• Fiorini torna in Basell Al lavoro già da stasera

    Fiorini torna in Basell Al lavoro già da stasera

  • Luca Fiorini ritorna al lavoro

    Buon lavoro a Luca Fiorini, ora pensiamo al futuro del Petrolchimico

    #iostoconlucafiorini
    Buon lavoro a Luca Fiorini, ora pensiamo al futuro del Petrolchimico

    Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL a Ferrara rispetto al reintegro di Luca Fiorini in Basell ordinato dal Giudice del Lavoro di Ferrara

    “Il reintegro di Luca Fiorini è la giusta conclusione di una vicenda paradossale e purtroppo indicativa del clima all’interno del Polo Chimico di Ferrara. Clima che non è certo aiutato dalla situazione industriale del Petrolchimico estense che tra incidenti troppo frequenti, ventilate cessioni, investimenti a singhiozzo e aree da bonificare, continua nonostante l’impegno di questi anni a navigare a vista.

    Ringrazio Luca Fiorini per la sua lotta, portata avanti con misura e grande dignità nel nome dei diritti dei lavoratori e dei loro rappresentanti e gli auguro, finalmente, buon lavoro.

    Da oggi è necessario allungare lo sguardo in avanti e capire che futuro può avere l’area industriale più grande della nostra provincia, partendo da una analisi seria sulla sostenibilità delle imprese presenti e sulle reali potenzialità di insediamento della Chimica Verde nonchè sulle possibilità di investimento alternative sulle aree da re industrializzare.

    Un confronto che deve coinvolgere le aziende, lavoratori, istituzioni ma che deve essere allargato a tutta la città, perché il petrolchimico, volenti o nolenti, appartiene a questa città.”

    L’ufficio stampa

  • «E i controlli a sorpresa?»

    Il caso torce, con i guasti ripetuti degli ultimi giorni, approda a Palazzo municipale. L’interpellanza è firmata da Leonardo Fiorentini, consigliere eletto nelle liste di Sel, che in fondo al documento elenca le domande su cui si attende una risposta dall’amministrazione comunale. Domande che si soffermano sull’aspetto della manutenzione ma anche su quello produttivo e occupazionale, legato fra l’altro ai futuri sviluppi della vicenda Versalis. Il consigliere parte dall’esigenza di un accertamento numerico: «Quali e quanti guasti, incidenti e blocchi di impianti si sono succeduti negli ultimi sei mesi all’interno del petrolchimico di Ferrara?», chiede Fiorentini sollecitando un resoconto sul «quadro delle emissioni rilevate da Arpa negli ultimi sei mesi» e sugli «interventi di controllo di Arpa, sia programmati che straordinari, e quanti di questi eseguiti “a sorpresa”». Poi entra nel merito dei processi che hanno portato alle fermate ripetute degli impianti, in particolare si rivolge all’amministrazione per sapere «se esistano criticità riferite alla manutenzione degli impianti» e qual è «il grado di attuazione ad oggi degli impegni presi all’interno degli accordi di programma». L’ultima domanda è di politica industriale e riguarda «le intenzioni dell’amministrazione rispetto al futuro del petrolchimico». Il motivo dell’interpellanza risiede nei «guasti, incidenti e blocchi degli impianti di vari stabilimenti produttivi presenti nel petrolchimico che stanno preoccupando la cittadinanza».

    Da La Nuova Ferrara del 19 gennaio 2016

  • Fiorentini chiede chiarezza sui guasti al petrolchimico

    Una nube dall'impianto Versalis dopo l'attivazione dei dischi di rottura (immagine di archivio)

    Una nube dall’impianto Versalis dopo l’attivazione dei dischi di rottura (immagine di archivio)

    Il consigliere comunale Leonardo Fiorentini (Sel) chiede al sindaco di fare chiarezza sulla situazione dei guasti succedutisi negli ultimi giorni al polo chimico.

    “Nelle scorse settimane e in particolare negli ultimi giorni  – scrive Fiorentini in un’interpellanza – si sono succeduti guasti, incidenti e blocchi degli impianti di vari stabilimenti produttivi presenti nell’area del Petrolchimico che stanno preoccupando la cittadinanza”.

