
Disposizioni Anticipate di Trattamento e Testamento Biologico
Ordine del Giorno sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento e Testamento Biologico
Presto la discussione in Consiglio comunale a Ferrara
Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana:
“Venerdì 25 febbraio ho presentato questo ordine del giorno sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento e Testamento Biologico per la discussione in Consiglio Comunale a Ferrara.
Purtroppo in questo week end il tema del fine vita è tornato all’attenzione della stampa non per la presa di coscienza da parte del Parlamento dell’urgenza di un intervento legislativo – che invece è stato ulteriormente rinviato – bensì per la tragica decisione di Fabiano Antoniani di recarsi in Svizzera per porre fine con dignità alle sofferenze di un “inferno di dolore”, senza che il suo appello al Presidente della Repubblica abbia avuto nemmeno un cenno di risposta.
Nelle ultime settimane mi sono messo più volte nei panni di Fabo. E tutte le volte mi mancava il respiro. La certezza è solo una: non si possono chiudere gli occhi ancora una volta, il nostro parlamento deve legiferare sul fine vita, subito.”
L’ufficio Stampa
Ferrara, 27 febbraio 2017
Ordine del giorno sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento e il Testamento Biologico:
https://www.leonardofiorentini.it/consiglio/2017/02/24/disposizioni-anticipate-trattamento-testamento-biologico/

Disposizioni Anticipate di Trattamento e Testamento Biologico
Ordine del Giorno sulla proposta di legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento.
Il consiglio comunale di Ferrara
PREMESSO che
- da tempo una legislazione sul “fine vita” è percepita come necessaria nel nostro Paese, ma il Parlamento italiano, nonostante i numerosi appelli, non è ancora riuscito ad affrontare la questione mentre tanti malati terminali si rivolgono ad altri Paesi per poter interrompere il proprio calvario e le proprie sofferenze;
- questo Comune ha già istituito, pur in assenza di una normativa di riferimento, il Registro dei Testamenti Biologici.
TENUTO CONTO che
- è stato reso noto in queste settimane l’appello al Presidente della Repubblica di Fabiano Antoniani, ex musicista, divenuto cieco e tetraplegico in seguito a un incidente d’auto, che ha chiesto di intervenire affinché la proposta di legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), al momento approvata dalla Commissione Affari sociali della Camera, arrivi all’esame nei due rami del Parlamento entro questa legislatura.
VERIFICATO che
- in Italia, benché la Costituzione con gli artt. 2, 13 e 32 garantisca ad ogni cittadino il diritto all’autodeterminazione, a non soffrire e a non essere sottoposto ad accanimento terapeutico contro la propria volontà, non vi sono leggi che regolino l’affermazione della volontà della persona;
- parlare di “fine vita” significa anzitutto garantire il diritto di scelta di ciascun individuo, nel rispetto della dignità umana;
- la risposta a questa complessità non può essere rappresentata dalla scelta di non decidere lasciando soli i cittadini che chiedono una risposta, nonché gli operatori del settore sanitario che quotidianamente si occupano dei malati terminali.
TENUTO CONTO che
una legge sul “fine vita” è necessaria per accogliere un appello alla pietà, per non ignorare la richiesta volontaria, libera e cosciente di porre fine alla propria esistenza (situazione che può maturare quando la vita diventa insopportabile per il dolore, la sofferenza e la perdita della propria dignità) da parte dei malati terminali ma anche per porre fine ad un vuoto legislativo e giurisprudenziale che lascia nell’indeterminatezza pazienti, familiari e medici.
INVITA IL PARLAMENTO
a impegnarsi al fine di calendarizzare in aula al più presto la proposta di legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento per dare al nostro paese una normativa chiara, civile e rispettosa della dignità delle persone.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- a dare maggiore visibilità e informazione ai cittadini rispetto alla possibilità di depositare presso il Comune il Registro dei Testamenti Biologici.
- a comunicare al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio e ai parlamentari eletti nel nostro collegio il presente documento.
Ferrara, 23 febbraio 2017
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
Totalitario a chi?
Qui la definizione del termine totalitarismo, dal Dizionario Garzanti:
totalitarismo
Sillabazione/Fonetica [to-ta-li-ta-rì-Smo]
Etimologia Deriv. di totalitario
Definizione: s. m. sistema, regime politico in cui il potere viene concentrato nelle mani di un gruppo dominante, che assume il controllo di tutti gli aspetti della vita dello stato imponendo la propria esclusiva ideologia; anche, dottrina, teoria politica fautrice di un sistema di questo tipo.
