• Sulla criminalizzazione delle prostitute e il Regolamento di Polizia Urbana

    Interpellanza di Leonardo Fiorentini sullo stato di applicazione e gli effetti delle recenti modifiche al regolamento di Polizia Urbana.

    Ieri l’allarme lanciato dalle operatrici del Centro Donna Giustizia che in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle sex workers che ricorre il 17 dicembre hanno denunciato l’aumento delle richieste di prestazioni sessuali senza uso del preservativo o addirittura forme di violenza “stealthing”, in cui il cliente si sfila o rompe appositamente il condom durante il rapporto, aumento delle forme di aggressione fisica e verbale in strada e delle vessazioni legate a “puttanofobia” o razzismo.

    Oggi ho presentato questa interpellanza, perchè rimango convinto che le modifiche fatte al nostro Regolamento di Polizia Urbana siano parte del problema di “criminalizzazione, stigmatizzazione e discriminazione” che rischia di “impedire l’accesso alla giustizia e ai servizi sociali e sanitari”. Vorrei infatti capire se le misure introdotte localmente siano state applicate e come siano state valutate da chi doveva farlo. Chiedo anche conto delle sanzioni rispetto all’”allarme panni stesi” (sono ironico, ndr) che aveva porta al divieto in centro storico e, più seriamente, rispetto alle multe ai locali che pur rispettando le norme del Regolamento del rumore sono stati sanzionati per i suoni “percepiti” in strada la cui valutazione di disturbo è stata fatta senza alcun sistema di misurazione (a differenza delle autorizzazioni ricevute).

  • La Patata Bollente. Intervista a Leonardo Fiorentini su Radio Dolce Vita

  • Dell’esercito, della Gad e della politica

    A fag tut mi. L’annuncio del Ministro Franceschini dell’arrivo dell’esercito per presidiare la zona GAD è degno dello stereotipo del ferrarese nel mondo.

    Purtroppo a far le cose da soli spesso si fanno male. Pensando di erigersi a salvatore della città, in vista delle elezioni politiche del 2018 e forse per tutelare un suo candidato alle ancor più delicate amministrative 2019, il Ministro della Cultura è riuscito in un colpo solo a dar ragione alle destre che da 2 anni invocano l’arrivo dei mitra in GAD, sconfessare la politica di rigenerazione che questa amministrazione ha messo in campo sulla città (a partire dal Palaspecchi sino alla riqualificazione urbanistica di buona parte del quartiere) e infine conferire un alibi non richiesto a chi in questi anni non ha saputo gestire l’ordine pubblico in quella parte di quartiere. Per intenderci meglio, un quartiere degradato si rigenera con le scelte urbanistiche, gli interventi di riqualificazione e di ricostruzione della comunità e della socialità, mentre le organizzazioni criminali si sgominano con l’investigazione e con il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine; non certo con una settimana di controlli speciali interforze o con due militari fermi – turni permettendo – per 4 mesi davanti al MEIS e forse alla Stazione, in Piazzale Castellina e al Grattacielo.

    Far arrivare 12 militari per qualche mese è mettere in campo una inutile azione fintamente repressiva che – se va bene – forse aumenterà giusto la percezione di sicurezza nel quartiere ma sarà inutile rispetto alla risoluzione dei problemi alla base di questa. Se va bene avrà quindi avuto ragione la destra, come se l’impegno di questi anni dell’amministrazione locale fatto di investimenti a breve e lungo termine sul quartiere e sul suo capitale sociale non fosse servito a niente. Se va male, come credo andrà, sarà l’ennesima zappa sui piedi che il Partito Democratico si sarà dato in questa sua fase di confusione politica che dura da un po’ troppo tempo. Il duo Franceschini/Minniti riuscirà forse a conquistare il PD ma, almeno a Ferrara, riuscirà anche nella geniale operazione politica di non intercettare alcun voto a destra (anzi perdendone, perchè ricordatevi, è sempre meglio l’originale), chiudendo allo stesso tempo il dialogo a sinistra.