    “La situazione – prosegue il consigliere – appare piuttosto preoccupante, sia dal punto di vista di sicurezza del lavoro e ambientale, sia dal punto di vista di prospettiva industriale e di rapporti sindacali al momento molto tesi”.

    Fiorentini non manca di ricordare che il sindaco Tagliani fosse già intervenuto nel dicembre scorso “con un forte richiamo alla responsabilità alle aziende insediate nel Polo Chimico di Ferrara”, e ricorda come “l’amministrazione comunale di Ferrara è stata fra i promotori di due accordi di programma volti al miglioramento della sicurezza, alla bonifica e sviluppo industriale dell’area diminuendone l’impatto ambientale”.

    Per questo sono tante le richieste, a partire da quali e quanti guasti, incidenti e blocchi di impianti si sono succeduti negli ultimi sei mesi, quale sia il quadro delle emissioni rilevate da Arpa negli ultimi sei mesi; quali siano stati nello stesso periodo gli interventi di controllo di Arpa, sia programmati che straordinari, e quanti di questi eseguiti “a sorpresa”, e di avere copia, anche digitale delle relative relazioni;    se esistano, a conoscenza dell’amministrazione, criticità riferite alla manutenzione degli impianti; quale sia il grado di attuazione ad oggi degli impegni presi all’interno dei citati accordi di programma e, infine, quali siano le intenzioni dell’amministrazione rispetto al futuro del petrolchimico.

    Da Estense.com

  • Petrolchimico: interpellanza sulla situazione produttiva e manutentiva degli impianti all’interno del Polo Chimico di Ferrara

    Petrolchimico, ecco il testo dell’interpellanza sulla situazione produttiva e manutentiva degli impianti all’interno del Polo Chimico di Ferrara.

    On line in fondo al testo la risposta del Comune di Ferrara.

    Ferrara, 18 gennaio 2016

    Al Sindaco di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla situazione produttiva e manutentiva degli impianti all’interno del petrolchimico.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    Premesso

    che nelle scorse settimane e in particolare negli ultimi giorni si sono succeduti guasti, incidenti e blocchi degli impianti di vari stabilimenti produttivi presenti nell’area del Petrolchimico che stanno preoccupando la cittadinanza.

    Considerato

    che la situazione del Petrolchimico appare piuttosto preoccupante, sia dal punto di vista di sicurezza del lavoro e ambientale, sia dal punto di vista di prospettiva industriale e di rapporti sindacali al momento molto tesi.

    Tenuto conto

    che il Sindaco di Ferrara è già intervenuto a dicembre scorso con un forte richiamo alla responsabilità alle aziende insediate nel Polo Chimico di Ferrara.

    Ricordato infine

    che l’amministrazione comunale di Ferrara è stata fra i promotori di due accordi di programma volti al miglioramento della sicurezza, alla bonifica e sviluppo industriale dell’area diminuendone l’impatto ambientale.

    Chiede

    • quali e quanti guasti, incidenti e blocchi di impianti si sono succeduti negli ultimi sei mesi all’interno del Petrolchimico di Ferrara;
    • quale sia il quadro delle emissioni rilevate da Arpa negli ultimi sei mesi;
    • quali siano stati nello stesso periodo gli interventi di controllo di Arpa, sia programmati che straordinari, e quanti di questi eseguiti “a sorpresa”, e di avere copia, anche digitale delle relative relazioni;
    • se esistano, a conoscenza dell’amministrazione, criticità riferite alla manutenzione degli impianti;
    • quale sia il grado di attuazione ad oggi degli impegni presi all’interno dei citati accordi di programma;
    • quali siano le intenzioni dell’amministrazione rispetto al futuro del petrolchimico.

