• Giardino delle Capinere

    Salviamo il Giardino delle Capinere

    Salviamo il Giardino delle Capinere
    Presentato Question Time sulla situazione del Giardino delle Capinere, Centro di recupero della fauna selvatica di Ferrara gestito dalla LIPU.

    Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana:

    Sono apparsi in questi giorni sulla stampa locale gli appelli della LIPU rispetto all’insostenibilità economica dell’attività del Giardino della Capinere. Addirittura l’associazione avrebbe preso la decisione di dismettere il Centro visite dell’Oasi dell’Isola Bianca per recuperare risorse.

    Il ruolo del Giardino delle Capinere è importante non solo per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro territorio, ma anche dal punto di vista didattico per la nostra città. I numeri, sempre crescenti, di visitatori (soprattutto scuole) ne fanno uno dei più importanti luoghi di educazione ambientale di Ferrara.
    Sarebbe scellerato perdere un tale patrimonio di cultura e sensibilità ambientale per l’incapacità della Regione di assicurare i fondi necessari al servizio di recupero della fauna selvatica. Il Comune ha infatti sempre garantito la propria parte, ma con la scellerata abolizione delle Province ed il passaggio della competenza alle Regioni, si è persa l’attenzione dovuta a quella che possiamo considerare tranquillamente un’eccellenza in città.

    E’ necessario che il Comune continui nell’opera di sensibilizzazione della Regione, e che i rappresentanti dei cittadini in consiglio regionale intervengano al fine di salvaguardare l’esperienza del Giardino delle Capinere di Ferrara. Per quanto mi riguardo cercherò di sensibilizzare tutti i colleghi del consiglio comunale in modo che nel prossimo Bilancio del Comune si possano trovare i fondi almeno per “tamponare” la situazione.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana

    Vai al testo del Question Time.

  • interpellanza sul blocco dell’A13 causa nebbia e su come garantire la mobilità dei pendolari verso Bologna

    Ferrara, 17 dicembre 2015

    Al Sindaco di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sul blocco dell’A13 causa nebbia e su come garantire la mobilità dei pendolari verso Bologna.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    Premesso

    che martedì 15 dicembre una serie di incidenti sull’Autostrada A13 hanno causato purtroppo numerosi feriti ed una vittima, nonchè la chiusura del tratto ferrarese.

    Considerato

    che mercoledì 16 dicembre in via preventiva è stato deciso, a causa delle condizioni di scarsa visibilità dovute alla fitta nebbia, di chiudere le entrate dell’autostrada A13 di Occhiobello, Ferrara Nord, Ferrara Sud e Altedo.

    Tenuto conto

    che tale decisione ha riversato l’intero traffico pendolare e non solo sulla viabilità statale e provinciale causando serie difficoltà per i numerosi cittadini ferraresi che per lavoro si devono recare quotidianamente a Bologna, ma anche alla stessa mobilità cittadina.

    Considerato

    che l’alternativa all’uso dell’auto per i pendolari ferraresi verso Bologna potrebbe essere un servizio pubblico, in particolare su rotaia, realmente efficiente.

    Rilevato

    che da tempo i comitati dei pendolari lamentano la scarsa attenzione di Trenitalia nei loro confronti, sia per quel che riguarda la qualità del materiale rotabile, che per gli orari e la puntualità dei treni

    Chiede

    • da chi è stata presa la decisione di chiudere le entrate autostradali e se tale decisione è stata in qualche modo concordata con le autorità locali;
    • quale sia stato l’impatto sul sistema della mobilità cittadina e comunale di tale chiusura nelle due giornate citate;
    • per quale motivo non siano state utilizzate altre soluzioni come l’utilizzo di “safety car” per garantire il transito a velocità di sicurezza in luogo della chiusura;
    • se, prevedendo che una situazione come quella legata alla nebbia si possa ripetere, sia realizzabile un piano di emergenza che preveda la messa a disposizione di corse straordinarie di treni verso Bologna;
    • quale siano le prospettive rispetto all’ipotesi della realizzazione della terza corsia sulla A13 nel tratto fra Ferrara Sud e Bologna Arcoveggio;
    • se, in un’ottica di migliore efficienza della mobilità cittadina verso il capoluogo di Regione questa amministrazione abbia intenzione di intervenire con Regione e Trenitalia affinchè sia rafforzato il servizio di treni regionali verso Bologna, sia con un incremento della frequenza – laddove tecnicamente ed economicamente possibile – che con una revisione degli orari che vadano incontro alle esigenze degli utenti, nonchè con investimenti sia nel rinnovamento del materiale rotabile che nelle infrastrutture di collegamento.

    Cordiali saluti.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • Efficienza energetica. Fiorentini (SEL): chi parteciperà al bando regionale?

    Comunicato Stampa
    Efficienza energetica. Fiorentini (SEL): chi parteciperà al bando regionale?
    Interpellanza del consigliere comunale Leonardo Fiorentini (SEL) a seguito della pubblicazione del bando regionale per il “Programma per interventi diretti a migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili a favore degli utenti finali in edifici pubblici utilizzati per finalità sociali”

    E’ stata presentata ieri l’interpellanza del consigliere comunale Leonardo Fiorentini, eletto come indipendente nella lista di SEL, sulla partecipazione al bando regionale per il miglioramento dell’efficienza energetica in edifici pubblici utilizzati per finalità sociali.

    Il consigliere pone all’attenzione dell’amministrazione comunale la possibilità di partecipare alla distribuzione di fondi regionali (), anche tramite le aziende pubbliche che hanno in gestione Edifici di edilizia residenziale pubblica, Centri di riabilitazione per anziani e disabili, Case di riposo, Centri di accoglienza e case famiglia, Edifici di edilizia sociale di proprietà degli enti locali. L’agevolazione consiste in un contributo massimo di 25.000,00 euro per alloggio o 350,00 euro per mq di Su (superficie utile).

