• La Torre di [Blog]Babele

    torre di babeleLa torre (in mattoni) fu costruita nel Sennaar (in Mesopotamia) dagli uomini con l’intenzione di arrivare al cielo e dunque a Dio. Secondo il racconto biblico, all’epoca gli uomini parlavano tutti la medesima lingua. La torre era anche un simbolo di unità degli uomini gli uni con gli altri e tutti insieme con Dio. Ma Dio creò scompiglio nelle genti e, facendo sì che le persone parlassero lingue diverse e non si capissero più, impedì che la costruzione della torre venisse portata a termine. (da Wikipedia)

    Scusate la citazione biblica, ma la chiusura del riassunto wikipediano mi pare adatta alla bisogna: con tutti i distinguo del caso ho appreso infatti oggi che anche BlogBabel ha (temporanenamente?) chiuso i battenti. Per queste e queste ragioni.

    Mi interessa poco la classifica, che è [era] comunque un divertente giochino. Di blog babel mi piace[va] molto la possibilità di capire quali fossero gli argomenti che erano all’attenzione di chi scrive sul web. A volte perchè era divertente criticarne la somiglianza ai normali schemi della comunicazione off-line, a volte per conoscere opinioni simili o diversissime dalle mie.

    Da “artigiano del ueb1.2” entro un poco nel merito della discussione in corso, anche per provare a ridelimitare una discussione che mi pare stia aggirando un punto importante.

    Una premessa.
    Anche se utilizzare risorse web come Feedburner non aiuta certo a togliersi gli occhi di dosso e risulta un po’ in contrasto con le richieste di cancellazione da motori di ricerca e catalogazioni web, credo che sia una richiesta legittima quella di un qualsiasi blogger inserito nei DB di blogbabel di non essere “schedato” e “classificato”. La richiesta di cancellazione andrebbe a mio parere esaudita, coi modi e coi tempi necessari ad un team di gestione basato sul volontariato, visto che leggendo la discussione ancora in corso qui non mi sembra vi siano urgenze dovute a violazioni eclatanti di diritti anche se leggendo qua par di capire che sia stata la classica goccia che fa traboccare il vaso.

    Perchè stilare una classifica, classificare risorse web, linkare pagine internet non puo’ essere considerato di per sè vietato, e non solo per una elementare estensione al web delle tutele (costituzionali) alla libertà di stampa ed espressione, ma per le caratteristiche stesse della rete.

    Perchè se si ha tutta questa premura nei confronti della “catalogazione” e della reperebilità del proprio sito sul web si lavora bene sul robots.txt, si sta attenti nell’inserire sitemaps su google, e si inserisce sul proprio sito un avvertimento tipo “tutti i diritti riservati, guai a chi mi linka senza autorizzazione, attenzione a chi mi legge e lo dice ai suoi amici“. Oppure si attiva un sistema di protezione alla lettura dei post (e dei feed rss).

    Non linkatemi.
    Chiedere invece la cancellazione dei link “inbaund”, come richiesto da un utente, è ben altra cosa. Ed è forse il vero punto della questione. La richiesta di non essere linkato (automaticamente o manualmente, non ha importanza) assomiglia di più alla filosofia di un club “vietato agli homer” che ad una richiesta di rispetto della privacy o della proprietà dei propri pensieri ed anzi potrebbe addirittura risultare una violazione della libertà di espressione altrui. Per quale motivo io non dovrei poter linkare l’ultimo post di Pinco Pallino? Che sia un link automatico, che sia un post di critica non farei fatica a definire l’impossibilità a farlo una forma censoria.

    Provo a spiegarmi ulteriormente: questo blog potrebbe essere letto da Bruno Vespa o linkato dal sito di Forza Nuova (che non linko per libera scelta); ne prendo atto perchè l’essenza del web è la libera diffusione dei contenuti e perchè scrivere un post per me è come attaccare un foglio in una bacheca che potrà esser letto (e citato) da tutti coloro che ci passano davanti.

    Concludendo. Se non si vuole che i propri pensieri sul blog siano letti (e citati) da tutti sul web, beh – una volta provato quanto tecnicamente possibile (vedi in premessa) – al posto di aprire un blog su internet si chiede il permesso al Comune per una bacheca nella piazzetta di fianco a casa. Se non si vuole poi che a leggerla e ad additarla siano tutti gli abitanti del quartiere ci si puo’ rivolgere all’Amministratore del Condominio. Se anche i vicini sono troppo ficcanaso, beh rimane un muro di casa e un pennarello.