• Il campione “sballato”

    Carlo Giovanardi si disseta

    Così recita la relazione sulle tossicodipendenze 2010 (dati 2009) presentata ieri in pompa magna da Giovanardi e commentata trionfalisticamente da Berlusconi:

    Le percentuali di persone che nella popolazione generale contattata (su un campione di 12.323 soggetti di età compresa tra 15-64 anni) hanno dichiarato di aver usato almeno una volta nella vita stupefacenti sono risultate rispettivamente di 1,29% per l’eroina (1,6% nel 2008), 4,8% per la cocaina (7% nel 2008), 22,4% per la cannabis (32% nel 2008), per gli stimolanti – amfetamine – ecstasy 2,8% (3,8% nel 2008), per gli allucinogeni 1,9% (3,5% nel 2008)

    sottolineo:

    dichiarato di aver usato almeno una volta nella vita

    Insomma, i casi sono due: o i nati nel 1944 (65enni e fuori campione) erano tutti dei fattoni, e quelli nati nel 94 al contrario dei santi, oppure ne hanno uccisi davvero tanti di consumatori…

    O, meglio, è il campione ad essere “sballato”…

  • I risultati del proibizionismo

    Statistiche 2009 sul consumo di sostanze in Europa:
    OPPIACEI: Italia 0.79% – Portogallo 0.43% – Paesi Bassi 0.31 – Rep. Ceca 0.13%
    COCAINA: Italia 2.2% – Portogallo 0.6% – Paesi Bassi 0.6% – Rep. Ceca 0.2%
    CANNABIS: Italia 14.6% – Rep. Ceca 9.3% – Paesi Bassi 5.4% – Portogallo 3.6%
    AMFETAMINE: Rep. Ceca 0.7% – Italia 0.6% – Paesi Bassi 0.3% – Portogallo 0.2%
    ECSTASY: Rep. Ceca 3.5% – Paesi Bassi 1.2% – Italia 0.7% – Portogallo 0.4%

    In Olanda, e più recentemente in Portogallo e in Repubblica Ceca, vi sono politiche di tolleranza/legalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti, in particolare leggere.

    I dati UNODC, riletti da medicina moksha, via Carmagnola Sativa (FB).

  • Le carceri scoppiano

    Con un po’ di ritardo, e approfittando della messa in onda su Radioradicale della registrazione di fortuna (grazie iphone…) dell’incontro sulle carceri di fine novembre, vi allego anche la rassegna stampa dell’iniziativa:

    Vi ricordo che l’appello è sempre on line sul blog di fuoriluogo.it.

  • Le carceri scoppiano. Di tossicodipendenti.

    La legge sulle droghe e le carceri che scoppiano. Le cause, i numeri, i paradossi di una crisi annunciata. Le ragionevoli proposte per uscirne. Dal blog di Fuoriluogo.it vi segnalo la registrazione video a cura di Radio Radicale della conferenza stampa di Torino, 30 novembre 2009.

    Chi volesse poi approfondire il tema, e scoprire perchè le carceri si riempono sempre di più, e sempre di più di consumatori di sostanze o tuttalpiù piccoli spacciatori, vi segnalo la pubblicazione su fuoriluogo.it del Libro Bianco sugli esiti penali della Fini Giovanardi (scarica la sintesi aggiornata in pdf) e della ricerca sulle sanzioni penali in Toscana (leggi il sommario della ricerca) realizzate da Forum Droghe, Antigone e Fondazione Michelucci.

    Ed ovviamente rilancio l’Appello per la scarcerazione delle persone tossicodipendenti.

    Sono intervenuti alla conferenza stampa: Franco Corleone (Società della Ragione, già sottosegretario alla Giustizia), Alessio Scadurra (Antigone, curatore del Libro Bianco sulla Fini Giovanardi), Grazia Zuffa (Curatrice della ricerca condotta in Toscana), Cecco Bellosi (CNCA), Bruno Mellano (Presidente Radicali Italiani, Associazione radicale Adelaide Aglietta). Coordina Susanna Ronconi, Forum Droghe – COBS

  • Le carceri scoppiano. lunedì 23 incontro a Ferrara

    carcere-web
    Iniziativa promossa dai Radicali di Ferrara e dalla Federazione provinciale dei Verdi di Ferrara

    Lunedì 23 novembre 2009 | ore 17,30 | Ferrara | Sala dell’Arengo
    Palazzo Municipale | (P.tta Municipale 2)

    Le carceri scoppiano
    Incontro pubblico sulla situazione carceraria italiana.

    Saranno presenti
    Sergio Alberti
    Presidente Gruppo assembleare Uniti nell’Ulivo-Partito Socialista Regione Emilia Romagna
    Marco Beltrandi
    Deputato Radicale
    Franco Corleone
    Presidente de La Società della Ragione, già sottosegretario alla Giustizia
    Coordina Leonardo Fiorentini Consigliere Verdi Circoscrizione 1

    Nel corso dell’incontro sarà presentato l’appello Le carceri scoppiano: potenziamo le misure alternative, liberiamo i tossicodipendenti! promosso da Forum Droghe, Antigone, Gruppo Abele, Arci, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti, Comunità San Benedetto al Porto, Coordinamento nazionale dei Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà personale, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Seac-Coordinamento enti e associazioni volontariato penitenziario, Fondazione Basaglia, Cooperativa Cat
    Per adesioni: www.fuoriluogo.it/blog/appelli

    In collaborazione con il Gruppo consiliare Laici e Riformisti del Comune di Ferrara.

    Scarica la cartolina in formato pdf: carcere.pdf.

