• Radicali, manifestazione negata

    Si sono talmente indignati per i dati sulla presenza di Berlusconi in voce nei principali telegiornali negli ultimi 4 giorni (dal 16,6% del Tg3 allo stratosferico 81% di Studio aperto), da cercare di organizzare a tambur battente una manifestazione di protesta per oggi pomeriggio, giornata di silenzio pre-voto. «Non è una manifestazione elettorale, noi non siamo nemmeno candidati e comunque si parla di Berlusconi» diceva ieri mattina il leader Mario Zamorani, annunciando la protesta per oggi pomeriggio alle 16. Pronte erano giunte le adesioni di candidati come Sergio Alberti e Leonardo Fiorentini. Quando i Radicali sono andati in Questura a chiedere l’autorizzazione, però, si sono prima sentiti porre qualche perplessità, poi un diniego netto. La legge non consente manifestazioni di propaganda diretta o indiretta il giorno prima del voto, è stata la giustificazione, «è la prima volta che ci capita e abbiamo detto di non essere d’accordo con questa interpretazione – si è piegato Zamorani – Avremo però la possibilità di consegnare un documento di protesta al Prefetto». L’incontro tra i Radicali, una mini-delegazione di due persone, messo a punto dopo qualche trattativa, è fissato per le 17 di oggi. Il tutto sostituisce il previsto sit in davanti alla Prefettura.
    I dati sulla esposizione televisiva del premier sono stati pubblicati da radicali.it, con l’annessa protesta per l’oscuramento in video della lista Bonino-Pannella.

    Scarica l’articolo da La Nuova Ferrara del 27/03/2010 ed. Nazionale p. 14: nuova270310.pdf.

  • Notizie a scoppio ritardato…

    01Andare troppo a fondo nell’analisi dell’evoluzione dei reati, però, potrebbe sollevare qualche dubbio. Sul fatto che la sicurezza in Italia costituisca un’emergenza. O almeno: un problema emergente. Nuovo. In fondo, risalendo al 1991, quasi vent’anni fa, si scopre che il peso dei reati è superiore a quello attuale: 4666 per 100mila abitanti, allora; 4520 oggi. In termini percentuali: lo 0,1 in più. Non molto, si dirà. Anche se, quando si tratta di reati, ogni frazione è rilevante. Tuttavia, la verità è che la variazione percentuale dei reati (negli ultimi dieci anni, almeno) ha un andamento ondivago. Ma segna una sostanziale continuità. Dal 4,2% sulla popolazione, nel 1999, si passa al 4,5% di oggi. Una variazione minima. Che, peraltro, conferma l’Italia come uno dei paesi più sicuri – o meno insicuri – d’Europa.

    Ilvio Diamanti oggi su Repubblica commenta statistiche dei reati e statistiche dei Tg e conferma ciò che su questo blog si sta dicendo da tempo: i reati sono in calo, ma dal 2007 e i tg ovviamente se ne accorgono giusto ora…

  • e la Coca Cola è una bibita socialista…

    Non c’è dubbio, il compagno Honecker continua a far scuola:

    “Altro braccio di ferro sulla richiesta dell’opposizione  di discutere subito la mozione del Pd sulla moralità della politica. Una richiesta bocciata che arriva nello stesso giorno in cui un settimanale pubblica nel proprio sito conversazioni registrate nella residenza del premier palazzo Grazioli da Patrizia D’Addario. Il viocecagruppo del pdl Quagliariello afferma: nessun bavaglio sul documento del Pd, ma diamo tempo a tutti i gruppi di preparare propri documenti su questioni delicate. Non si fa politica né informazione dal buco della serratura, taglia corto Bonaiuti.”

    Direttore, Clemente J. Mimum. Servizio di Carmelo Luciano. Testo integrale dal Tg5 del 21 luglio 2009. Durata del servizio dedicata all’affaire D’Addario: 31 secondi netti.

    Da Alessandro Robecchi. Via blogbabel, anche su Piovono Rane, Beffa Totale, Pueblo Unido, Un Paese che ancora non c’è.