Qui, da Repubblica, Corriere e Yahoo, alcune dichiarazioni di politici del PDL dopo la sentenza del TAR che boccia l’ordinanza di Sacconi per obbligare Eluana Englaro all’idratazione e alimentazione forzata:
Quagliariello (Pdl), In Sentenza Tar Virus Totalitarismo: ”La si puo’ pensare in modi diversi sul testamento biologico e sui temi bioetici. Ma sancire che la volonta’ di una persona possa essere ricostruita ex post, su base indiziaria, magari con una sentenza della magistratura, e’ un’affermazione che incarna in se’ il virus del totalitarismo”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl. Perche’, spiega Quagliariello, ”riduce l’essere umano a una serie meccanica di dati cristallizzati senza futuro, e nella pretesa di garantirgli una illusoria autodeterminazione finisce col privarlo della sua liberta’. Se mai vi fossero stati ancora dei dubbi sulla necessita’ che il Parlamento interrompa con una legge questa corrida giudiziaria, la sentenza del Tar del Lazio li spazza via definitivamente”.
Il ministro Maurizio Sacconi. “Se corrisponde al vero quanto contenuto in una nota che fa riferimento a una sentenza del Tar del Lazio sul caso di Eluana Englaro, questo rende di fatto ancora più urgente l’approvazione della ‘norma Englaro'”, sostiene il ministro del Welfare Maurizio Sacconi spiegando che la norma riguarderà “l’inalienabile diritto all’alimentazione e all’idratazione per offrire una certezza normativa coerente con l’articolo 2 della Carta costituzionale e con il riconoscimento del valore della vita che è presente nella tradizione largamente condivisa del nostro popolo”.
Maurizio Gasparri (Pdl). “Su temi che riguardano la vita e la morte delle persone serve una norma di legge precisa e non la fantasia della giustizia amministrativa, che immaginiamo impegnata su temi più ordinari. Sarebbe ridicolo o forse agghiacciante se su un argomento così delicato la decisione definitiva fosse affidata al Tar”.
Eugenia Roccella, intervenuta alla presentazione della Giornata nazionale dei risvegli (in programma il 7 ottobre, organizzata dagli Amici di Luca) ha ribattezzato «il lodo Sacconi», cioè il decreto approvato già dal Consiglio dei Ministri, in discussione al Senato nelle ore in cui la Englaro subiva il distacco del sondino: «Si può ripartire da lì. E’ un’ipotesi di mediazione, se ci fosse la necessità di un tempo più ampio di discussione di una legge.
Siccome non vorrei essere tacciato di essere portatore sano di un qualsiasi “virus totalitario” lascio a voi la possibilità di commentare queste misurate dichiarazioni e ipotesi di mediazione…
Testamento Biologico o Accanimento Terapeutico?
Le dichiarazioni della neocapogruppo in commissione sanità del PD ci fanno pensare al peggio:
La vita non è un bene che appartiene solo al singolo individuo, ma ai cittadini, alla collettività.
Anche per questo credo sia necessario una forte mobilitazione nelel città e nel paese perchè questo Parlamento non trasformi una legge sul Testamento Biologico in una legge per l’accanimento Terapeutico.
A Ferrara ci proviamo, qui sotto l’invito, anche su fb.
Nelle altre città che succede?
Con la presente siamo ad invitarvi a partecipare alla riunione per costituire un coordinamento locale contro l’ipotesi di legislazione sul Testamento Biologico che pare essere in via di approvazione in Parlamento, al fine di avviare iniziative di informazione sul testo in discussione con i parlamentari ferraresi e – nel caso gli sforzi siano vani – per sostenere l’ipotesi di referendum.
La riunione che si terrà giovedì 19 febbraio alle ore 18,30 presso la saletta ferretti della Circoscrizione Centro (ingresso da via boccaleone 19) avrà all’ordine del giorno:
– costituzione del coordinamento/comitato
– definizione ed organizzazione di una iniziativa a breve con i parlamentari ferraresi e di eventuali altre azioni proposte
– varie ed eventuali.Vista l’importanza del tema e l’urgenza d’azione contiamo sulla vostra presenza.
