• 27 marzo. Sit in alla Prefettura (ANNULLATO).

    L’evento è stato annullato perché la questura ha dato il diniego. Pur non condividendo le motivazioni (non avevamo alcuna intenzione di fare propaganda politica diretta o indiretta, ma di denunciare l’incredibile situazione in cui versa il servizio televisivo italiano) le rispettiamo e pertanto il sit in NON si terrà.

    Tuttavia il prefetto si è dimostrato disponibile per accettare il documento redatto da radicali.it (http://www.radicaliferrara.it/portal/content/radicali-la-democrazia-italiana-interrompa-il-tentativo-sovversivo-ed-eversivo-atto-da-parte). Tale documento gli verrà consegnato alle ore 17 di domani, sabato 27.

    Radicali Ferrara organizza per il giorno sabato 27, alle ore 16.00, un sit-in davanti alla Prefettura per denunciare l’ormai già avvenuta eclissi della democrazia nel nostro Paese e per consegnare un documento che contenga lo scandalo dei dati più sotto riportati. Proprio nel giorno di “silenzio elettorale”, consapevoli che subito è necessario sconfiggere elettoralmente l’attacco senza precedenti alla democrazia oggi in atto, e successivamente ripristinare condizioni di rispetto informativo e democratico nel Paese.
    Prime adesioni: i candidati Sergio Alberti e Leonardo Fiorentini

    Ci sono momenti rari in genere nella vita delle persone, non rari nell’Italia di questi tempi, nei quali occorre alzarsi e andare in piazza. Pena il divenire correi di un potere fascista, fascista nell’accezione tecnica, non nell’accezione storica.
    Cos’è successo di così inaudito?

    Questi i dati prodotti da radicali.it il giorno 25 marzo:

    Radicali: la democrazia italiana interrompa il tentativo sovversivo ed eversivo in atto da parte di Silvio Berlusconi

    Roma, 25 marzo 2010
    È in atto, senza freni, da parte del Presidente del Consiglio un tentativo eversivo rispetto alla Costituzione e sovversivo rispetto all’ordine pubblico.
    Nelle edizioni principali dei telegiornali degli ultimi 4 giorni (dal 21 al 24 marzo) Silvio Berlusconi ha occupato da solo il 22,2% del tempo di parola del TG1, il 21,8% del TG2, il 16,6% del TG3,il 56,8% del TG4, il 28% del TG5, l’81% di STUDIO APERTO. Lo ripetiamo, da solo. Ogni volta gli è stata peraltro garantita l’esposizione ripetuta di simboli e candidati.
    Contemporaneamente, gli è stato concesso di intervenire telefonicamente –fuori da ogni regola- per 12 minuti ad UnoMattina e per 8 minuti su Canale 5.
    Nello stesso periodo, la Lista Bonino-Pannella ed altre liste sono state cancellate pressoché totalmente dai telegiornali pubblici e privati.

    Occorre dare vita e voce alla coscienza laica e democratica degli italiani che non si rassegnano all’illegalità, dare fiato alla religiosità laica e democratica di quanti non si rassegnano e intendono continuare a lottare per una corretta informazione e democrazia.
    Di fronte a Mediaset che risponde ormai solo alla voce del padrone e alla Rai che persegue un analogo ma ben più grave disegno, che consentono al presidente del Consiglio di occupare tutte le TV pubbliche e private a pochi giorni dal voto, in violazione delle più elementari norme di garanzia informativa, occorre difendere tutti i cittadini italiani da questo inaudito attacco ai loro diritti civili, politici e costituzionali, e il loro diritto a conoscere per deliberare.
    Per difendere quanto resta di democrazia in Italia occorre dare vita a una grande Commissione di Inchiesta nazionale, istituzionale, ma anche europea e internazionale, sulla Rai e sull’intero sistema radiotelevisivo italiano.

    Radicali Ferrara

  • Lunedì 8 marzo, ore 17,30 presidio contro il decreto elezioni

    Il decreto c.d. “interpretativo” adottato dal governo al fine di “sanare”, come riconoscono gli stessi ministri, inadempienze, errori ed illeciti nella presentazione delle liste elettorali lombarde e laziali  è un abuso che fa scempio delle regole istituzionali.
    Si tratta di un atto arbitrario,  un provvedimento ad hoc che ignora il quadro condiviso di regole  che costituiscono il presupposto di qualsiasi competizione elettorale.
    Le opposizioni democratiche devono, da subito, dare un segnale preciso  per la difesa della libertà e dei diritti sanciti nella nostra Carta Costituzionale.
    In queste ore è venuto meno il rispetto nei confronti del popolo italiano,  della sua sovranità e delle sue istituzioni.
    Per questo invitiamo tutte le forze democratiche, le organizzazioni sociali, le forze dell’associazionismo, il mondo della cultura, le energie intellettuali e la società civile  al presidio che si terrà lunedì 8 marzo in corso Ercole I D’Este davanti alla prefettura di Ferrara dalle 17,30.Federazione della sinistra (PRC-PdCI)
    Partito Democratico
    CGIL
    ANPI
    ARCI
    Legambiente
    Italia Dei Valori
    Federazione dei Verdi
    Grilli Estensi
    Cittadini del Mondo
    Gente di Sinistra
    Sinistra Aperta
    Sinistra Ecologia e Libertà
    Unire la sinistra Cento

