• No, non è stato di diritto

    Da Gilioli, via Wittgenstein:

    Non credo, per usare un eufemismo, che Alexandru Loyos sia una brava persona. Anzi: forse ha stuprato una donna, e quasi sicuramente sta coprendo qualche mascalzone peggio di lui.

    Detto ciò, quello che sta succedendo attorno a lui è che:

    1) Su tutti i giornali è apparsa una sua foto mentre veniva portato via in manette, e non si può.

    2) La questura di Roma ha diffuso il video registrato a porte chiuse della sua confessione (poi ritrattata) e non avevo mai visto niente di simile in passato.

    3) Non risulta che sia stata aperta alcuna indagine sulle botte che lui dice di aver preso.

    4) Il fatto che rimanga in carcere con l’accusa di calunnia e autocalunnia, prontamente emessa mentre il tribunale del Riesame ne decideva la scarcerazione per lo stupro della Caffarella, è un’altra cosa un po’ strana – e non so se in Italia qualcuno è mai stato un giorno in galera per calunnia. E’ abbastanza evidente, comunque, che la decisione di tenerlo a Regina Coeli è stata presa per evitare lo “sdegno popolare” di un’eventuale scarcerazione.

    E tutto questo, per quanto Loyos possa essere mascalzone, non è Stato di diritto.

  • Ronde. Se Silvio imita Homer

    le ronde secondo Homer J. Simpson

    le ronde secondo Homer J. Simpson

    “L’abbiamo fatto d’urgenza sull’onda del clamore ma la realtà è che nel 2008 gli stupri in Italia sono diminuiti”. Credo sinceramente che la cosa più onesta sulle ronde l’abbia detta, nella conferenza stampa di presentazione del provvedimento, il nostro sinistro Presidente del Consiglio.

    Questa dichiarazione, che nei fatti è un “non servono a nulla ma le facciamo per fare qualcosa” mi ha ricordato una frase detta dal buon Homer J. Simpson in un episodio dei Simpson. Ci ho messo un po’ per ritrovarla, ma guardacaso era giusto la puntata sulle ronde capitanate da Homer per rendere più sicura Springfield, e suonava più o meno così: “Non ci serve uno che pensi! Ci serve uno che agisca! Uno che agisca senza considerare le conseguenze!” (5^serie, ep. 11).

    Mi scuso con Homer e con i suoi fan per l’accostamento, ma credo che questa sia una chiave di lettura interessante per mettere a nudo l’incapacità di questo governo di affrontare i problemi del paese. Dalle violenze sulle donne, che in maggior parte avvengono tra le mura domestiche, alla crisi economica e finanziaria che fa dire al Ministro dell’Economia che è meglio chiudere i libri di economia ed aprire la Bibbia.

    Pare che l’importante sia annunciare e dare la percezione di fare cose (per lo più inutili come il Ponte sullo Stretto, o pericolose come le ronde), come per insinuare negli italiani la sensazione del “buon governo” di oggi, mentre si è data loro la percezione dell’insicurezza e dell’immobilismo ieri.

    La verità, purtroppo, è un’altra. Questo è un paese in grave crisi politica culturale, sociale ed economica. E questo Governo non sa come affrontare questa crisi. O meglio, non vuole farlo: perchè è troppo ghiotta l’occasione per reprimere il dissenso, limitare gli spazi della democrazia rappresentativa, cementificare il territorio. Insomma eliminare quei lacci e lacciuoli che da sempre danno fastidio al nostro premier (e non solo a lui).

    Nel frattempo il tessuto sociale del paese va disgregandosi. Però qualcuno tutto questo glielo lascia fare. Per dirla ancora con Homer J. Simpson: “bisogna essere in due per mentire, uno che mente e l’altro che sente”. E ci crede.

    Questo intervento è stato pubblicato da Estense.com e il Resto del Carlino,

  • notizie della settimana

    Leggo due notizie, da Repubblica e Corriere: Nola, fermato ventottenne per abusi su un bambino romeno e Napoli, altri tre arresti per violenza di gruppo su una 14enne. Roba da essere strillata in prima pagina, se solo il bambino fosse italiano e il violentatore romeno, o se il branco invece che da anonimi cittadini napoletani, fosse stato composto da zingari. Sul web sono invece relegate in taglio basso, chissà a che pagina sono finite sulle versioni cartacee dei giornali nostrani.

    Come quest’altra notizia, direttamente dal Notiziario Aduc: un albanese che nel 2005 cercava al telefono una sua amica, tal Ina, è stato intercettato e accusato di cercare cocaIna, quindi arrestato. E’ successo nel riminese: scagionato in fase istruttoria dopo aver presentato la signora Ina agli inquirenti ha perso comunque il lavoro ed ha – giustamente – chiesto i danni allo Stato Italiano. Pensate solo cosa potrebbe succedere se gli inquirenti di tutta Italia utilizzassero lo stessa metro con coloro che al telefono cercano la signora Maria, mamma, vicina di casa, suocera o moglie che sia…

    A Ferrara la notizia è che il PDL non ha ancora un candidato Sindaco. Fumata nera ieri al vertice regionale. Ma in effetti non è una notizia. Lo è invece un po’ di più che il Direttore generale da 500.000.000 di lire all’anno si scagli contro la casta: ma siamo in Italia, il paese in cui il Ministro dell’economia si puo’ permettere, interrogato sulla crisi ad annozero, di ripondere: “questo non è il momento per leggere i libri di economia, ma per leggere la Bibbia”.

  • come si evitano gli stupri (citazioni 2)

    Ha ragione Roberto Maroni: le ronde faranno diminuire gli stupri. Centinaia di mariti fuori a fare le ronde, significa centinaia di mogli a casa da sole, dunque meno esposte a pestaggi e violenze sessuali.

    Da Alessandro Robecchi.

  • Prontuario