    Cordiali saluti.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • Question Time: diritto di sciopero al Petrolchimico di Ferrara

    Ferrara, 26 giugno 2015

    Al Sindaco di Ferrara

    Question Time: diritto di sciopero al Petrolchimico di Ferrara

    Il sottoscritto consigliere comunale

    Premesso

    che come si è letto sulla stampa cittadina lo scorso 3 giugno in occasione dello sciopero di 4 ore proclamato dal sindacato Filtcem-CGIL presso gli impianti di Versalis del Petrolchimico di Ferrara l’azienda avrebbe disatteso la consuetudine di incaricare una squadra di emergenza, lasciando così i lavoratori nel dubbio sul fatto che la propria astensione dal lavoro mettesse o meno a repentaglio la sicurezza dell’impianto.

    Tenuto conto

    della denuncia da parte sindacale di quella che appare una limitazione di fatto del diritto di sciopero, in linea con cattive pratiche già sperimentate altrove nel nostro paese.

    Chiede

    quali siano le informazioni a conoscenza dell’Amministrazione e se, visto peraltro la difficile situazione economica del Petrolchimico, intende o ha già inteso promuovere azioni utili al rasserenamento dei rapporti fra lavoratori ed azienda.

    Con osservanza.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • Interpellanza sul futuro del Petrolchimico di Ferrara

    Interpellanza sul futuro del Petrolchimico di Ferrara.
    Presentata ieri da Leonardo Fiorentini, consigliere comunale SEL

    “Un dibattito aperto alle forze economiche, politiche e sociali della città sul futuro del petrolchimico di Ferrara”: è questa la richiesta con cui Leonardo Fiorentini, consigliere indipendente eletto nella lista di SEL, chiude l’interpellanza presentataall’amministrazione comunale sulla situazione del Polo Chimico estense.

    Il consigliere ecologista, a partire dalle notizie uscite in queste settimane sulla stampa locale rispetto alle preoccupazioni dei sindacati rispetto alla tenuta produttiva e occupazionale all’interno del Petrolchimico (CEF e Versalis su tutte), ha chiesto inoltre quale sia la situazione attuale in termini occupazionali e produttivi delle aziende insediate e quale sia lo stato di avanzamento degli investimenti previsti dagli accordi di programma e delle bonifiche avviate in seguito ad essi.

    “La crisi del petrolchimico di Ferrara – secondo Fiorentini – non può risolversi semplicemente tamponando di volta in volta le singole emergenze occupazionali e/o produttive, bensì avviando finalmente una vera e propria conversione della produzione verso attività innovative a basso impatto ambientale”.

    Per il capogruppo di SEL in consiglio comunale “la presenza a Ferrara di un centro di ricerca di eccellenza e importanza mondiale come il Centro Ricerche “G. Natta” deve essere al tempo stesso perno e volano del rilancio dell’intera area produttiva.”

    “Per fare questo – conclude – è necessario l’avvio di un dibattito aperto e profondo, che coinvolga le forze economiche, politiche e sociali della città per condividere una strategia innovativa di rilancio del Petrolchimico, basata non solo sulla cosiddetta “Chimica Verde” ma anche sulla ricerca e l’innovazione tecnologica verso attività a sempre minor impatto ambientale che possano garantire la sostenibilità produttiva e occupazionale del polo chimico ferrarese nel futuro.”

    Vai all’interpellanza.

  • Interpellanza sulla situazione del Petrolchimico di Ferrara.

    Ferrara, 25 maggio 2015

    Al Sindaco di Ferrara

    Oggetto: Interpellanza sulla situazione del Petrolchimico di Ferrara.

    Il sottoscritto consigliere comunale,

    premesso

    che l’area industriale del Petrolchimico di Ferrara da molti anni versa in una situazione di crisi produttiva ed occupazionale;

    che è recentemente apparsa sulla stampa locale la notizia della chiusura del reparto dei catalizzatori di Versalis, mentre forti preoccupazioni sono state espresse da parte dei sindacati sulla continuazione della produzione della centrale CEF.

    Tenuto conto

    che le amministrazioni locali, attraverso accordi di programma che hanno coinvolto le aziende insediate, hanno tentato di avviare politiche di consolidamento delle realtà presenti e di attrazione di nuovi impianti produttivi in un’ottica di risanamento ambientale e progressiva diminuzione dell’impatto inquinante, determinando investimenti sia pubblici che privati sia per quello che riguarda le bonifiche del sito che per quanto riguarda gli impianti produttivi e le infrastrutture a servizio del sito industriale;

    Considerato

    che tali accordi non hanno avuto gli esiti sperati, soprattutto in termini di consolidamento delle attività e di attrazione di nuove a ridotto impatto ambientale, mentre le bonifiche sono ancora in corso e quelle sulle falde superficiali avrebbero subito alcuni ritardi, come appreso dalla recente visita della commissione “Ecomafie”.