    Siccome in estate non ho seguito un corso di aggiornamento presso la Tass (o Sputnik), come forse qualche mio collega ha fatto, non mi resta che rilevare come questo atto del Ministro sia nei modi e nei tempi un atto in aperto contrasto con questa amministrazione. Non solo dal punto di vista politico ma anche istituzionale. Sul primo piano ho già detto. Mi tocca quindi solo prendere atto dello spregio del Governo nazionale per le Istituzioni locali. Risultando evidente la mia “inadeguatezza” rispetto alla linea politica del Governo sulla sicurezza e non volendo essere in alcun modo schermo istituzionale a decisioni che vengono prese altrove senza alcun confronto, ho appena inviato le mie dimissioni dalla carica di Presidente della III^ Commissione. Anche per poter continuare a dire in piena libertà ciò che penso debba dire la sinistra in questa città.

  • Sicurezza Arianuova Casapound

    Interpellanza su “squadre di sicurezza” e “presidi” promossi da forze politiche

    Casapound FerraraP.G. n.33527

    Ferrara, 22 marzo 2016

    Al Sindaco di Ferrara

    Interpellanza su “squadre di sicurezza” e “presidi” promossi da forze politiche.

    Il sottoscritto consigliere comunale
    Premesso
    che da alcuni anni sono in corso biciclettate contro spaccio e degrado promosse da comitati di cittadini del quartiere Giardino.

    Rilevato
    1. che la Lega Nord ha organizzato una manifestazione all’interno di una proprietà privata senza che, almeno a conoscenza di chi scrive, vi fosse il consenso della proprietà stessa;
    2. che il gruppo consiliare comunale di GOL ha promosso una “squadra di sicurezza” in via Belvedere “al fine di verificare le condizioni di sicurezza ed il grave stato di disagio nel quartiere e sulle mura cittadine”;
    3. nella scorsa settimana Casapound Ferrara ha promosso un presidio presso alcuni parcheggi e supermercati della città “per denunciare e contrastare fattivamente quello che a Ferrara è diventato un vero e proprio racket organizzato e gestito da chi trae guadagno speculando sulla bontà dei ferraresi”.

    Tenuto conto
    • che le due ultime iniziative, chiaramente connotate politicamente, appaiono un pericoloso precedente in contrasto con l’ordinamento del nostro paese, che riserva la tutela della pubblica sicurezza allo Stato, ed in particolare al Ministero dell’Interno e alle sue articolazioni, Prefetture e Questure.

    Considerato inoltre
    il grave episodio di intimidazione riportato dalla stampa locale avvenuto presso il supermercato Conad di via Arianuova, dove secondo fonti giornalistiche alcuni militanti di CasaPound, intercettato un questuante, gli “avrebbero consegnato scopa e ramazza e ordinato di pulire il marciapiede, aggiungendo che poi sarebbero tornati a controllare se avesse obbedito alla richiesta”. A quanto riferisce la stampa solo l’interesse di una cittadina che ha richiesto l’intervento dei Vigili Urbani ha permesso l’accertamento dei fatti da parte delle forze di pubblica sicurezza e evitato ulteriori umiliazioni al malcapitato.

    Interpella il Sindaco
    nel suo ruolo di componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
    per conoscere:
    • se le iniziative di cui ai punti 1, 2 e 3 siano state comunicate alla Questura come da normativa in vigore e quali siano stati le determinazioni della stessa rispetto al controllo di suddette manifestazioni e al loro svolgimento;
    • quali siano stati i fatti accertati rispetto al grave episodio di Via Arianuova, e qualigli eventuali provvedimenti di Forze dell’Ordine e Magistratura, ovviamente nel rispetto del segreto istruttorio;
    • se sia intenzione di Prefettura e Questura porre un freno a questo tipo di iniziative che stanno evidentemente e pericolosamente degenerando;
    • quali siano le valutazioni degli organi di Pubblica Sicurezza rispetto all’esistenza di un presunto racket dell’elemosina.

    Si richiede risposta scritta.