  • Le carceri scoppiano

    carcereHo aderito a quest’appello lanciato da Forum Droghe, Antigone, Gruppo Abele, Arci, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti, Comunità San Benedetto al Porto, Coordinamento nazionale dei Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà personale, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca nazionale, Seac (Coordinamento enti e associazioni volontariato penitenziario), Fondazione Basaglia, Cooperativa Cat (Firenze)

    Fatelo anche voi qui: http://www.fuoriluogo.it/blog/appelli/le-carceri-scoppiano/

    LE CARCERI SCOPPIANO.
    POTENZIAMO LE MISURE ALTERNATIVE, LIBERIAMO I TOSSICODIPENDENTI!

    Le carceri italiane hanno rotto il muro del silenzio. I detenuti ammassati nelle celle hanno protestato contro la loro condizione. Oggi quasi 65.000 uomini e donne sono reclusi oltre ogni limite di capienza, per cui anche il Ministro della giustizia lamenta la situazione delle galere come fuori dalla Costituzione.
    Il sovraffollamento non avviene per caso, ma a causa di leggi che hanno un nome (la legge Fini-Giovanardi sulle droghe, quella sull’immigrazione e la legge Cirielli sulla recidiva) e per reati di irrilevante offensività sociale, come quello recentemente reintrodotto di oltraggio a pubblico ufficiale.
    Da sola la legge sulle droghe riempie per la metà le carceri italiane. Anche gli autori della legge più punitiva dell’Europa unita si sono affannati in questi anni a sostenere che le persone tossicodipendenti non devono stare in carcere; invece accade il contrario.
    L’affidamento speciale previsto per i tossicodipendenti può essere concesso quando la pena detentiva inflitta o residua non sia superiore a sei anni.
    Sono oggi almeno diecimila i detenuti che si trovano in questa situazione ossia che stanno in carcere ma potrebbero usufruire di questa misura alternativa sulla base di un programma da intraprendere in comunità o presso il servizio pubblico. Un detenuto affidato in comunità costa più o meno 18 mila euro annui (all’amministrazione penitenziaria costa il triplo). Con 180 milioni di euro a disposizione le regioni italiane potrebbero pagare le rette in comunità per diecimila detenuti tossicodipemdenti oggi inspiegabilmente in carcere. Con la stessa cifra si costruirebbero al massimo tre carceri che darebbero spazio a circa 600 detenuti nel 2019 (dieci anni è la media italiana di tempo per la costruzione di un nuovo istituto). Se usati invece per liberare i tossicodipendenti si darebbe l’avvio a un processo di vera decongestione del sistema penitenziario.
    Chiediamo ai responsabili del Governo e delle Regioni di predisporre un piano immediato di risorse, a partire da quelle inutilmente congelate da troppi anni nella Cassa delle ammende, per garantire l’applicazione delle norme previste per l’affidamento speciale dei detenuti tossicodipendenti e ogni altra misura idonea a potenziare il circuito delle misure alternative alla detenzione.
    Chiediamo una applicazione estesa delle misure alternative, dal lavoro esterno alla semilibertà, attraverso un piano di lavori socialmente utili, impegnando le persone nella tutela dell’ambiente, del verde pubblico, nell’agricoltura, nelle zone di montagna abbandonate.
    La risposta non può essere affidata all’edilizia penitenziaria, alla costruzione di nuove carceri, alla faraonica pretesa di costruire per il 2012 quindicimila nuovi posti nelle carceri italiane, dissipando ingenti risorse economiche per un risultato che già oggi sarebbe insufficiente a ricondurre nella legalità le carceri italiane.
    Pretendiamo piuttosto la ristrutturazione del patrimonio esistente per renderlo coerente con i principi definiti con chiarezza assoluta dalla Costituzione per definire il senso della pena e per garantire la risocializzazione, nel rispetto dei diritti previsti dalla Riforma penitenziaria del 1975 e dal regolamento del 2000, affinchè la pena sia scontata in condizioni di umanità e dignità come previsto dalle Convenzioni internazionali.
    Questo non vuole essere un generico appello, ma il primo anello di una catena di azioni pubbliche e collettive per rivendicare l’urgenza di impegni concreti e credibili.
    Il Governo, le Regioni e gli enti locali possono e devono costruire una manovra coordinata per predisporre un calendario operativo di dimissioni di tutti i detenuti che, a vario titolo, hanno diritto alle misure alternative coinvolgendo associazioni, volontariato, comunità disponibili al cambiamento possibile.

    Promosso da:
    Forum Droghe, Antigone, Gruppo Abele, Arci, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti, Comunità San Benedetto al Porto, Coordinamento nazionale dei Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà personale, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca nazionale, Seac (Coordinamento enti e associazioni volontariato penitenziario), Fondazione Basaglia, Cooperativa Cat (Firenze)

    Prime adesioni
    Stefano Anastasia, Beatrice Bassini, Paolo Beni, Rita Bernardini, Stefano Bertoletti, Giorgio Bignami, Gianluca Borghi, Giuseppe Bortone, Stefano Cecconi, Claudio Cippitelli, Luigi Ciotti, Maurizio Coletti, Franco Corleone, Sandro Del Fattore, Andrea Gallo, Maria Grazia Giannichedda, Patrizio Gonnella, Leopoldo Grosso, Franco Marcomini, Sandro Margara, Bruno Mellano, Patrizia Meringolo, Mariella Orsi, Pier Paolo Pani, Livio Pepino, Morena Piccinini, Stefano Regio, Susanna Ronconi, Fabio Scaltritti, Sergio Segio, Maria Stagnitta, Franco Uda, Stefano Vecchio, Grazia Zuffa