I promotori: Arci, Giovani Comunisto, Rifondazione Comunista, Radicali, Verdi.
dell’indisponibilità della vita, e della morte
«La sentenza non può garantire in nessun modo un diritto a morire, diritto che non esiste, perchè il vero diritto è quello alla vita, che infatti è indisponibile. »
card. Angelo Bagnasco, 26.01.2009«L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani. »
Catechismo della Chiesa Cattolica, La legittima difesa – n. 2267
Da Diary.
sciacalli
Domani, sabato 7 febbraio, davanti alla Prefettura di Ferrara in corso Ercole d’Este, alle ore 12, i Radicali organizzano un presidio contro questo governo che credo ormai abbia travalicato ogni limite possibile.
Per chi si fosse perso le ultime notizie sul caso di eluana englaro vi basti solo sapere che il nostro sempre più sinistro presidente del consiglio ha detto:
Eluana potrebbe anche in ipotesi generare un figlio
Io ci sarò, spero saremo in tanti.
PS: il permesso per la manifestazione pare debba essere inoltrato direttamente al Vaticano…
omissione di soccorso
La stessa maggioranza che ieri ha condannato migliaia di persone a non potersi curare, oggi “non vuole sulla coscienza” la morte di Eluana Englaro.
E per non incorrere in “omissione di soccorso” uccide il diritto e la Costituzione, oltre che compiere un atto di violenza inaudita anche nei confronti del padre di Eluana.
E qualcuno, di cognome fa La Russa, osa pure giustificarsi così:
Anche chi aveva dubbi come me si è convinto a votare a favore perché così il governo non solo ha la possibilità di esprimere la sua capacità di decisione ma offre anche un modo al Parlamento di decidere
Presidente, lei non firmi.
Del resto, se proprio vogliono, portino il decreto a chi gliel’ha commissionato, di là dal Tevere…
Indifferenza o pavidità?
…ieri, alla Camera, il Partito Democratico ha preferito non prendere parte alla votazione. Non mi convince la spiegazione che ne è stata fornita in aula. Sappiamo tutti che convivono nel Pd sentimenti e parlamentari laici e cattolici. Sappiamo tutti che una mediazione tra queste diverse culture richiede attenzione, intelligenza e prudenza. Ma ci sono casi e momenti in cui la prudenza rischia di apparire indifferenza o pavidità.
Anche Miriam Mafai si accorge dell’assoluta incapacità di trovare una posizione del Partito Democratico.
La dolce morte
Ok, fate gli scongiuri del caso, ma il dibattito di ieri alla sala Arengo sul saggio di Lina Pavanelli sulla morte di Wojtyla è stato davvero molto interessante. Interessante per il modo (finalmente un dibattito dove si dibatte e non si arringa, era da un po’ che non ne sentivo) e per il merito, che ha preso spunto dalla (presunta ma probabile) decisione di Papa Wojtyla di far terminare dignitosamente la propria esistenza per discutere su un tema importante come quello dell’accanimento terapeutico, del mantenimento in vita e dell’eutanasia. Temi del genere non possono certo essere esaurientemente trattati in un post di 10 righe. Però, mentre vi invito a scaricare il file mp3 del dibattito dal sito dell’Istituto Gramsci, mi limito a sottolineare due aspetti, emersi fra i tanti. Il primo è come il dibattito sul mantenimento in vita sia un dibattito limitato e recente nel tempo (l’allungamento della vita grazie alla tecnologia è una questione della fine del secolo scorso) e nello spazio limitato al mondo ricco (ed occidentale in particolare, diciamo che in africa la disponibilità di macchinari medici è un po’ più rara) e come è esclusivamente a questo mondo che la Chiesa rivolge il suo magistero sul tema dell’eutanasia. Il secondo è la concezione un po’ ipocrita della cosiddetta “centralità del paziente” che puo’ scegliere se operarsi o no, può intraprendere o meno una terapia, ma non può, una volta avviata (anche senza il suo consenso, come successo a Welby), interromperla o meglio chiedere di farla interrompere. A tutti, medici, cattolici, protestanti, laici e atei è parsa però evidente la necessità di una legge che istituisca il testamento biologico, legge ferma – come tante altre – in parlamento (S. 1615 Sen. Gianpaolo Silvestri, C. 1884 On. Tommaso Pellegrino e altri, C. 1702 On. Franco Grillini e altri).