    Ritenuto

    che la crisi del petrolchimico di Ferrara non possa ritenersi slegata alla crisi della chimica tradizionale italiana e mondiale e che non possa risolversi semplicemente tamponando di volta in volta le singole emergenze occupazionali e/o produttive, bensì avviando finalmente una vera e propria conversione della produzione verso attività innovative a basso impatto ambientale;

    che la presenza a Ferrara di un centro di ricerca di eccellenza e importanza mondiale come il Centro Ricerche “G. Natta” possa essere al tempo stesso perno e volano del rilancio dell’intera area produttiva.

    Ritenuto quindi

    necessario l’avvio di un dibattito aperto e profondo, che coinvolga le forze economiche, politiche e sociali della città per condividere una strategia innovativa di rilancio del Petrolchimico, basata non solo sulla cosiddetta “Chimica Verde” ma anche sulla ricerca e l’innovazione tecnologica verso attività a sempre minor impatto ambientale che possano garantire la sostenibilità produttiva e occupazionale del polo chimico ferrarese nel futuro.

    Si interpella l’amministrazione comunale per sapere

    • quale sia l’attuale situazione produttiva e occupazionale del polo chimico di Ferrara;
    • quale sia lo stato di attuazione degli accordi di programma sottoscritti;
    • quale sia lo stato delle bonifiche dell’area;
    • se sia intenzione dell’amministrazione avviare un dibattito aperto alle forze economiche, politiche e sociali della città sul futuro del petrolchimico di Ferrara.

    Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica la risposta dell’Assessora Caterina Ferri: PG 53273 situazione Petrolchimico.pdf.

  • Che succede nel Polo Chimico?

    Comunicato Stampa
    Che succede nel Polo Chimico?
    Fiorentini (Ecologisti): non c’è bisogno di attendere l’aggiornamento dell’accordo di programma, il Comune dia seguito ai suoi impegni sulla partecipazione dei cittadini.

    Le recenti accensioni delle torce di emergenza del Polo Chimico hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dell’informazione su quel che succede dentro le porte del Petrolchimico di Ferrara.

    Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista della Circoscrizione 1, ha ripresentato (aggiornandolo) il testo di un’interpellanza sulla partecipazione dei cittadini alla gestione dell’Accordo di Programma del Petrolchimico: il consigliere oltre a chiedere “cosa è a conoscenza dell’Amministrazione comunale rispetto alle recenti e reiterate accensioni delle torce di emergenza” pone al centro dell’attenzione il problema della partecipazione e dell’informazione dei cittadini rispetto alle attività industriali che risiedono nell’area.

    Per Fiorentini “non serve un aggiornamento dell’Accordo di Programma per attivare forme di partecipazione e informazione dei cittadini: gli impegni sono già contenuti nel testo in vigore, sono le Amministrazioni locali che hanno fatto poco o nulla per attivare percorsi che pure erano già stati annunciati, anche nella forma, in sede di consultazione pubblica precedente alla stipula dell’Accordo”.

    “Prima ancora di pensare alle app per gli iphone – dichiara il consigliere ecologista – bisognerebbe capire perchè sino ad oggi non si è dato seguito all’impegno preso allora, e colmare in fretta il ritardo accumulato. Creare un luogo dove i cittadini possano interloquire direttamente con le aziende significa andare oltre la semplice informazione sulle emergenze (peraltro oggi carente): significherebbe permettere finalmente alla città di conoscere e capire cosa succede all’interno del Polo Chimico.”

    “L’obiettivo – conclude Fiorentini – deve essere quello di impedire quell'”effetto rimozione” che prende possesso di tutta la città sino al successivo incidente, lieve o grave che sia, dando una reale trasparenza alla gestione dell’Accordo di Programma”.

