• La tassa sulla protesta

    Il Ministro degli Interni Roberto Maroni quando ancora era dall'altra parte della barricata

    Roberto Maroni oggi al Senato

    L’esecutivo sta pensando anche a una sorta di fideiussione per manifestare: gli organizzatori dei cortei dovranno dare cioè garanzie economiche per riparare ad eventuali danni di chi scende in piazza.

    Vincolare la possibilità di manifestare in un paese democratico alla presentazione di una fideiussione bancaria è la negazione de facto delle libertà costituzionali ed è una grottesca risposta del sistema capitalistico alle istanze degli indignati. Non solo vi facciamo pagare la crisi creata da altri (le banche, ad esempio), ma vi costringiamo pure a pagare (le banche, appunto) per manifestare.

    Mi spiego meglio: quando è lo stesso ministro che parla di infiltrati che hanno impedito a centinaia di migliaia di persone di manifestare, significa che il provvedimento serve esclusivamente a impedire nei fatti che soggetti, non in grado di far fronte ad eventuali danni provocati anche da infiltrati estranei all’organizzazione, possano manifestare il loro pensiero, levando de facto ogni responsabilità della tutela dell’ordine pubblico a chi deve garantirlo. E se comunque nulla è successo, lo stesso hai versato l’obolo alle banche per esprimere il tuo pensiero di cittadino.

    La risposta del Governo agli indignati: una tassa sulla protesta, che si paga alle banche.