Coca colla Coca
Articolo per fuoriluogo.it
Coca Colla. Dalla Bolivia un ritorno alle origini.
Dalla Bolivia un ritorno alle origini per la più famosa bibita analcolica, la Coca Cola. Il Governo boliviano ha infatti annunciato sul finire del 2009 l’avvio di un progetto privato volto allo sfruttamento industriale della foglia di Coca, per farne una bibita. In estate Morales ha formalmente richiesto la revisione delle convenzioni ONU al fine di salvaguardare l’uso tradizionale della foglia di coca.
Il viceministro boliviano dello Sviluppo Integrale e della Coca, Jeronimo Meneses (nella foto) ha annunciato che dal 2010 la Bolivia produrrà la “Coca Colla”, una bevanda a base di foglie di coca provenienti dache si coltivano nella provincia centrale di Cochabamba. Presentando alla stampa la prima bottiglia di “Coca Colla” (l’etichetta a sfondo rosso) Meneses ha dichiarato che il prodotto sara’ “presto in vendita”. La bevanda verra’ prodotta da privati a Cochabamba, dove si trovano le maggiori coltivazioni illegali di coca e farà parte del processo di industrializzazione della coltivazione della coca appoggiato dal governo boliviano.
Evo Morales, che in passato e’ stato un coltivatore di coca, giusto quest’estate ha ufficialmente richiesto di cancellare dalla Convenzione Onu sulle droghe due commi che riguardano la masticazione della foglia di coca, ritenuta con orgoglio «una pratica ancestrale e millenaria dei poli indigeni andini che non può né deve essere proibita».
In Bolivia sono gia’ in commercio diversi prodotti a base di foglie di coca, come te’, sciroppi, dentifrici, liquori, torte e caramelle. Morales ha annunciato pochi giorni fa una riforma legislativa che permettera’ un aumento della produzione legale di coca sino a 20mila ettari (attualmente è limitata a 12mila). Secondo un recente dossier dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine la Bolivia ha prodotto nel solo 2009 ben 54.000 tonnellate di coca.
War on Drugs
Dal blog della Drug Policy Alliance (USA)
Le notizie di una settimana drogata
Alla fine siamo arrivati alla fine della settimana in cui si celebra la giornata mondiale antidroga. E ne abbiamo sentite di tutti i colori, a dimostrazione che le sostanze stupefacenti circolano, eccome, anche a Fini-Giovanardi in vigore.
In ordine sparso le notizie di questa settimana drogata.
Tranquilli, c’è Giovanardi.
Giovanardi ha detto che la situazione in Italia è grave ma non drammatica (giuro). Sì quello che fino a ieri si scagliava contro quest’Italia drogata. Insomma, adesso c’è lui e siamo in una botte di ferro, pure in parlamento.
La terza guerra mondiale
Antonio Costa, che è un altro che non si risparmia di certo, ha detto prima che l’onu non ha mai parlato di un mondo senza droghe in 10 anni (10 anni fa), e poi che è ora di iniziare la Terza Guerra Mondiale: quella alle droghe. Insomma prima era solo furbescamente smemorato, adesso diventa pure pericoloso.
Il consorte della Regina delle Birre governerà il mondo?
Intanto in America McCain, quello che vorrebbe prendere in mano il cerino della War on Drugs dalla famiglia Bush, non si lascia mancare nulla neanche lui: l’azienda della moglie, distributrice della Budweiser (sì quella che ha “fregato” il marchio alla budweiser ceca) si oppone addirittura all’iniziativa rivoluzionaria delle «Madri Contro la Guida in Stato di Ubriachezza» che vorrebbe imporre per legge di indicare anche su bottiglie e lattine di birra e vino il contenuto alcolico. Giuro (fonte Corriere della Sera). Pare che il tema sia così delicato “che John McCain da anni si astiene dal votare o intervenire su qualsiasi cosa che riguardi l’alcol.” Ma se fosse eletto alla Casa Bianca? “Nessuno si aspetta che dallo Studio Ovale, McCain conceda favori speciali alle aziende che producono o distribuiscono alcolici. Ma il conflitto di interessi potrebbe frenarlo dall’agire energicamente su temi come l’alcolismo giovanile. La sua campagna dice che «nessuna decisione sarà presa» fino a dopo le elezioni.” Complimentoni.