    Con osservanza.
    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • «Una commissione consiliare dedicata al quartiere»

    «Una commissione consiliare dedicata al quartiere»
    IL PROBLEMA APPRODA IN COMUNE PRENDERÀ IL VIA A GENNAIO. LA PRESIEDERÀ FIORENTINI (SEL)

    IL GAD approda in consiglio comunale. A tre mesi dalla richiesta formulata da comitati e associazioni attive nella zona è finalmente arrivato l’annuncio: a gennaio verrà creata una commissione consiliare dedicata al quartiere che ruota tra lo stadio il Grattacielo e la stazione. A presiedere la commissione (le date degli incontri sono ancora da calendarizzare) darà l’esponente di Sel Leonardo Fiorentini e al tavolo verranno invitati il questore Orazio D’Anna e il prefetto Michele Tortora, oltre ai comitati stessi. Ad affrontare l’argomento in consiglio comunale è stato l’assessore alla sicurezza Aldo Modonesi. IL PASSO avanti arriva dopo le richieste dei comitati del quartiere e diverse prese di posizione dell’opposizione, in particolare i Fratelli d’Italia, guidati in cima allo scalone da Paolo Spath. Era stato proprio Spath infatti a chiede in aula che venisse riconosciuto «in maniera formale che a Ferrara esiste un problema sicurezza». E ora, con l’inizio del nuovo anno, si inizierà quindi ad affrontare il tema Gad anche attraverso un’apposita commissione. Una decisione che sul blog Ferrara zona stadio’ viene salutato come come «un bel segnale» che dimostra che «anche lontano dalle elezioni qualcuno si ricorda di noi». GESTO ancora più significativo dal momento che quello del Gad «è anche politico. Nel senso che soltanto un maggiore sforzo da parte delle forze dell’ordine non può risolvere il problema sul lungo periodo, ma sono necessari anche interventi di riqualificazione e soprattutto una presa di coscienza del problema». Proprio quello che dovrebbe arrivare attraverso il lavoro della commissione, che affronterà tutti i nodi più scottanti relativi alla zona. f. m.

    Scarica in formato pdf: rdc2012014.pdf.
    NOTA BENE: non è stata creata alcuna nuova commissione consiliare, semplicemente la situazione della sicurezza nel quartiere Giardino Arianuova Doro sarà oggetto di approfondimento nella commissione competente, la Terza, presieduta da Leonardo Fiorentini.
  • Immigrati, nessun limite negli alloggi pubblici

  • Inaugurazione Castellina km zero (mercato contadino in piazzale Castellina)

    La Fabbrica di Nichi di Ferrara, in collaborazione con l’Assessorato al Commercio e Attività produttive del Comune di Ferrara e le associazioni di categoria (CIA, Coldiretti, Fattorie estensi) organizza per ogni sabato a partire dal 29 ottobre 2011 un mercato contadino che si terrà a Ferrara in Piazzale della Castellina, dalle ore 8 alle ore 14.

    L’iniziativa, che fa parte di un piu’ ampio progetto di riqualificazione delle aree di disagio della città denominato “Identicittà” (a cura della Fabbrica), nasce dall’esigenza di dare una risposta alle problematiche della zona – spaccio, prostituzione, furti, violenze -, con una prospettiva diversa rispetto a quella solitamente percorsa.

    L’idea che muove gli organizzatori è quella di favorire tutte quelle pratiche che permettano ai cittadini di riappropriarsi del quartiere in cui vivono, rendendolo luogo di incontro e convivialità ed eliminando così alla base le ragioni di uno scontro che si profila ed è destinato a non placarsi se continuerà ad essere affidato ad iniziative unicamente di” repressione del crimine”.
    E’ dall’ascolto degli abitanti della zona, che hanno partecipato attivamente all’intero progetto ( dalla risposta ai questionari, alla formulazione della proposta ed alla raccolta delle firme per la richiesta presentata nei mesi scorsi all’Amministrazione comunale), è nata la volontà di dare vita a un mercato contadino settimanale in Piazzale della Castellina.
    La Fabbrica di Nichi si è dunque impegnata nell’attività di collegamento tra cittadini, aziende agricole Associazioni di categoria ed Amministrazione comunale, trovando ovunque ampia disponibilità. Ha lavorato fianco a fianco con l’Assessorato ed ha proceduto all’organizzazione del mercato, nei suoi aspetti burocratici e di promozione, sfruttando le tante competenze specifiche che i membri della Fabbrica hanno messo a disposizione.

