• TFR, per fortuna che…

    “Stiamo pensando di dare i soldi che arrivano dalla Bce alle pmi per i lavoratori. Allora sulla base di questo stiamo ragionando sul fatto che l’Abi, l’associazione delle banche, possa dare i soldi che arrivano dall’Europa, quelli che chiamiamo i soldi di Draghi, esattamente alle piccole imprese per garantire liquidità: questo garantirebbe al lavoratore di avere un po’ più di soldi da spendere” (Matteo Renzi parlando di TFR su Repubblica.it)

    Renzi sul TFRRicapitoliamo: prima ci fanno una testa così perchè le pensioni non saranno più come una volta per cui dobbiamo investire il TFR per prepararci una pensione integrativa che ci salvi dalla miseria. Poi, contrordine, il TFR è meglio che lo spendiamo tutto insieme al Bonus IRPEF ora che ce ne è bisogno.

    E non curanti di tutto ciò, pretendono pure che le imprese si indebitino per pagarcelo il TFR (in effetti pagarvelo: perchè io, vile lavoratore autonomo a partita IVA, non vedo nè bonus IRPEF nè TFR…).

    C’è quasi da dichiararsi fortunati che in Italia i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato siano sempre meno…

  • Rispolverare i classici

  • La pensione di Victoria Beckham…

    victoriabeckhamSegnalo questa notizia, ed il commento di Monica Frassoni, perchè al di là delle istanze per la condivisione del sapere, il copyleft e le creative commons, io trovo soprattutto molto squallido che l’Unione Europea si preoccupi tanto di “garantire agli artisti un reddito regolare anche durante la vecchiaia” (nel caso di Victoria Beckham più o meno fino ai 115 anni) mentre centinaia di migliaia di giovani (almeno in Italia) sanno già che la vecchiaia, se va bene, la passerranno a lavorare per sopravvivere.

    Gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo
    Comunicato stampa – Bruxelles, 12 febbraio 2009

    Copyright
    Frassoni: “Il voto di oggi è musica solo per le orecchie delle grandi case discografiche”

    La proposta della Commissione europea di estendere il diritto d’autore per la musica da 50 a 95 anni (emendamento alla Direttiva 2006/116/EC) è stata approvata dalla commissione giuridica del Parlamento europeo che ha adottato quest’oggi la relazione di Brian Crowley su questo tema.

    Monica Frassoni, Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento europeo e coordinatrice dei Verdi per la commissione giuridica, si è così espressa al termine del voto (1):

    “Il voto di oggi è musica solo per le orecchie delle grandi case discografiche e di un’elite di star della musica. Loro trarranno vantaggio dalle modifiche proposte alla legislazione sul diritto d’autore, mentre gli artisti meno noti e i consumatori ne pagheranno il prezzo.

    L’era digitale richiede una revisione innovativa della legislazione sul diritto d’autore. Un nuovo approccio potrebbe trovare un accordo migliore per gli artisti e permettere una fruizione più vasta dei contenuti creativi da parte del pubblico. I Verdi chiedono un completo rigetto della proposta al momento sul tavolo, che è destinata a rafforzare l’attuale, obsoleto approccio. Siamo fiduciosi di riuscire ad ottenere il sostegno necessario per rigettare la proposta al momento del voto in plenaria.”

    (1) 17 votes a favore, 5 contro, 2 astensioni

  • Politiche di sinistra…. (3)

    Perchè al Berlusca PotOp gli fa un baffo…

    Assegni sociali, allarme taglio. In 760 mila senza pensione
    La manovra cancella il contributo. A perderlo sarà circa il 95% degli aventi diritto fra anziani poveri, casalinghe, suore. Tutti individui con più di 65 anni che vivono in condizioni di indigenza. Ma anche gli italiani che hanno lavorato all’estero e sono tornati da poco. La Lega ammette l’autogol: “Nel mirino c’erano gli aiuti agli stranieri

    Da Repubblica.it.