La cordata ce l’abbiamo anche noi….
Uno spedizioniere ce l’abbiamo già, mi aggiungo come responsabile del web, avanti con altre candidature!
Tanto i soldi ce li presta Prodi…
Prodi è caduto, viva Prodi
Alla fine è caduto. Lo ammetto, non ho avuto la forza di seguire il dibattito al Senato. Di solito mi diverto, anche perchè mi permette di rivalutare molto i dibattiti in Consiglio di Circoscrizione, ma veder cadere un Governo che forse ha fatto molto meglio della sua maggioranza in Parlamento, fa un po’ rabbia. Fa rabbia pensare a chi questo governo l’ha fatto cadere, e di chi l’ha lasciato cadere suggestionato dalla vocazione maggioritaria. Comunque Prodi se ne va con dignità e lo ringrazio quantomeno per averci fatto vedere i suoi killer. Killer che, in coppia, risultano anche i vincitori del nostro sondaggio che oggi, mestamente, chiude.
Notizie del giorno
Beh, sarà un effetto ottico, ma almeno è divertente. E in questi giorni un minimo di speranza, almeno negli omini verdi (non i leghisti), me la concederete… E’ la notizia del giorno, mentre Prodi pare abbia deciso di presentarsi anche al Senato. Almeno finalmente sapremo se e chi farà cadere il Governo. Non solo a Ferrara si bisticcia per l’arredo urbano: a Milano Sgarbi urla contro le nuove panchine di Piazza Duomo. Donadoni invece ha deciso di prendere a sculacciate Totti e Nesta: come dargli torto? Infine mentre Formigoni rivede al ribasso la legge sull’aborto, almeno una buona notizia dal Tar del Lazio (che di solito non brilla per essere progressista): non fa niente di rivoluzionario, ma almeno rinvia la questione della diagnosi pre-impianto alla Consulta.
Dossier e segreti (le notizie della settimana)
Di notizie drogate scrivo altrove, basta e avanza. Per il resto la settimana è quasi corsa liscia, senza neanche un’intervista a Dini (e manco a Grillo). Nel fine settimana invece Repubblica ci informa che il governo inglese pensò al colpo di Stato in Italia in caso di vittoria comunista alle elezioni del 76. Ma era un’ipotesi irrealistica e, soprattutto, “un regime autoritario in Italia risulterebbe difficilmente più accettabile di un governo a partecipazione comunista“. 30anni fa il Foreign Office aveva una posizione più avanzata dei Manager della ThyssenKrupp di oggi: un dossier che invece non doveva venire fuori è infatti quello scoperto dai Magistrati durante una perquisizione della ThyssenKrupp di Terni. A Torino esiste «una lunga tradizione sindacale di stampo comunista», e già negli anni precedenti alla tragedia le «condizioni ambientali» apparivano sfavorevoli al mantenimento dell’attività produttiva. E poi a Torino c’erano i terroristi. Si chiude con un classico “è colpa di Prodi“.
ps: a Torino ci sono anche gli operai.
Il diritto di tornare all’opposizione
Sono rimasto piuttosto sorpreso dalle dichiarazioni del Presidente della Camera a Repubblica. Un’intervista dura, molto dura per una figura Istituzionale – come spesso ricorda lo stesso Bertinotti – che termina con una frase “Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente…” che è tutto un programma. Che il Governo dell’Unione non abbia mai vissuto grandi momenti e sia permanentemente sull’orlo di una crisi lo sappiamo tutti. Che ci voglia una svolta siamo d’accordo tutti (soprattutto a sinistra). Che questa debba passare per un referendum interno a Rifondazione mi pare un errore. Primo perchè si rischia di ripetere il fattaccio di qualche anno fa, non sto a ricordarlo, facendo fare, al solito, la figura degli angioletti a coloro che davvero hanno minato alla base il programma del governo (tutto cio’ che ruota intorno al PD ed in particolare, nell’ultimo periodo, Dini ed i suoi). Secondo perchè mi risulta che qualcuno stia proponendo un percorso di aggregazione a sinistra, e limitare una discussione così importante (che puo’ determinare la caduta del Governo) all’interno di un singolo partito è legittimo, ma pone dubbi sulla tenuta genetica di questo processo. Sulla cosa rossa (mai rosso-verde, chissà perchè) la penso più o meno così, sulle “centomila cose” non fatte da questo governo sono forse d’accordo, anche si mi accontenterei di tre o quattro (Riforma Bossi-Fini, Fini-Giovanardi, riforma del welfare e politica energetica sostenibile). Però i voti per stragovernare non ce li abbiamo, nè li avremo a breve termine e i corsi e ricorsi della storia mi fanno un po’ paura, perchè non impariamo mai dai nostri errori. E una frase come “voglio garantire a noi il diritto di tornare all’opposizione” mi fa anche un poco incazzare.
Walter, rifai i conti..
DA REPUBBLICA: “Il Partito democratico si presentera’ davanti agli italiani con dei punti e delle proposte chiare di innovazione: se queste proposte saranno condivise bene, altrimenti il Pd coltivera’ fino in fondo la sua vocazione maggioritaria”. Lo ha ribadito il segretario del Pd, Walter Veltroni, nel suo intervento di chiusura all’assemblea costituente del nuovo partito. Veltroni ha anche ricordato un sondaggio secondo cui il Partito democratico ha le potenzialita’ per arrivare al 38,5% dei consensi.
Caro Walter, c’è già un programma, condiviso prima delle elezioni, che ha portato una maggioranza a governare il paese. Invece che pensare di fare l’opposizione con il 40% dei voti perchè non pensi a contribuire ad attuarlo quel programma?
Chi ruberà la marmellata?
Ieri, grazie a Di Pietro giornata pesante al Senato, oggi Dini preannuncia mani libere sulla finanziaria. Insomma, proviamoci almeno con la scaramanzia di un inutile sondaggio. Chi farà cadere il Governo? Nel frattempo io tocco ferro…