• incredibile ma vero (tibet in consiglio comunale)

    Visti i precedenti, mi ha un po’ sorpreso il voto unanime sul documento presentato dai Verdi (e dal PS, poi autoemendato e sottoscritto dalla maggioranza) sulla situazione tibetana.

    Non ci si puo’ neanche lamentare troppo del ritardo, tanto la situazione in Cina ed in tibet dopo le Olimpiadi non è poi cambiata molto..

    Con voto unanime il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno inizialmente presentato dai gruppi Verdi e PS e successivamente integrato con un autoemedamento concertato con i gruppi PD, Pdci, Prc “A sostegno del popolo tibetano, contro la repressione attuata dalla Repubblica popolare cinese”. Il documento è stato illustrato all’assemblea dalla consigliera Barbara Diolaiti (Verdi). Nel corso del dibattito sono quindi intervenuti i consiglieri Ubaldo Ferretti (PD), Pier Francesco Perazzolo (FI), Ilario Zamariolo (PS), Liliano Cavallari (Io amo Ferrara), Luca Cimarelli (AN-PdL), Francesco Rendine (AN-PdL). Per dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Massimo Masotti (FI), Luca Cimarelli (AN-PdL), Ubaldo Ferretti (PD), Liliano Cavallari (Io amo Ferrara), Barbara Diolaiti (Verdi).
    Attraverso il documento il Consiglio comunale condanna con forza la repressione in atto in Tibet e ritiene che occorra avviare ogni iniziativa non violenta per fermare un regime che ignora i diritti umani e civili. Inoltre “Facendo propria la Risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio 2000 – nella quale si invitano i Governi degli Stati membri dell’Unione europea a riconoscere il Governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del popolo tibetano qualora, entro un termine di tre anni, le autorità di Pechino avessero continuato a rifiutare negoziati, sotto l’egida del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per un nuovo statuto di reale autonomia per il Tibet – il Consiglio Comunale di Ferrara chiede al Governo italiano e ai Paesi membri dell’Unione Europea di darle immediata attuazione, riconoscendo il Governo tibetano in esilio come unico e legittimo rappresentante del popolo tibetano; auspica inoltre che il Governo Italiano, le Regioni, gli Enti Locali, i Sindacati, il mondo economico, il CONI, le associazioni sportive, culturali, ambientaliste, il volontariato, le singole cittadine e i singoli cittadini, attuino pacifiche iniziative di pressione nei confronti della Repubblica Popolare Cinese, senza escludere la possibilità di boicottare i prodotti made in China.”

    Dal sito del Comune.

  • Le olimpiadi sono finite

    A questo giro, incredibilmente, non ho visto le Olimpiadi. Neanche una gara in diretta, e anche le cronache devo ammettere che non mi hanno molto entusiasmato.

    Era mia intenzione non vederle, per un impegno personale verso quel boicottaggio che continuo a ritenere giustificato. Ma non credevo di riuscirci, sono sincero. Ad oggi gli unici dispiaceri sono di non aver visto in diretta quella saetta di Bolt, e di non aver potuto gioire insieme alla Idem, quella che “Peccato aver perso per così poco ma va bene lo stesso. Spero di avervi regalato belle emozioni. Avete visto che vecchietta?

    Anche Mura ha fatto fatica ad arrivare in fondo. Ma ora che in fondo ci siamo arrivati lancio il sondaggio, rigorosamente nello spirito anti-olimpico ormai imperante…

    Quale di questi momenti secondo voi incarna peggio lo “Spirito Olimpico”?

    1. L’epulsione del portiere dell’Italia Emiliano Viviano contro il Belgio (calcio)
    2. Ara Abrahamian che butta la medaglia di bronzo (lotta)
    3. I quattro cavalli dopati scoperti durante le gare di equitazione
    4. Il cubano Angel Valodia Matos che colpisce con calci e pugni gli arbitri del suo match (taekwondo)
    5. Gli atleti azzurri che litigano sui biglietti aerei di economica e business
    6. Gli atleti italiani che chiedono la detassazione dei premi del CONI
    7. le ginnaste cinesi (sospette) bambine

    Per votare o per aggiungere il vostro “momento olimpico” preferito qui sotto (o nella colonna di lato)

    n

    {democracy:6}

    La vignetta è di Mauro Biani.

  • In giardino con il Tibet. Domenica 10 agosto.

    Con il Patrocinio del Comune di Ferrara e Provincia di Ferrara
    Con la collaborazione della Circoscrizione Centro Cittadino

    In giardino con il Tibet

    Dal Giardino delle Duchesse, in concomitanza con l’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino, un messaggio di pace e di nonviolenza per la libertà e la democrazia per tutti i tibetani e per tutti i cinesi.