    Il mercato, che si chiamerà “CastellinaKmZero”, si ispira ai principi: della filiera corta, del rapporto diretto tra produttore e consumatore al fine di abbattere i costi e favorire i prodotti locali, più genuini anche perché meno sottoposti a lunghi viaggi dal luogo di produzione al luogo di vendita e consumo, dell’agricoltura biologica, della biodiversità alimentare e del recupero e mantenimento
    delle tradizioni di coltivazione, preparazione e anche cottura dei prodotti della terra.
    Saranno dunque presenti aziende che operano sul territorio ferrarese e che metteranno in vendita i loro prodotti: frutta e verdura (pere, mele, zucche, cavoli, cappucci, carote, aglio etc) oltre a vino, pasta, riso, formaggi, miele, confetture, passate, conserve, succhi di frutta e salumi.
    Nella giornata di sabato 29 ottobre 2011 è prevista l’inaugurazione del mercato, alla presenza degli Assessori Comunali Marescotti e Sapigni, dei membri della Fabbrica e dei Responsabili delle Associazioni di categoria e di imprenditori agricoli.

  • Un po’ di criterio

    Dopo l’euforia masmediatica delle settimane scorse, ci vuole un po’ di criterio europeo per fermare la corsa allo scanning dei corpi…

    I ministri dell’Interno europei hanno deciso di rinviare l’adozione del body scanner negli aeroporti del continente, prima di conoscere gli effetti che potrebbero avere sulla salute umana.

  • Altro che privacy

    Ma nessuno che si chieda come diavolo facciano questi body scanner a spogliarci dai vestiti, manco fossimo passeggeri in viaggio per Marte? Cioè come funzionano ‘sti cosi? Risonanza magnetica? A Raggi X? Che effetti hanno sul corpo umano? Non che io sia un pendolare dei cieli ma almeno vorrei capire se stiamo cercando di sbolognare così le nostre scorie nucleari…

  • E portarsi dietro la carta d’identità, no?

    E io che mi pensavo che un qualche burocrate della Pubblica Istruzione fiero possessore del suo tesserino ministeriale fosse la causa di tutto il pandemonio sui voli nazionali di Ryan Air…

    Invece no, Saponaro ci informa che è la signorina onorevole PDL che dopo aver provato a far la scalata alle reti mediaset (vedi foto scovata su google) si è accontentata di scalare il parlamento italiano.

    Lei è Gabriella Giammanco, giovane parlamentare siciliana del PDL, più famosa per i bigliettini di Berlusconi che per il numero di interrogazioni presentate (2).

    L’ennesimo favore ad Alitalia, il tentativo di tagliare le ali a Ryanair e ad ogni possibile concorrenza al piccolo monopolista, l’incredibile vertenza sui documenti necessari per l’imbarco nei voli nazionali nasce da lei, dalla richiesta di essere identificata dal tesserino parlamentare (che se è uguale a quello del Consiglio Regionale è un pezzo di carta con incollata una foto tessera).

    Da lì il rifiuto di una dipendente Ryanair, da lì l’intervento del Presidente dell’ENAC Vito Riggio, da lì ricorso, etc…

    Lo sappiano i lavoratori bergamaschi che gravitano nel 7% di PIL prodotto e indotto da Orio al Serio. Lo sappiano gli studenti, i giovani, i manager che vorrebbero continuare a viaggare a 38 euro (di media). Lo sappiano anche gli altri semplicemente un po’ inc***ti. Sappiano che i ringraziamenti dovranno essere rivolti a una trentaduenne parlamentare per caso che non contenta di viaggiare gratis, non contenta di imbarcarsi senza coda dall’ingresso piloti (come tutti i parlamentari ed eventuale accompagnatore), non contenta di tornare a casa quel giorno, voleva pure esibire un documento diverso da quello che lei stessa aveva accettato con il check in telematico sul sito di Ryanair.

    PS: qui la smentita dell’onorevole.

    PS2: Saponaro è stato querelato.

  • Un grande blitz!

    elicottero-carabinieriPer quattro ore 140 tra poliziotti e carabinieri, con quattro unità cinofile e un elicottero, hanno perquisito 12 appartamenti e controllato diversi garage. In tutto sono stati controllati 51 persone e 28 mezzi (15 auto e 13 scooter). Individuati 36 alloggi occupati abusivamente, ma nessuno è stato sgomberato.

    Tracotante blitz delle forze dell’ordine a Milano nel “ghetto della cocaina” a seguito dell’inchiesta del Corriere della Sera di qualche giorno fa e le richieste di intervento dei cittadini e dell’opposizione.