Non ne bastava una?
Forse anche il caldo ha influito sull’iniziativa di alcuni parlamentari del PDL, non sazi della scorpacciata di ipocrisia del 26 giugno, che chiedono con una proposta di legge l’istituzione di una giornata nazionale di lotta alla droga. Sì un’altra. L’ennesimo prova che il concetto del limite è purtroppo patrimonio di pochi.
L’ho visto su youtube!
Chicca finale il video che farà scandalo e che chiude in bellezza questa settimana. Alcuni ragazzini si rollano (male) una canna in classe e mandano il filmato su youtube. Sul blog di fuoriluogo.it si accetto scommesse su chi sarà il primo ad intervenire sulla grave crisi del sistema morale e scolastico del nostro paese.
Cocaina lancia l’allarme: in Parlamento gira Giovanardi
Drammatica denuncia ieri alla commissione sulle tossicodipendenze della camera dei deputati. Giovanna Cocaina, intervenendo ai lavori, ha lanciato l’allarme: in Parlamento gira troppo Giovanardi. Lo si può incontrare alla toilette, alla buvette, nel Transatlantico e il governo ne fa uso anche sui banchi della Camera e addirittura nelle votazioni. Assumere Giovanardi, come si sa, pèrovoca danni irreparabili alla salute, dà dipendenza e uccide migliaia di neuroni. Purtroppo, a quanto pare, chi comincia ad assumere Carlo Giovanardi non riesce a smettere tano facilmente, ed è per questo che il governo gli fa fare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, per avere sempre un po’ di Giovanardi sotto mano. La questione è grave e viene seguita con attenzione da tutti i gruppi politici. L’altro giorno, per esempio, si era diffusa la voce che, affettando un ananasso alla buvette, Giovarandi si fosse tagliato. “Se è tagliato? – tuonavano dai banchi della destra – non lo vogliamo più”. Ma un comunicato arrivava quasi subito a tranquillizzare tutti: “Tranquilli, Giovanardi è purissimo”.
Alessandro Robecchi sul suo blog.
Droghe e diritti umani
Domani è la giornata mondiale sulle droghe. Giovanardi e compagnia hanno sparato le loro.
Qui la conferenza stampa di oggi per una politica alternativa sulle sostanze.
Dal Sito di radioradicale via Franco Corleone.
L’altra giornata mondiale sulle droghe
Non faccio troppa fatica ad aderire al meme lanciato sul blog di fuoriluogo.it. L’appello è quello di scrivere, in vista della giornata mondiale sulle droghe del prossimo 26 giugno, un post sulle sostanze.
Riporto il testo del post/appello.
Aderite e fate aderire!
26 giugno: l’altra giornata mondiale sulle droghe
In occasione della giornata mondiale sulle droghe lanciamo dal Blog di Fuoriluogo.it un piccolo Meme.
Un esperimento, un appello/invito alla blogosfera antiproibizionista e libertaria: il 26 giugno 2008 – ma anche nei giorni che lo precedono o in quelli successivi – scrivete un post sull’altra faccia della war on drugs. Quella delle vostre storie di ordinaria repressione o quella degli aneddoti curiosi e divertenti sulle sostanze ed il loro uso. Insomma sentitevi, per una volta, liberi di parlare di droghe nonostante i vari Giovanardi, Fini e Costa.Istruzioni:
- Perchè i pensieri e le opinioni siano più concatenati possibile vi preghiamo di linkare questo post/appello e tutti coloro aderiranno (che saranno riportati qui sotto).
- inserite, fra gli altri che vorrete, il tag “peace on drugs“
- scrivete (non si sa mai) a fuoriluogo@fuoriluogo.it una mail con l’url del vostro post.