    Ferrara
    Giardino delle Duchesse
    via Garibaldi, 6.
    Domenica, 10 Agosto – Ore 18.00.

    Intervengono:
    Gabriele Piana
    Monaco dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia

    Bruno Mellano
    Presidente di Radicali Italiani
    già coordinatore dell’intergruppo parlamentare per il Tibet

    Matteo Mecacci
    Coordinatore dell’intergruppo parlamentare per il Tibet

    Karma Chopel
    Presidente del Parlamento Tibetano in esilio

    Porterà un saluto
    Leonardo Fiorentini
    Presidente della Circoscrizione Centro Cittadino

    Rincen, dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, eseguirà un Mandala su carta.

  • Dell’ipocrisia al governo (due)

    Tommie Smith e John Carlos a Città del Messico

    Tommie Smith e John Carlos a Città del Messico

    Il sottoscritto resta convinto che il boicottaggio (o almeno il minacciarlo) fosse la forma migliore di pressione verso la Cina per farle rispettare qualche diritto umano in più (non solo in Tibet).

    Detto questo trovo scandalosamente ipocrita che membri del governo e della sua maggioranza invitino gli atleti a non presentarsi all’inaugurazione.

    E’ vergognoso: pensino al loro ministro che perdendo due giorni di ferie avrà violati i sui diritti, e lo invitino a non andare. Se vogliono un atto in questo senso. Sennò se ne vadano in vacanza anche loro che è meglio.

    Ha ragione Petrucci, i politici non chiedano un atto politico a chi politico non è. Gli atleti sono sportivi che vivono le olimpiadi come loro massimo traguardo. Sarebbe più o meno come un giudice che invitasse un politico a non essere eletto in Parlamento perchè in Parlamento ci sono dei criminali: il giudice pensi a perseguire i criminali, il politico a far politica, magari meglio degli altri.

    Gli atleti poi sapranno cosa fare, nella loro coscienza. Come hanno già fatto i tedeschi, o come fecero Tommie Smith e John Carlos a Città del Messico. Ma era il 1968.

    Sondaggi di Repubblica e Corriere.

  • Il significato delle parole

    “Sono i miei diritti umani ad essere a rischio”

    Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini sul sacrificio di due giorni di ferie per andare all’inaugurazione dei Giochi di Pechino

    Diritti Umani è un concetto composto da due parole. Che insieme assumono un certo significato, per me importante, al di là delle citazioni morettiane.

    Significato che non può essere certo sminuito da una battuta di un Ministro. Ma questa battuta fa fare l’ennesima figura da cioccolatai a questo sinistro governo.

    Nel frattempo sono confermate le censure su internet anche per i giornalisti stranieri in Cina: tra i siti vietati dovrebbero esserci il sito di Amnesty International, Deutsche Welle. una radio tedesca, i giornali Apple Daily di Hong-Kong e Liberty Times Taiwan.

    Le cheerleader che si preparano per il giochi di Pechino in foto sono tratte da La Stampa.

  • La nebbia su Pechino

    Smog sulle Olimpiadi - Da Repubblica.it

    Smog sulle Olimpiadi - Da Repubblica.it

    Manco fossero sufficienti il mancato rispetto dei diritti umani in Tibet come in tutta la Cina, ci pensa anche una grigia calotta di smog a offuscare il sole sulle Olimpiadi che si stanno per inaugurare a Pechino.

    Il comitato olimpico australiano ha già annunciato:

    “Lasceremo i nostri atleti liberi di non gareggiare”.

    Ma se proprio non ci si andasse?

    Da Repubblica.it, qui la galleria di immagini da Pechino.

    Aggiornamenti:

    Dal Corriere della Sera: contro lo smog lenti a contatto color rosso fuoco per la squadra britannica di Hockey.

    E dall’Unità l’opinione di Amnesty: con le Olimpiadi meno diritti umani in Cina.

  • La fiaccola spenta

    Dedicato a chi continua a pensare che organizzare i Giochi Olimpici e rispettare i Diritti Umani siano due cose indistinguibili.

    londra

  • Il Tibet? Non è urgente.

    consiglioE due. Era già successo con la Birmania. Ora tocca al Tibet. Ma possibile che il Consiglio Comunale non possa mai esprimersi? E stavolta c’è di mezzo pure il PD…

    Paralisi consociativa: partito democratico – alleanza nazionale impediscono la discussione in consiglio comunale di un documento a sostegno del tibet

    Avrebbero potuto votare contro il documento, proporne uno diverso, chiedere di modificare quello presentato da VERDI e SOCIALISTI, invece hanno preferito impedire all’interno Consiglio Comunale di Ferrara di discutere di quanto sta accadendo in Tibet. Prima il capogruppo del PD ha chiesto il ritiro del documento, richiesta respinta da Verdi e Socialisti, poi assieme ad AN e PDCI ha ritenuto non vi fosse urgenza. A favore della discussione si sono espressi i gruppi consiliari Verdi per la pace, Socialisti, Rifondazione, Io Amo Ferrara e Forza Italia, ma l’astensione di PD, AN, PDCI e di due consiglieri di FI non ha consentito il dibattito.
    Ogni volta che si affronta il tema dei diritti civili il Partito Democratico non è in grado di esprimere una posizione nel merito e crea quindi una paralisi istituzionale alleandosi, preferibilmente, con An. Prove tecniche di incapacità di decidere, altro che “liberi alla meta”! E’ triste e preoccupante perchè gli ex Ds sembrano, almeno qua, ostaggi di una piccola Margherita.