    Esito di cotanto dispiegamento di forze? 3,5 grammi di coca, una mitraglietta Skorpion con venti proiettili e un silenziatore sequestrati. A testa fanno 25mg di cocaina, 0,14 proiettili, una vite e qualche grammo di gommapiuma (ci mettono la gommapiuma nei silenziatori?). Senza contare unità cinofile e elicottero.

    Il costo dell’operazione? Imprecisato. L’utilità della stessa? Nulla, se non per l’Aler (l’azienda per la casa lombarda) che scarica evidentemente la propria innefficienza nella gestione del suo patrimonio sulle forze dell’ordine. E per il Comune che riesce a commentare con il vicesindaco De Corato:

    Il blitz è quella testimonianza di presenza dello Stato che, insieme al sindaco Moratti, avevamo chiesto nei giorni scorsi. Per contrastare una rete criminale e malavitosa tanto estesa e radicata, infatti, bisogna dare un segnale deciso di legalità che solo dallo Stato e da un intervento massiccio delle forze dell’ordine può arrivare. Bene, dunque, questa maxi-operazione, che mi auguro sia il primo passo verso lo smantellamento di ogni forma di illegalità e criminalità malavitosa in questa area della città. Affinché non si debba più parlare di ghetto, parola odiosa, e si possa restituire questa parte di Milano ai tanti cittadini onesti che vi abitano

    Insomma un bel colpo in su all’asticella della “percezione della sicurezza”, a base di uomini in divisa, cani e pale di elicottero. Immagino che i cittadini onesti che ci abitano siano contentissimi di tale efficienza. Soprattutto domani, quando dei poliziotti probabilmente non ci sarà più neanche l’ombra…

    Si badi bene: qui non si vuole mettere in dubbio la pericolosità della situazione e la necessità di un intervento delle forze dell’ordine. Ma il controllo sul territorio non lo si fa con i blitz, le forze dell’ordine lo sanno bene. Però a gentile richiesta non si tirano mai indietro quando c’è da fare un po’ di scena (strano che non ci siano andati con le Porsche fatte sequestrare da Maroni).

    E non basta neanche scimiottare telefilm americani come sembra fare l’Aler (che ha proposto di assegnare case a poliziotti nel quartiere): forse sarebbe più utile investire soldi, idee, e un nuovo progetto urbanistico di riqualificazione di quel quartiere.

  • Notizie a scoppio ritardato…

    01Andare troppo a fondo nell’analisi dell’evoluzione dei reati, però, potrebbe sollevare qualche dubbio. Sul fatto che la sicurezza in Italia costituisca un’emergenza. O almeno: un problema emergente. Nuovo. In fondo, risalendo al 1991, quasi vent’anni fa, si scopre che il peso dei reati è superiore a quello attuale: 4666 per 100mila abitanti, allora; 4520 oggi. In termini percentuali: lo 0,1 in più. Non molto, si dirà. Anche se, quando si tratta di reati, ogni frazione è rilevante. Tuttavia, la verità è che la variazione percentuale dei reati (negli ultimi dieci anni, almeno) ha un andamento ondivago. Ma segna una sostanziale continuità. Dal 4,2% sulla popolazione, nel 1999, si passa al 4,5% di oggi. Una variazione minima. Che, peraltro, conferma l’Italia come uno dei paesi più sicuri – o meno insicuri – d’Europa.

    Ilvio Diamanti oggi su Repubblica commenta statistiche dei reati e statistiche dei Tg e conferma ciò che su questo blog si sta dicendo da tempo: i reati sono in calo, ma dal 2007 e i tg ovviamente se ne accorgono giusto ora…

  • Minchia che aumento

    immagine-10Repubblica.it titola:

    Piratesse della strada, boom di casi in Italia

    Fenomeno in forte aumento: nel 2008 ben 22 episodi in cui l’investitore è fuggito hanno avuto per protagoniste donne, il 9% dei 249 pirati. Nel 2007 erano 9 pari all’8,5%. Diverse le cause della fuga: una paura generica, non legata a sanzioni specifich

    A me da 8,5% a 9% mi pare un aumento minimo (delle piratesse). Semmai sono i pirati (uomini e donne) a più che raddoppiare, rielaborando i dati (parziali) diffusi nelle tabelle dell’ASAPS, da  105 a 244 (e gli uomini aumentano di 126 unità, partendo da 96)…

  • come si evitano gli stupri (citazioni 2)

    Ha ragione Roberto Maroni: le ronde faranno diminuire gli stupri. Centinaia di mariti fuori a fare le ronde, significa centinaia di mogli a casa da sole, dunque meno esposte a pestaggi e violenze sessuali.

