• Costi della politica: quando i ricchi tagliano ai poveri

    Il taglio dei costi della politica, gli enti locali e la partecipazione.

    Quando i politici “ricchi” tagliano ai “poveri” e mettono a rischio la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica.

    Ecco l’articolo che Giornalettismo.com ha gentilmente ospitato.

  • Una manovra improvvisata

    Eh sì, è questo il giudizio di Tito Boeri e Massimo Bordignon nell’articolo pubblicato su Lavoce.info sulla manovra di Tremonti. Del resto se si sono accorti giusto l’altro ieri che la crisi c’era, non potevamo aspettarci molto di più. A farne le spese ovviamente i giovani e gli enti locali.

    Da ieri è finalmente disponibile il testo della manovra. Abbiamo così scoperto che un provvedimento presentato come quasi interamente di riduzioni alle spese è composto in realtà al 40 per cento di maggiori entrate, che molti tagli sono di carta, di dubbia praticabilità. Serve più che altro a dare un segnale ai mercati. Non è detto che sia credibile perché rinvia ai posteri gli aggiustamenti strutturali di spesa ed entrate. Ben poco rimarrà in vigore dopo il 2012. E chi paga davvero sono, una volta di più, i giovani.

  • Aerei blu e manovre verdi

    Massimo Gramellini su La Stampa riprende la proposta di manovra economica dei Verdi contenuta nell’appello Svuotare gli arsenali per riempire i granai che trovate on line sul sito pronto da firmare (via Verdi di Ferrara).

    Nel giorno della parata militare lungo i Fori, oso sperare che nessuno sottovaluterà l’importanza dell’acquisto di centotrentuno cacciabombardieri F-35, centoventuno caccia Eurofighter e cento elicotteri NH90 da parte delle nostre Forze Armate. Con una certa malizia i Verdi fanno notare che lo scontrino complessivo di una spesa degna del set di «Apocalypse now» ammonta a 29 miliardi di euro, 5 in più della manovra (a proposito di apocalissi).

    Ma tutti sappiamo che, oggi come oggi, senza un cacciabombardiere non si va da nessuna parte. Quindi lungi da noi l’idea populista di rinunciare al rombo dei motori guerrieri per tutelare lo stipendio di un impiegato pubblico o la sopravvivenza di un ente culturale. Però, forse, almeno un accenno a questa eventualità poteva essere fatto da chi ci governa. Anche solo come gesto di trasparenza e di cortesia: cari italiani, vi chiediamo di stringere la cinghia, però sappiate che i vostri sacrifici non saranno vani, perché dei cacciabombardieri così belli non li ha nessuno. Per non parlare degli elicotteri.

    L’emozione sarebbe stata talmente forte che i dipendenti dello Stato avrebbero donato, se non l’oro (di cui al momento sono sprovvisti), i loro straordinari alla Patria, pur di consentirle di sfrecciare invitta e gloriosa nei cieli. E i poliziotti avrebbero sbandierato con orgoglio la mancanza di soldi per il carburante delle auto di servizio, con la tranquilla consapevolezza di chi sa che per combattere la mafia, stroncare la corruzione e proteggere i cittadini, nulla è più efficace di uno stormo di cacciabombardieri.

    NB: della manovra alternativa abbiamo già citato qui la proposta di Sbilanciamoci, che consiglio di approfondire.

  • Senti chi parla. Adesso.

    SCUOLA: GELMINI, SERVE PIANO STRAORDINARIO PER EDILIZIA

    Governo, Regioni ed Enti Locali condividono la necessita’ di avviare un piano straordinario per l’edilizia scolastica anche attraverso il finanziamento di mutui finalizzati alla messa a norma, alla ristrutturazione e alla nuova costruzione di scuole e che, in analogia con il Patto per la sicurezza del triennio 2007/2009, preveda la compartecipazione dello Stato e delle stesse Regioni ed Enti Locali. E’ quanto emerso nell’incontro avvenuto oggi tra il ministro Mariastella Gelmini con gli assessori regionali all’Istruzione che ha visto tra i temi in discussione quello sull’edilizia scolastica. Le Regioni hanno chiesto che gli investimenti sulle scuole vengano sottratti al patto di stabilita’. Il ministro ha dato la sua disponibilita’ ad effettuare le verifiche a riguardo.

    Da Repubblica.it.