• la lega, la coerenza e il figliolo di Bossi

    renzo_bossiSlogan vs fatti

    Gli slogan sono sempre stati quelli di “Roma ladrona”, di “paga somaro del nord”, contro gli enti inutili e pensioni d’invalidità.
    Più recentemente, contro lo scippo di Malpensa.

    Tutto questo fino al 14 aprile 2008.

    Poi deve essere successo qualche cosa perché, nel silenzio di Maroni & c., ci sono stati i soldi regalati a Catania, il blocco della spesa di tutti i comuni tranne Roma libera di sforare il bilancio a piacimento, il funerale di Malpensa, i fondi per l’Expo che non arrivano, 5 miliardi di euro regalati ad un dittatorello africano, l’addebito ai contribuenti del nord del dissesto di Alitalia, la lauriana e sudista social card, il differente trattamento tra i 20.000 lavoratori di Alitalia e le centinaia di migliaia di lavoratori del nord oggi a casa per la crisi, la tassa indiretta chiamata monopolio Linate-Fiumicino, l’aumento della spesa pubblica corrente, la moltiplicazione delle poltrone a mezzo della creazione di nuove province.

    E così via, fino ad arrivare alla nomina del figlio del capo ad una poltrona del sottobosco governativo.

    Che le batte davvero tutte. E non tanto perché è stato messo su un ragazzo che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, che non ha alcun merito diverso da quello di essere figlio di suo padre – circostanza che pure meriterebbe qualche spiegazione. Ma perché, dopo aver chiesto il voto promettendo il calvinismo, non trova di meglio che accomodarsi sulla prima poltrona del più inutile degli enti. In attesa dell’accredito del gettone.

    Il libertario quotidiano analizza il comportamento della Lega nell’ultimo anno governativo. Non ci fa una bellissima figura il figliol (prodigo?) di Umberto Bossi, immaturo per tre volte, ma già pronto per l'”Osservatorio Trasparenza della Fiera di Milano”.

    Che però non sembra essere, mi spiace correggere il libertario, un posto nel sottobosco governativo. Sembra molto peggio:

    Milano, 22 gen. (Adnkronos) – ”Tutelare le piccole medie imprese che vivono il momento fieristico come l’opportunita’ piu’ importante della promozione aziendale” questa la prima finalita’ dell’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo costituito in questi giorni su iniziativa della Lega Nord, con sede a Milano presso la sede del Carroccio di via Colombi 18. A guidare l’organismo saranno l’Assessore regionale Davide Boni, in veste di Presidente onorario e il Consigliere regionale Fabrizio Cecchetti, con la nomina di Presidente. Del Comitato di presidenza, inoltre, faranno parte anche il Segretario generale Ennio Castiglioni e Renzo Bossi.

    ”In vista dell’importantissimo appuntamento espositivo Expo 2015 – spiega l’Assessore Boni – abbiamo pensato di costituire uno strumento esterno, indipendente, al servizio delle piccole e medie imprese, con il compito di raccogliere le valutazioni degli espositori e le eventuali segnalazioni di anomalie riscontrate nel sistema fieristico regionale.

    Insomma l’Assessore Boni (che è Assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia) e il figlio di Bossi faranno parte di “uno strumento esterno, indipendente al servizio delle piccole e medie imprese, con il compito di raccogliere le valutazioni degli espositori e le eventuali segnalazioni di anomalie riscontrate nel sistema fieristico regionale“.
    Da quanto ne so il sistema fieristico regionale lombardo, credo da Statuto, è vincolato agli indirizzi che la Regione, del cui governo la Lega si fregia di far parte, gli da.
    Insomma, chiariamoci bene: l’Assessore regionale Boni (e il figlio di Bossi) che faranno al servizio delle piccole e medie imprese in vista dell’expo 2015?
    Non è uno scherzo.
    Marcello, batti un colpo…
  • Fermo o spalo!

    Pensavo che fosse uno scherzo, ero stanco ieri sera e credevo di essermelo quasi sognato.

    Poi no, leggendo stamattina quotidianità del libertario – dal quale prendo a prestito il geniale titolo – ho avuto conferma dell’ultima geniale trovata della Sindaca Moratti, l’esercito antineve:

    Dopo aver fatto la guardia ai cestini, ora dovrebbero sgombrare le strade dalla neve.

    A me si è rotto lo scarico del cesso. Che faccio, do uno squillo ai lagunari?

    Il mio scarico è a posto, ma il Comune di Ferrara credo che abbia dovuto spendere più di 100.000 euro per l’ultima nevicata. Che facciamo scarichiamo anche noi i costi sul contribuente italiano o il fatto che intorno al Po d’inverno possa nevicare la consideriamo un’eventualità che un’amministrazione, e i suoi cittadini, devono prevedere?

    Sì anche i cittadini. Perchè sono d’accordo con chi dice che una nevicata a Milano o Torino (o Ferrara) non è niente di drammatico: ci si bagna i piedi e si sta attenti a non scivolare. Il problema è che abbiamo perso il rapporto con il vivere su un Pianeta che ha i suoi climi per ogni stagioni (sempre più vari…), e che ogni clima ha i suoi tempi. Con la neve bisogna sapere che è difficile circolare, qualsiasi sia la quantità di sale sparsa per le strade, che ci si metterà più tempo a spostarsi ed è possibile che non si riesca a fare tutto quello che ci si era prefissi di fare. Magari si chiudono anche le Scuole.

    Ma noi ormai abbiamo rimosso tutto questo, fra telefonini che ci trovano ovunque e SUV che vanno dappertutto (soprattutto sui marciapiedi), così telefoniamo alla direttaTV per l’emergenza neve….