    Da Alessandro Robecchi.

  • Legalizzate le ronde

    L’abbiamo fatto d’urgenza sull’onda del clamore ma la realtà è che nel 2008 gli stupri in Italia sono diminuiti

    Il nostro sinistro Presidente del Consiglio svela che le ronde le legalizza sull’onda del clamore, ma che in effetti non servirebbero.

    Evidentemente gli fanno gioco, lui che in fondo in fondo, forse forse, punta più alle squadre della morte che alle camicie nere …ops… verdi.

    Vorrei fosse una “battuta”, come quella del nostro dell’altro giorno. Purtroppo temo non lo sia, come del resto non lo era quella

  • la patria?

    Ecco, molto semplicemente, io oggi mi vergogno di essere italiano.

    Con 154 sì, 135 no e un astenuto approvato l’articolo 39: carcere fino a 4 anni per immigrati espulsi. Il testo fissa da 80 a 200 euro la tassa per il permesso di soggiorno. Sì al registro dei clochard

    Clandestini denunciati dai medici. Sì del Senato all’emendamento

    ROMA – I medici potranno denunciare all’autorità giudiziarie gli immigrati clandestini. Il Senato ha approvato l’emendamento della Lega che cancella la norma per cui il medico non deve denunciare lo straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche. L’emendamento a prima firma Federico Bricolo, capogruppo del Carroccio, è passato con 156 sì, 132 no, un astenuto.

    Il testo approvato dal Senato oltre a dare la possibilità ai medici di denunciare i clandestini che si rivolgono per cure alle strutture sanitarie pubbliche, prevede inoltre il carcere fino a quattro anni per i clandestini che rimangono sul territorio nazionale nonostante l’espulsione e fissa da 80 a 200 euro la tassa per il permesso di soggiorno.

    I clochard che vivono in Italia dovranno essere iscritti in un registro che verrà istituito presso il ministero dell’Interno. L’Aula di palazzo Madama ha approvato l’articolo 44 del ddl sicurezza che prevede la schedatura dei senza fissa dimora da avviare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge.

    L’emendamento della Lega all’articolo 39 del ddl sicurezza stabilisce che sia soppresso il comma 5 dell’articolo 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 che recita: “L’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”.

    Prima che il Senato desse il via libera alla possibilità del medico di denunciare i clandestini, l’opposizione si è appellata al “buonsenso” per non introdurre una norma che “riduce il medico a fare il delatore”, costringendo i clandestini a “non farsi curare per paura”. Venendo così contro ai più elementari diritti umani che vengono prima di quelli della cittadinanza.

    In particolare, il senatore Daniele Bosone, ha detto che questa norma “straccia il codice deontologico dei medici” e si corre “il concreto rischio di incentivare una medicina parallela che gli illegali utilizzeranno per non trovarsi a essere denunciati se vanno in ospedale o da un medico”. Secondo Bosone, peraltro, il rischio che “clandestini con malattie che portano dal loro paese non si faranno curare” con conseguenze per la stessa sanità pubblica.

  • Eureka, i reati sono calati…

    SICUREZZA: FIRENZE, NEL 2008 FURTI E SCIPPI IN FORTE CALO

    Furti, scippi, borseggi, truffe e rapine in forte calo a Firenze. Lo annuncia il questore del capoluogo toscano che stamane fara’ il tradizionale bilancio di fine anno. Complessivamente, nel corso del 2008, sono state denunciate oltre 5.700 persone di cui quasi 1.400 arrestate. In particolare 540 persone sono state denunciate per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti (383 arresti, +20% rispetto al 2007). Sul fronte immigrazione da segnalare la lotta a quella clandestina, con l’espulsione di 619 cittadini extracomunitari irregolari e l’allontanamento di 85 cittadini comunitari, soprattutto rumeni. Ma anche l’attenzione dedicata ai 31.693 extracomunitari, che nel 2008 hanno ottenuto il permesso di soggiorno. Per quanto riguarda l’ordine pubblico si sono svolte più di 3.000 manifestazioni, 259 delle quali a rischio: tutte sono state gestite senza particolari problemi.

