
Qualità dell’aria e situazione dell’Ospedale di Cona
Oggetto: interpellanza sulla situazione dell’Ospedale di Cona e la qualità dell’aria.
Il sottoscritto consigliere comunale
PREMESSO
che nei giorni scorsi è stata annunciato dall’Azienda Ospedaliera il rinvio degli interventi chirurgici non urgenti all’ospedale di Cona per far fronte al picco di ricoveri nella struttura.
TENUTO CONTO
che fra le motivazioni del provvedimento ci sono il picco influenzale, le difficoltà nelle dimissioni in particolare vero la rete delle RSA e le «particolari condizioni ambientali di questo inizio anno, con concentrazioni molto alte di polveri sottili che hanno creato problemi soprattutto ad anziani sofferenti di broncopiatie croniche ostruttive»[1];
TENUTO CONTO INOLTRE
che anche l’ASL ha rilanciato l’allarme rispetto all’influenza della qualità dell’aria per la salute della popolazione[2].
BEN CONSCIO
che il problema della qualità dell’aria nella Pianura Padana sia risolvibile solo tramite interventi strutturali di portata sovraregionale e nazionale se non europea.
INTERROGA
l’amministrazione al fine di conoscere:
- quale sia la situazione dell’ospedale cittadino e se e con quali tempi si preveda un ritorno alla normalità;
- quale sia il maggiore carico sul polo ospedaliero cittadino dovuto alla riorganizzazione sanitaria provinciale;
- quali siano gli interventi strutturali che ha intenzione di proporre alle istituzioni regionali e nazionali e mettere in campo a livello locale per il miglioramento della qualità dell’aria nella nostra città.
Ferrara, 6 febbraio 2017
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
[1] Cit. Tiziano Carradori, direttore generale dell’azienda ospedaliera – la Nuova Ferrara, 2 Febbraio 2017
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/02/02/news/ospedale-di-cona-stop-a-un-intervento-su-otto-1.14816658
[2] Ferrara, lo smog riempie ospedali e incrementa la mortalità – La Nuova Ferrara, 5 febbraio 2017
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/02/05/news/ferrara-lo-smog-riempie-ospedali-e-incrementa-la-mortalita-1.14828819
Coca, cannabis e PM10
Giorgio Bignami commenta sul blog di Fuoriluogo.it la ricerca dell’Istituto Inquinamento Atmosferico del CNR sulle concentrazioni di sostanze psicotrope nell’aria di molte città italiane.
Almeno Ferrara è stata risparmiata da questa inutile perdita di tempo e di pubblici denari, nella speranza che l’ARPA locale abbia investito in ben altri controlli il suo tempo e le sue risorse…
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Inquinamento Atmosferico del CNR, affiancato da due gruppi universitari e da una compatta falange di Agenzie regionali e provinciali per l’ambiente, ha compiuto nel 2009 una vasta e sofisticata indagine sulle concentrazioni di cocaina e di tre principi attivi della cannabis nell’aria di varie città italiane e di varie zone extraurbane (A. Cecinato et al., Illicit psychotropic substance contents in the air of Italy, “Atmospheric Environment” vol. 44, p. 2358-2353, 2010). Repubblica ha parlato in toni positivi di questa ricerca e in toni allarmistici dei suoi risultati, sia sulle pagine nazionali (16 giugno, p. 20) sia con maggior spazio e risalto sulle pagine locali come quelle emiliane. Ma a guardarli bene, la ricerca e i suoi risultati suscitano non poche perplessità, soprattutto (ma non soltanto) per la notevole sproporzione tra la loro ovvietà e le risorse impegnate. Infatti la Milano invernale, come ci si poteva attendere, batte di due o più lunghezze le altre città e le campagne, con 0,39 nanogrammi di coca per metro cubo – anche per un non consumatore, presumibilmente, una concentrazione paragonabile a una puntura di spillo a fronte delle cannonate degli inquinanti “convenzionali”.
Cioè i dati non aggiungono un gran che a quanto già si sa sulla diffusione della droga, sulla quale si moltiplicano anche nei media i sempre più dettagliati rendiconti (v. per esempio i due maxi-servizi sulla coca a Milano di Sette del Corriere della Sera, 8 aprile e 10 giugno). Insomma, proprio mentre imperversa il più feroce razionamento di risorse per la ricerca, si preferisce impegnarle in studi destinati a fornire risultati che in gergo scientifico si definiscono “futili” – in quanto di rilevanza scarsa o nulla, anche se formalmente affidabili – piuttosto che in studi come quelli dei quali si sente più fortemente la mancanza in un campo come quello delle tossicodipendenze: sugli stili di consumo, sui rapporti tra consumi a rischio e non a rischio, sulle credenze vere e meno vere dei consumatori, sui continui cambiamenti dei setting, ecc.
Quegli studi, appunto, che rischierebbero di essere di intralcio al proibizionismo talebano oggi dominante.
28 febbraio. Blocco del traffico nell’area Padana, Ferrara aderisce?
Ho presentato oggi un’interrogazione in merito allo stato della qualità dell’aria e alla posizione del Comune di Ferrara nei confronti della proposta dei Sindaci di Milano e Torino di un blocco del traffico in tutta l’area padana il prossimo 28 febbraio.
Si tratta infatti di una presa di coscienza importante del problema della qualità dell’aria in tutta l’area padana e di come le soluzioni non possano che essere prese collettivamente ed in modo coordinato. E’ stato necessario che i consiglieri comunali d’opposizione occupassero, mascherine al naso, la sala consiliare di Palazzo Marino, ma finalmente anche il Centro Destra milanese e il sindaco Moratti hanno capito come nascondere la testa nella sabbia non serva a nessuno e soprattutto non serva ai cittadini che respirano ogni giorno l’aria inquinata.
Proprio “in previsione dell’incontro con gli amministratori dei comuni della Pianura Padana di venerdì prossimo a Milano (in cui saranno discusse anche proposte per individuare un programma di interventi strutturali per combattere l’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana), rilevato come “lo stato della qualità dell’aria nell’area padana in questo inizio d’anno risulti essere particolarmente preoccupante” e che in particolare a Ferrara “risultano essere 24 le giornate di sforamento rilevate nella centralina di Corso Isonzo” dall’inizio dell’anno, chiedo se vi sia intenzione di da parte dell’amministrazione di aderire alla proposta del blocco del traffico il 28 febbraio.
Il testo che ho presentato continua chiedendo “se i dati dei primi mesi del 2010 siano o meno in controtendenza rispetto al progressivo miglioramento della qualità dell’aria registrato negli ultimi anni” e “se oltre alla chiusura di domenica 21 in occasione della Maratona vi sia intenzione di replicare ulteriormente le Domeniche senz’auto, iniziative che hanno sempre avuto un buon riscontro da parte della cittadinanza”. In conclusione domando all’amministrazione quali “interventi strutturali abbia intenzione di attuare l’amministrazione al fine del miglioramento della qualità dell’aria”.
Scarica l’interrogazione in formato pdf: domenichesenzauto.pdf