    L’ufficio Stampa

    Vai al testo dell’interpellanza presentata: petrolchimico2.pdf.

  • Migliore partecipazione? Ricominciamo dal RAB del Petrolchimico.

    Che fine ha fatto il RAB del Petrolchimico. Ovvero perchè non ripartire dal RAB e dal Petrolchimico nella costruzione di percorsi partecipativi innovativi nella nostra città? E’ questo il senso dell’interrogazione del consigliere dei Verdi in Circoscrizione 1 Leonardo Fiorentini, che ha chiesto informazioni all’amministrazione riguardo alle iniziative di consultazione e monitoraggio derivanti dall’ultimo accordo di programma per il Petrolchimico sottoscritto nel dicembre del 2008.

    In quell’occasione le parti si sono infatti assunte “l’impegno per l’istituzione di forme di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale con funzione di monitoraggio e scambio di informazioni sugli indicatori ambientali avendo a riferimento quanto previsto nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale di Ambito Produttivo Omogeneo”, mentre nella nella consultazione pubblica che ha preceduto la firma dell’Accordo di Programma per esemplificare la forma “di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale” si è fatto esplicito riferimento all’esperienza del RAB (Consiglio Consultivo della Comunità Locale), costituito allo scopo di rendere trasparente l’attività relativa all’ampliamento e alla gestione dell’inceneritore di Via Diana.

    In particolare il consigliere ecologista, ritenendo comunque positivo l’azione svolta dal RAB in questi anni (e al suo interno dalla Circoscrizione), e indispensabile verificare il rispetto dell’impegno alla riduzione dell’impatto ambientale contenuto nell’art. 5 dell’Accordo di Programma, chiede quali siano le intenzioni delle Amministrazione riguardo al coinvolgimento dei cittadini e delle Circoscrizioni nella gestione del Polo Chimico di Ferrara.

    “Sento in questi giorni da più parti critiche, a volte anche costruttive, sui sistemi di partecipazione. E’ però curioso che quando questi strumenti esistono e possono funzionare, o se siano già previsti come nel caso del Petrolchimico (o di “quella cosa che non si vuole chiamare urban center”), anche se imperfetti e migliorabili, questi non vengano utilizzati o avviati. Anche solo per fare informazione e trasparenza nei confronti della cittadinanza” commenta Fiorentini concludendo “e non è che nel frattempo non si stiano prendendo decisioni…”.

    L’Ufficio Stampa

    Ecco il testo dell’interrogazione.

  • Migliore partecipazione? Ricominciamo dal RAB del Petrolchimico.

    Che fine ha fatto il RAB del Petrolchimico. Ovvero perchè non ripartire dal RAB e dal Petrolchimico nella costruzione di percorsi partecipativi innovativi nella nostra città? E’ questo il senso dell’interrogazione del consigliere dei Verdi in Circoscrizione 1 Leonardo Fiorentini, che ha chiesto informazioni all’amministrazione riguardo alle iniziative di consultazione e monitoraggio derivanti dall’ultimo accordo di programma per il Petrolchimico sottoscritto nel dicembre del 2008.

    In quell’occasione le parti si sono infatti assunte “l’impegno per l’istituzione di forme di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale con funzione di monitoraggio e scambio di informazioni sugli indicatori ambientali avendo a riferimento quanto previsto nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale di Ambito Produttivo Omogeneo”, mentre nella nella consultazione pubblica che ha preceduto la firma dell’Accordo di Programma per esemplificare la forma “di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale” si è fatto esplicito riferimento all’esperienza del RAB (Consiglio Consultivo della Comunità Locale), costituito allo scopo di rendere trasparente l’attività relativa all’ampliamento e alla gestione dell’inceneritore di Via Diana.

    In particolare il consigliere ecologista, ritenendo comunque positivo l’azione svolta dal RAB in questi anni (e al suo interno dalla Circoscrizione), e indispensabile verificare il rispetto dell’impegno alla riduzione dell’impatto ambientale contenuto nell’art. 5 dell’Accordo di Programma, chiede quali siano le intenzioni delle Amministrazione riguardo al coinvolgimento dei cittadini e delle Circoscrizioni nella gestione del Polo Chimico di Ferrara.

