospita dal 22 gennaio al 2 febbraio 2015 “I volti dell’alienazione”, la mostra, a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli, che raccoglie quaranta disegni e settanta studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet.

    Una mostra straordinaria che racconta e indaga, attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, il complesso fenomeno del disagio mentale.

    Sambonet trascorre sei mesi nei reparti dell’ospedale conducendo una sua personale ricognizione e ritrae, a china o a matita, gli internati in una serie di opere di grande intensità, tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che sarà raccolto nel 1977 nel volume Della Pazzia (M’Arte Edizioni, Milano 1977).

    Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Domenico Campana, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire e altri.

    La mostra, promossa da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti, umani e sociali, con la collaborazione dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet, di StopOPG e con il patrocinio del Comune di Ferrara, vuole contribuire alla campagna per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il 31 marzo 2015, dove sono ancora internate meno di mille persone. Un decreto poi convertito in legge il 17 febbraio 2012 ne stabiliva la chiusura dando delle scadenze, che sono state, però, via via sempre prorogate. Ora la scadenza è fissata al 31 marzo 2015.

    Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, importante pittore, designer e grafico, ha avuto un legame particolare con Milano. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche, che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Partecipò all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si trasferì in Brasile, dove il suo linguaggio artistico visse una maturazione molto importante, che lo condusse verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.

    La mostra che ha avuto in ottobre una prima tappa a Milano alla Fabbrica del Vapore, è stata ospitata a dicembre a Firenze al Teatro Chille de la balanza e sarà poi allestita a Roma, al Museo in Trastevere, dal 24 marzo al 3 maggio 2015.

    In occasione della mostra è stato pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato con il contributo della società Cosmec.

    Mercoledì 21 gennaio 2015, alle ore 17.00, si inaugura la mostra con la partecipazione del Vice Sindaco Massimo Maisto, del Consigliere comunale Leonardo Fiorentini, di Franco Corleone e Ivan Novelli della Società della Ragione, di Elisa Camesasca dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet e di Stefano Cecconi di StopOPG e responsabile nazionale welfare CGIL.

    Seguirà un aperitivo augurale con buffet.

    INFO:                  

    Mostra: I volti dell’alienazione. Disegni di Roberto Sambonet
    Luogo: Ferrara, Palazzo Municipale, Salone d’Onore
    Date: dal 22 gennaio al 2 febbraio 2015
    Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.30
    www.societadellaragione.it

  • I volti dell’alienazione a Ferrara

    locandina-volti-ferrara-png22 gennaio – 2 febbraio 2015
    Salone d’Onore, Palazzo Municipale
    piazzetta Municipale 2 – Ferrara

    I volti dell’alienazione
    disegni di Roberto Sambonet
    a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli

    Inaugurazione
    mercoledì 21 gennaio
    alle 17.00
    Salone d’Onore, Palazzo Municipale

    la sera dell’inaugurazione interverranno il Vice Sindaco Massimo Maisto, Elisa Camesasca, Stefano Cecconi e Leonardo Fiorentini insieme ai curatori della Mostra Franco Corleone e Ivan Novelli.

    E’ previsto un aperitivo augurale.

    Ingresso libero
    Orari di apertura: 8-18,30 dal Lunedì al Venerdì.

    Maggiori info:
    http://www.societadellaragione.it/agenda/i-volti-dellalienazione/

    La mostra è realizzata nell’ambito della campagna per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
    http://www.stopopg.it/

  • Il viaggio di Marco Cavallo a Firenze

    Il viaggio di Marco CavalloMARTEDÌ 16 DICEMBRE TORNA A SAN SALVI
    IL VIAGGIO DI MARCO CAVALLO
    IN UN DOCU-FILM SULLA CHIUSURA DEGLI OPG

    Martedì 16 dicembre alle ore 21:15 torna a San Salvi “Il viaggio di Marco Cavallo” in un docu-film per la regia di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi.

    Esattamente a un anno di distanza, la battaglia di Marco Cavallo insieme a StopOPG che ha attraversato l’Italia in un viaggio di oltre 4.000 km in 16 città italiane per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24, è diventata un film “Il viaggio di Marco Cavallo”.

    Le immagini di quel viaggio e i volti e le storie delle persone incontrate sono diventate un film  Il viaggio di Marco Cavallo, selezionato al Torino Film Festival per la sezione “Diritti e Rovesci” a cura di Paolo Virzì.