    Repubblica parla di Firenze, ma conferma un trend nazionale iniziato mi pare nel secondo semestre 2007 (si proprio quando tutti urlavano sicurezza, sicurezza, sicurezza)…

    Ai posteri l’ardua sentenza: sono furbi loro o coglioni noi?

  • Un Ministro da Paura

    Solo per dire che trovo geniale il nuovo personaggio di Antonio Albanese, il Ministro della Paura ogni sabato a Che tempo che fa.

    Più che satira, in questo triste tempo per l’umanità, è quasi poesia.

  • operazione incroci puliti

    Il testo ufficiale lo trovate qui, mentre qui ci si da conto anche della rivoluzionaria azione di mediazione sociale (“Gli agenti sono intervenuti nel parco di Villa Vogel chiamati da un gruppo di anziani infastiditi da alcuni ragazzini che stavano giocando a calcio con un pallone di cuoio. Gli agenti, una volta sopraggiunti i genitori dei ragazzini, hanno operato una mediazione tra i diversi soggetti prescrivendo ai piccoli calciatori di andare a giocare in un’area del parco più appartata e lontana dalla zona frequentata dagli anziani.“).

    Il commento lo lascio ad Alessandro Robecchi, dal Manifesto di oggi:

    Vorrei segnalare uno dei migliori testi satirici dell’anno, una delle cose più esilaranti che abbia letto negli ultimi tempi. Si tratta di un comunicato stampa del Comune di Firenze, datato 11 agosto 2008. Il comunicato fa il punto sul primo giorno di attuazione del nuovo regolamento di polizia urbana, una diventente girandola di trovate. Ve ne propongo alcuni stralci. Andiamo con ordine. “Alle 8 è partita l’operazione Incroci puliti: le pattuglie hanno controllato tutti gli incroci della città per verbalizzare e allontanare eventuali lavavetri, mendicanti,distributori di giornali, di volantini o venditori di cerotti e simili. Cinque i venditori di giornali multati”. Non è che l’inizio di una giornata particolare. Continua il comunicato: “Gli agenti hanno multato una residente che aveva esposto dei panni ad asciugare sulla strada”. L’escalation del decoro si fa qui imponente: “Una contravvenzione da 160 euro è stata elevata a un esercente che in via Calzaioli stava pulendo la vetrina del negozio oltre l’orario consentito”. Non un uomo, non un soldo saranno risparmiati per fare di Firenze una grande capitale morale. E nemmeno un cane, se è per questo. Continua il comunicato: “Gli agenti hanno multato un mendicante che, in piazza Dalmazia, utilizzava il proprio cane per l’accattonaggio: il cane è stato sequestrato e ricoverato presso il canile comunale”. A Firenze Umberto D. (Zavattini-De Sica) sarebbe finito dopo il primo tempo. La lotta si fa internazionale: “Gli agenti hanno multato una famiglia francese perché bivaccava in modo indecente occupando il suolo pubblico”. Il tutto senza scordare le arti e la cultura: “E’ stato multato un suonatore abusivo in via del Corso”. Il testo, ingiustamente misconosciuto nonostante sia stato inviato alle redazioni dei giornali, rivela una verve satirica straordinaria e mette di buon umore soprattutto gli elettori di sinistra che avranno così nuovi argomenti per il dibattito cittadino prossimo venturo: perché abbiamo perso a Firenze. Risposta: perché facciamo ridere i polli.

  • dell’ipocrisia al governo (tre)

    Se qualcuno ancora aveva dei dubbi che il provvedimento che prevede superpoteri ai sindaci sia una inutile (pericolosa) operazione di facciata, credo li abbia risolti leggendosi la prima ordinanza pensata dal sindaco Alemanno per dare un colpo di grazia alla criminalità nella capitale: “Vietato rovistare nei cassonetti“.

    Commenti anche su Ciwati, Ideateatro, Antonio Vergara.