  • Il lato oscuro della prevenzione

    Non se ne sono accorti in tanti, a parte il Manifesto e Fuoriluogo. E’ successa una cosa “strana” a Monfalcone nei giorni scorsi. 27 giovani sono stati prelevati dalle loro case in piena notte e sottoposti da “volontari” a test antidroga. Risultato: sequestro di modiche quantità di droga, sei denunce per cessione e 21 segnalazioni alla prefettura per consumo. Questa è per i Tribunali dei Minori di Trieste e Gorizia un’attività di prevenzione demandata a degli esperti come i Carabinieri.

    Non so perchè (e scusate se forse esagero) ma a me pare tanto lo stile caro ai Pinochet e ai Videla, con tutte le tragiche distinizioni del caso. Anche se stavolta non si è perseguitati per le proprie idee politiche, bensì per il fatto di essere consumatori di una qualsiasi sostanza (vietata). E non so sinceramente se sia in effetti un’attenuante o un’aggravante.

    Giorgio Bignami sul blog di fuoriluogo.it commenta questa notizia, e quella altrettanto “strana” di cui ci ha dato notizia il Tirreno.

  • Respingimenti. Sit in in prefettura

    barcone_sbarcoOggi alle 17 davanti alla Prefettura Sit in dei Verdi contro la “svolta maroni”.

    SIT-IN DAVANTI ALLA PREFETTURA DI FERRARA
    CONTRO I RESPINGIMENTI DEI BARCONI IN LIBIA, PER UN MONDO PIU’ EQUO E SOLIDALE

    ADESIONE ALL’APPELLO “DOBBIAMO DIRE NO ALLA BANALITA’ DEL MALE”

    I provvedimenti assunti in questi mesi dal Governo Berlusconi nei confronti dei cittadini extracomunitari e anche di cittadini comunitari (ad esempio i rumeni) sono odiosi e pericolosi, alimentano un clima razzista e xenofobo, creano una diffusa ostilità verso gli stranieri e rendono più difficile e insicura per tutti la convivenza. Ma i respingimenti di questi giorni di centinaia di donne, bambini, uomini senza nemmeno l’identificazione, senza nemmeno dare loro la possibilità di chiedere asilo politico è ancora peggio perchè assolutamente illegittimo e mirato a trasformare il nostro Paese in un luogo indifferente all’orrore, in un Paese che può consegnare alla morte degli esseri umani e farsene vanto. La scelta ignobile del Governo Berlusconi, di rispedire in Libia i “barconi della disperazione”, ci fa vergognare di essere italiani.
    Mentre in queste ore ci stavamo interrogando su cosa fare abbiamo ricevuto, noi come tanti altri, l’appello di Dalia Bighinati “Dobbiamo dire No alla banalità del male” che chiede a ciascuno di fare ciò che può per impedire che prevalga l’indifferenza.
    Condividiamo le parole di questo Appello. Chiediamo che si fermino i respingimenti, che si accolgano i migranti disperati dei barconi, che le forze dell’ordine che sanno bene di obbedire a ordini illegittimi e ingiusti si rifiutino di eseguire quegli ordini.
    Vogliamo vivere e che tutti possano vivere in un Paese sicuro, sereno, solidale dove la richiesta di rispetto delle regole sia basata sulla capacità di garantire i diritti di tutti.
    Crediamo necessario agire per contrastare questo clima, garantire i diritti, sostenere tutte le iniziative di integrazione, potenziare il ruolo del Consiglio delle Comunità straniere del Comune di Ferrara e la Consulta delle Comunità straniere della Provincia di Ferrara, cancellare dalla legislazione italiana i CPT, ottenere una legge per riconoscere ai cittadini stranieri il diritto all’elettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative.
    Occorre che tutte le politiche locali siano elaborate tenendo conto dei loro effetti a livello globale e del contributo che possono dare alla costruzione di un mondo più equo e sostenibile e quindi più in grado di garantire il diritto alla pace di tutti i popoli.

    I VERDI DI FERRARA