    I due registi tornano al 1973, quando nel primo reparto vuoto del manicomio di San Giovanni di Trieste un gruppo di artisti, tra cui Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia, costruisce Marco Cavallo. È un grande cavallo realizzato in legno e cartapesta, simbolo dell’abolizione di un orrore risalente al codice penale del 1930, e che contiene idealmente i desideri degli internati. Nel novembre 2013 “Marco Cavallo” è tornato a viaggiare attraverso i 6 OPG italiani, da Barcellona Pozzo di Gotto a Castiglione delle Stiviere, con una medaglia della Presidenza della Repubblica al collo. Partendo da Trieste, ha percorso in 13 giorni oltre 4mila chilometri toccando 16 città, a sostegno della campagna stopOPG, per dire no a “mini OPG” o manicomi regionali e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24. “Il film è un atto di denuncia, un’operazione di sensibilizzazione sulla legge votata a maggio, una speranza concreta per gli uomini e alle donne dimenticati in queste strutture dell’orrore”, afferma la regista Erika Rossi. A tenere le redini del cavallo è Peppe Dell’Acqua, direttore della Collana 180 e membro del Comitato nazionale stopOPG: “Il film continua la campagna avviata lo scorso novembre, soprattutto per vigilare e denunciare le inadempienze che già numerose rischiano di tradire il portato della legge approvata”.

    La pellicola, prodotta dalla casa editrice Edizioni alphabeta Verlang di Merano, già editore della ormai nota Collana 180 –  Archivio critico della salute mentale, vede alla regia Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi, alla fotografia Daniel Mazza e al montaggio Beppe Leonetti.

    Alla presentazione del film saranno presenti Franco Corleone, garante per i diritti dei detenuti della Regione Toscana e Corrado Marcetti della Fondazione Michelucci, che nell’occasione presenterà un progetto di riqualificazione dell’OPG di Montelupo, progetto dal forte inserimento lavorativo.

    Durante la serata sarà possibile visitare la mostra I volti dell’alienazione disegni di Roberto Sambonet, aperta fino al 18 dicembre.

    Ingresso libero. Posti limitati. Prenotazione consigliata

    Per informazioni: www.chille.it o info@chille.it o 055.6236195

  • sambonet

    I VOLTI DELL’ALIENAZIONE. Disegni di Roberto Sambonet

    sambonetI VOLTI DELL’ALIENAZIONE. Disegni di Roberto Sambonet

    Milano, Fabbrica del Vapore

    8 – 23 ottobre 2014

    Inaugurazione 7 ottobre 2014, ore 18.30

    La Fabbrica del Vapore ospita dall’8 al 23 ottobre 2014 “I volti dell’alienazione”, la mostra che raccoglie quaranta disegni e settanta studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet.

    Una mostra straordinaria che racconta e indaga, attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, il complesso fenomeno del disagio mentale.

    Sambonet trascorre sei mesi nei reparti dell’ospedale conducendo una sua personale ricognizione e ritrae, a china o a matita, gli internati in una serie di opere di grande intensità, tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che sarà raccolto nel 1977 nel volume Della Pazzia (M’Arte Edizioni, Milano 1977).

    Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Friedrich Hölderlin, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Allan Poe, William Shakespeare, Voltaire e altri.

    La mostra, promossa da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti, umani e sociali, con la collaborazione dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet, vuole contribuire alla campagna per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il 31 marzo 2015, dove sono ancora internate 906 persone. Un decreto poi convertito in legge il 17 febbraio 2012 ne stabiliva la chiusura dando delle scadenze, che sono state, però, via via sempre prorogate.

    Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, importante pittore, designer e grafico, ha avuto un legame particolare con Milano. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche, che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Partecipò all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si trasferì in Brasile, dove il suo linguaggio artistico visse una maturazione molto importante, che lo condusse verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.

    Dopo la tappa milanese, la mostra sarà a Firenze, al Teatro Chille de la Balanza, San Salvi Città Aperta, dal 2 al 18 dicembre, per chiudere poi a Roma, al Museo in Trastevere, dal 24 marzo al 3 maggio 2015.

    In occasione della mostra, curata da Franco Corleone e Ivan Novelli, sarà pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato, con testi di Elisa Camesasca, Stefano Cecconi e Peppe Dell’Acqua.

    INAUGURAZIONE

    Martedì 7 ottobre 2014, alle ore 18.30, si inaugura la mostra alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino, Franco Corleone e Ivan Novelli della Società della Ragione, Elisa Camesasca dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet, Corrado Mandreoli, della segreteria CGIL di Milano e Silvia D’Autilia dell’Università di Trieste.

    INFO MOSTRA

    Mostra: I Volti dell’Alienazione. Disegni di Roberto Sambonet
    Luogo: Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano
    Date: dall’8 al 23 ottobre 2014
    Orari: da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 19.00; sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00

  • Chiudiamo l’OPG di Reggio Emilia

    La Società della Ragione

    Sabato 16 luglio
    dalle 11,30 alle 13
    Sala Rossa del Municipio di Reggio Emilia
    piazza Prampolini

    CHIUDIAMO L’OPG DI REGGIO EMILIA

    Partecipano:
    Gianluca Borghi Società della Ragione
    Franco Corleone Coordinatore dei Garanti territoriali per i diritti dei detenuti
    Matteo Sassi Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia
    Stefano Cecconi CGIL nazionale – Stop OPG

    www.stopopg.it

    (via Franco Corleone)