    Sul sito dei Verdi potete leggere il testo completo del documento presentato

  • Per il Tibet, a Ferrara

    Segnalo questa iniziativa, domani in piazza cattedrale, dei radicali ferraresi:

    SABATO 22 DALLE 16.30 ALLE 19.30 I RADICALI DI FERRARA SARANNO IN PIAZZA CATTEDRALE, DAVANTI AL VOLTO DEL CAVALLO, PER MANIFESTARE CONTRO IL GENOCIDIO IN ATTO CONTRO IL TIBET.

    Sarà questa l’occasione per testimoniare anche a Ferrara una presenza di solidarietà con il popolo tibetano e di protesta contro la politica del governo cinese, che nega a quel popolo il rispetto dei diritti umani e ogni grado di autonomia politica, civile, religiosa. In particolare vogliamo che il governo cinese avii immediatamente un dialogo con i tibetani, ascolti la voce del Dalai Lama, riconosca ai tibetani diritti uguali a quelli dei cittadini di etnia cinese, rispetti le tradizioni culturali e religiose del popolo tibetano.

    Nei giorni scorsi Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, che vive in esilio a Dharamsala in India dal 1959 ha, con forza e coraggio, denunciato il “genocidio culturale” che il proprio popolo sta subendo da quasi 60 anni. L’invasione militare della Repubblica Popolare di Mao risale al 1950, da allora il regime cinese ha messo in campo tutti gli strumenti del totalitarismo per piegare e soggiogare il popolo tibetano. Oggi occorre, per precisione, parlare di un “genocidio per diluizione”: i tibetani sono ormai minoranza nel proprio territorio, relegati ai margini di una società sempre più cinesizzata. Il piano di Pechino prevede la presenza di 20.000.000 di cittadini Han, l’etnia prevalente in Cina, entro il 2020: ora sono già più di 8 milioni contro i 6 milioni di tibetani. Dopo i tragici eventi della rivoluzione culturale che portò in Tibet alla distruzione di 6.000 monasteri e del loro patrimonio culturale, ora la strategia cinese punta direttamente al controllo del Tibet attraverso deportazioni forzate e immigrazioni incentivate.

    NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE, PER DARE CONTINUITA’ ALLE INIZIATIVE PER IL TIBET, VERRANNO RACCOLTE FIRME INDIRIZZATE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E A I SINDACI DELLA PROVINCIA DI FERRARA PERCHE’, COME GIA’ AVVENUTO NEL COMUNE DELLA CITTA’ DI FERRARA SU RICHIESTA DEI RADICALI, TUTTE LE ISTITUZIONI DEL NOSTRO TERRITORIO:

    – ADERISCANO ALLA CAMPAGNA “UNA BANDIERA PER UNO STATUS DI PIENA AUTONOMIA PER IL TIBET”, ESPONENDO LA BANDIERA TIBETANA ALL’INTERNO DEI PALAZZI COMUNALI E DELLA PROVINCIA, – ADERISCANO ALL’ASSOCIAZIONE “COMUNI, PROVINCE E REGIONI PER IL TIBET” CHE DAL 2002 OPERA PER SUPPORTARE L’INIZIATIVA DEL DALAI LAMA E DEL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO NEI CONFRONTI DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE.

  • Boicottare le olimpiadi.

    pechinoCi ho pensato un po’. Farsi dettare la linea da Alemanno non è piacevole. Ed è, per quanto rimane del mio sentire sportivo, una scelta dolorosa. Ma la situazione cinese è tale oggi (come ieri) da contraddire nel profondo lo stesso spirito olimpico.

    Continua infatti a girarmi in testa una domanda, e la estrapolo dal comunicato dei Verdi di Ferrara: Cosa sarebbe successo se nel ’78 al posto che assecondare il trionfalismo della giunta militare argentina le grandi nazioni avessero denunciato con forza quello che avveniva nei garage vicini agli stadi e boicottato il Campionato del Mondo? Le famiglie dei 30.000 desaparecidos argentini se lo domandano ancora.

    Immagine via DOMBLR. Dal blog di Marcello invece l’appello della Comunità tibetana in Italia.