Nessun (legittimo) impedimento
Berlusconi-Lario, udienza a Milano. I coniugi cinque ore in tribunale.
MILANO – E’ durata circa cinque ore la nuova udienza per la causa di separazione tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Il presidente del Consiglio è giunto al Palazzo di Giustizia di Milano attorno alle 16 così come la signora Veronica e sono stati ricevuti nella stanza del presidente del tribunale Livia Pomodoro. L’udienza si è tenuta davanti al giudice della nona sezione civile Gloria Servetti.
Quando ci vanno di mezzo i soldi (ops, scusate, l’amore…) non c’è nessun (legittimo) impedimento che tenga lontano il nostro dal Tribunale…
timori ancestrali…
Della serie, già si fa fatica ad affidare il proprio blog ad un computer, figuriamoci affidargli la propria fedina penale…
Ieri le prime avvisaglie, oggi ko. Uffici scollegati. Impossibile accedere ai registri degli indagati e stampare certificati penali
In tilt il sistema informatico che collega i tribunali italiani
MILANO – Il sistema informatico che collega tutti gli uffici dei tribunali italiani è bloccato da questa mattina. Il Rug (rete unica della giustizia) ha sede a Napoli.
L’attività dell’amministrazione giudiziaria sulla rete informatica è paralizzata. Ci sono uffici scollegati, impossibilitati a dialogare fra loro. Impossibile accedere ai registri degli indagati e stampare certificati penali. Già nella giornata di ieri si erano avute le prime avvisaglie, poi da questa mattina il blocco totale e da qualche minuto è ripreso un funzionamento a singhiozzo.In questi giorni Repubblica ha rivelato il progetto del governo, che vuole creare una “cancelleria nazionale virtuale”.
Oggi in tribunale a ferrara
Oggi si celebra a Ferrara l’atteso match legale Gigi Moncalvo vs Mirko Morini presso il Tribunale di Ferrara.
Per chi volesse una ricostruzione della storia (e della querela) fra il giornalista Rai e il blogger ferrarese puo’ leggere qui, qui e qui.
Non conosco Mirko Morini, ma chissà perchè ho una grande simpatia per lui.
In bocca al lupo!
PS: mi correggo. Conosco Mirko Morini (mi scuso con lui, ma l’età gioca brutti scherzi…;-). E ho sempre una grande simpatia per lui.
La Grazia e gli innocenti
Napolitano, riporta Repubblica, rispondendo ad una lettera del Senatore Selva che chiedeva la Grazia per Bruno Contrada, sostiene che “la grazia non può mai costituire un improprio rimedio, volto a sindacare la correttezza della decisione penale adottata dal giudice“. E quindi che “non ha la grazia chi pretende l’assoluzione“.
Una sola domanda: perchè?
Insomma, se fosse per il Presidente Napolitano, Massimo Carlotto sarebbe ancora in prigione. Figuriamoci Sofri.