    “Per prima cosa – afferma il consigliere – mi vengono in mente ACER, che ha in gestione il patrimonio ERP del Comune di Ferrara e ASP, che invece gestisce i servizi sociali, casa di riposo di via Ripagrande compresa. E’ un’ottima occasione per introdurre, all’interno della manutenzione programmata e straordinaria di queste due aziende pubbliche, interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici finanziati in tutto o in parte dalla Regione.”

    Gli interventi finanziabili sono molteplici. Dal potenziamento della capacità termocoibente degli edifici, al miglioramento del rendimento degli impianti di produzione di calore, sia con sostituzione dei generatori che con l’adozione di valvole termostatiche e la contabilizzazione separata per alloggio. Ma anche l’adozione di nuovi impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili anche non esclusivo come le pompe di calore geotermiche, elettriche aria/acqua,  a gas metano aria/acqua). Oppure, più “tradizionalmente”, l’utilizzo dell’energia solare per la produzione di acqua calda ad uso sanitario e/o come sistema integrativo all’impianto di riscaldamento e l’utilizzo di energia solare fotovoltaica per la produzione di energia elettrica per l’illuminazione degli spazi comuni ed il funzionamento degli impianti termici.

    Secondo Fiorentini “i vantaggi sarebbero almeno quattro: un miglioramento del comfort di chi vive quegli edifici, una diminuzione dell’impatto ambientale generale, una diminuzione del consumo di combustibili fossili, e ultimo ma non ultimo, un risparmio in termini di bolletta energetica sia a livello individuale che di sistema paese. Risparmio che andrebbe, a seconda dei casi, o ai conduttori degli immobili ERP o ERS (contribuendo direttamente ad alleviare i costi per queste famiglie), ovvero al bilancio dell’ASP che è notoriamente in difficolta negli ultimi anni.”

    “Resto convinto – chiude il consigliere – che l’unico modo di uscire da questa crisi sia investire nell’innovazione ed uscirne così migliori: l’energia è il settore che ovviamente più risentirà in futuro della transizione obbligata dalle fonti non rinnovabili (e per definizione “finite”) a quelle rinnovabili. Attrezzarsi per tempo consentirà di poter gestire questa fase in posizione di vantaggio, prevenendo le problematiche economiche e sociali di una “decarbonizzazione[1]” forzosa.”

    L’ufficio Stampa

    [1] Decarbonizzazione: il processo di cambiamento del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia.

     

  • Piano Casa: quali le conseguenze a Ferrara?

    immagine-15Ho protocollato in data odierna la prima interpellanza da consigliere dei Verdi in Circoscrizione 1 sugli effetti della deliberazione 91/2009 della Regione Emilia Romagna  recante il titolo “GOVERNO E RIQUALIFICAZIONE SOLIDALE DEL TERRITORIO“. L’interpellanza trae spunto da un intervento pubblico dell’assessore all’Urbanistica della precedente legislatura Raffaele Atti, il quale metteva in luce alcuni aspetti della normativa regionale – che traduce l’accordo Governo-Regioni sul cosiddetto “Piano Casa” di Berlusconi – che  potevano mettere in discussione la possibilità di intervento da parte dei Comuni, in particolare di quelli in fase di rinnovo, e quindi la loro stessa potestà pianificatoria.

    Se da un lato è da apprezzare il tentativo delle regioni di depotenziare gli effetti sul territorio del Piano Casa di Berlusconi, limitandone fortemente gli ambiti di intervento e salvaguardando i centri e gli insediamenti storici, dall’altro lato vi sono aspetti, come la genesi stessa dell’iniziativa o come quelli messi un luce qualche settimana fa da Atti, che non possono non preoccupare. Per questo ho chiesto quali siano stati gli eventuali contatti intervenuti tra l’Amministrazione comunale e la Regione e soprattutto se gli uffici comunali stiano procedendo ad una verifica dell’impatto della nuova normativa nella nostra Circoscrizione ed in tutta la città.

    Se infatti fosse confermato, così come pare  il termine perentorio di 60g per escludere l’applicabilità delle norme sugli interventi di ampliamento e su quelli di demolizione e ricostruzione in relazione a immobili specifici o ambiti del proprio territorio, come recita la legge, “per ragioni di ordine urbanistico, edilizio, paesaggistico, ambientale e culturale ovvero stabilire limiti differenziati in ordine alle possibilità di ampliamento accordate da detti articoli, in relazione alle caratteristiche proprie dei singoli ambiti e del diverso loro grado di saturazione edilizia” sarebbe urgente una ricognizione dell’effettivo campo d’applicazione e l’assunzione di un provvedimento consiliare urgente onde evitare che un provvedimento che potrebbe anche avere positivi effetti sull’efficienza energetica e la qualità del costruito, non si tramuti in un aumento incontrollato e incontrollabile di cubatura nel perimetro urbano.

    Peraltro vi sono anche interessanti opportunità che si potrebbero aprire, a seconda dell’interpretazione della norma, in particolare per quel che riguarda gli edifici già definiti incongrui all’interno del Centro Storico di Ferrara che potrebbero essere finalmente delocalizzati liberando aree e spazi – non più edificabili – all’uso pubblico.

    Da scaricare, in formato pdf:
    Interpellanza del consigliere Fiorentini: piano_casa
    Lettera aperta del precedente assessore all’urbanistica: estensecom-piano-casa-atti-scrive-ad-errani-versione-stampabile
    Deliberazione 91/2009 del consiglio regionale: governo_territorio_2009