    “Sento in questi giorni da più parti critiche, a volte anche costruttive, sui sistemi di partecipazione. E’ però curioso che quando questi strumenti esistono e possono funzionare, o se siano già previsti come nel caso del Petrolchimico (o di “quella cosa che non si vuole chiamare urban center”), anche se imperfetti e migliorabili, questi non vengano utilizzati o avviati. Anche solo per fare informazione e trasparenza nei confronti della cittadinanza” commenta Fiorentini concludendo “e non è che nel frattempo non si stiano prendendo decisioni…”.

    L’Ufficio Stampa

    Ecco il testo dell’interrogazione.

  • Interrogazione sulla partecipazione della cittadinanza alla gestione dell’Accordo di Programma sul Polo industriale e tecnologico di Ferrara.

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc Rossella Zadro
    Assessore all’Ambiente
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interrogazione sulla partecipazione della cittadinanza alla gestione dell’Accordo di Programma sul Polo industriale e tecnologico di Ferrara.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interrogazione:

    premesso che

    • il documento denominato “Rinnovo ed estensione dell’Accordo di Programma sul Polo industriale e tecnologico di Ferrara” è stato sottoscritto presso il Ministero per lo Sviluppo Economico il 9 dicembre 2008;
    • l’Accordo, all’art. 5, punto 5.1, indica come obiettivo fondamentale,  “Costruire e mantenere nel Polo Chimico di Ferrara condizioni ottimali di coesistenza  tra tutela dell’ambiente e sviluppo nel settore chimico, che consentano un miglioramento dell’impatto ambientale a fronte di un rafforzamento degli impianti produttivi e dei servizi;”
    • l’Accordo all’art. 10, ultimo capoverso, recita: “I firmatari assumono l’impegno per l’istituzione di forme di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale con funzione di monitoraggio e scambio di informazioni sugli indicatori ambientali avendo a riferimento quanto previsto nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale di Ambito Produttivo Omogeneo. Allo scopo si realizzeranno opportune modalità di comunicazione ed interazione tra le parti interessate, che avranno frequenza e continuità operative adeguate.”
    • il Comitato Promotore per l’introduzione di un Sistema di Gestione Ambientale di Ambito Produttivo Omogeneo nel Petrolchimico di Ferrara ha ottenuto l’Attestato EMAS al termine della prima fase del progetto;
    • è stata costituita ECEF, l’associazione delle imprese insediate, candidata ad ottenere la registrazione EMAS, insieme alle aziende stesse;
    • nella consultazione pubblica che ha preceduto la firma dell’Accordo di Programma per esemplificare la forma “di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale” si è fatto esplicito riferimento all’esperienza del RAB (Consiglio Consultivo della Comunità Locale), costituito allo scopo di rendere trasparente l’attività relativa all’ampliamento e alla gestione dell’inceneritore di Via Diana.

    Valutando positivamente
    l’azione svolta dal RAB in questi anni e considerando il ruolo fondamentale svolto al suo interno dalla Circoscrizione.

    Ritenendo indispensabile

    mettere a disposizione al più presto dei cittadini lo strumento necessario per verificare il rispetto dell’impegno alla riduzione dell’impatto ambientale, contenuto nell’art. 5 del citato Accordo di Programma.

    Considerato

    che l’area più direttamente interessata dall’impatto delle attività insediate nel Petrolchimico comprende anche il quartiere del Doro, compreso in questa Circoscrizione.

    Si interroga l’amministrazione per sapere

    – cosa sia stato fatto dai firmatari dell’Accordo per rispettare l’impegno contenuto nell’art. 10 sopra citato ed in particolare quali passi siano stati compiuti in tale direzione da parte del Comune di Ferrara,

    – come intendano l’Amministrazione comunale ed il Presidente circoscrizionale coinvolgere il Consiglio e la Commissione competente affinché possano dare il loro contributo alla definizione delle “opportune modalità di comunicazione ed interazione tra le parti interessate” previste nell’Accordo.

    Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: petrolchimico.pdf.