• notizie della settimana

    Leggo due notizie, da Repubblica e Corriere: Nola, fermato ventottenne per abusi su un bambino romeno e Napoli, altri tre arresti per violenza di gruppo su una 14enne. Roba da essere strillata in prima pagina, se solo il bambino fosse italiano e il violentatore romeno, o se il branco invece che da anonimi cittadini napoletani, fosse stato composto da zingari. Sul web sono invece relegate in taglio basso, chissà a che pagina sono finite sulle versioni cartacee dei giornali nostrani.

    Come quest’altra notizia, direttamente dal Notiziario Aduc: un albanese che nel 2005 cercava al telefono una sua amica, tal Ina, è stato intercettato e accusato di cercare cocaIna, quindi arrestato. E’ successo nel riminese: scagionato in fase istruttoria dopo aver presentato la signora Ina agli inquirenti ha perso comunque il lavoro ed ha – giustamente – chiesto i danni allo Stato Italiano. Pensate solo cosa potrebbe succedere se gli inquirenti di tutta Italia utilizzassero lo stessa metro con coloro che al telefono cercano la signora Maria, mamma, vicina di casa, suocera o moglie che sia…

    A Ferrara la notizia è che il PDL non ha ancora un candidato Sindaco. Fumata nera ieri al vertice regionale. Ma in effetti non è una notizia. Lo è invece un po’ di più che il Direttore generale da 500.000.000 di lire all’anno si scagli contro la casta: ma siamo in Italia, il paese in cui il Ministro dell’economia si puo’ permettere, interrogato sulla crisi ad annozero, di ripondere: “questo non è il momento per leggere i libri di economia, ma per leggere la Bibbia”.

  • Il Sacconi di ieri e quello di oggi…

    sacconiIl Ministro Sacconi, un genio della coerenza, un luminare dell’integrazione europea, il vate della libera circolazione dei cittadini comunitari oggi ha detto:

    Scioperi anti-italiani, parla Sacconi: “Libera circolazione lavoratori diritto Ue”

    ROMA – “La libera circolazione dei lavoratori è un principio fondante dell’Unione europea che non può in alcun modo essere messo in discussione, pena la crisi del patto comunitario di Schengen”. Così il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, commenta l’ondata di scioperi in Gran Bretagna contro i dipendenti italiani di un’azienda siciliana che ha ottenuto una commessa nella raffineria di Grimsby.

    “Nel caso specifico, inoltre – ha aggiunto il ministro interpellato a margine della presentazione del rapporto del Cnel, alla Camera – l’azienda italiana si avvale di propri lavoratori specializzati non altrimenti sostituibili nel breve periodo imposto dall’immediata esecuzione dei lavori”.

    Lo stesso Ministro Sacconi, il genio della coerenza, il luminare dell’integrazione europea, un vate della libera circolazione dei cittadini comunitari, ieri (per la verità il 14 gennaio) ha fatto:

    Lavoro: ecco le restrizioni per romeni e bulgari
    Roma – 14 gennaio 2009 – Anche per il 2009 i cittadini bulgari e romeni non potranno accedere liberamente a tutti i settori del mercato del lavoro in Italia. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, il governo ha confermato le restrizioni per i neocomunitari e oggi i ministeri dell’Interno e del Lavoro hanno chiarito che rimarrà in vigore il sistema a doppio binario degli anni passati.

    Una circolare congiunta firmata da Roberto Maroni e Maurizio Sacconi ribadisce innanzitutto i settori liberalizzati, nei quali romeni e bulgari possono essere assunti come se fosse cittadini italiani: “agricolo e turistico alberghiero; lavoro domestico e di assistenza alla persona; edilizio; metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, compresi i casi previsti dall’articolo 27 del T.U. sull’immigrazione e lavoro stagionale”.

    “Per tutti i restanti settori produttivi, – conferma invece circolare – l’assunzione dei lavoratori romeni e bulgari avviene attraverso al presentazione di richieste di nulla osta allo sportello unico per l’immigrazione – mediante spedizione postale (raccomandata A/R) – utilizzando l’apposta modulistica (mod. sub neocomunitari)”.

    Ricordiamo che non sono previsti dei tetti numerici per le autorizzazioni al lavoro. Inoltre, questo sistema vale solo per la prima assunzione: chi è già assunto regolarmente in Italia può cambiare posto senza particolari autorizzazioni.

    Si puo’ scaricare la circolare, se proprio non ci si vuole credere…

    Ormai non si dice manco più “io non sono razzista, ma”…