• TTIP. Libero scambio a sovranità limitata

    Incontro con i parlamentari ferraresi organizzato dal comitato Stop TTIP Ferrara alla Sala dell Musica (Via Boccaleone 19) Venerdì 19 dicembre 2014 alle ore 21.

    Saranno presenti Monica di Sisto, referente campagna STOP TTIP Italia e i parlamentari Maria Teresa Bertuzzi, Alessandro Bratti e Vittorio Ferraresi.

  • ttip approvata mozione a Ferrara

    Mozione sul Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP)

    E’ stata approvata a larga maggioranza nel Consiglio comunale del 25 novembre 2014 una mozione sul Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP).
    Il documento, presentato dal Movimento 5 Stelle, è stato approvato dopo l’approvazione degli emendamenti presentati dal gruppo SEL e PD e accettati dai proponenti.

    Qui potete scaricare gli emendamenti proposti da SEL: emendamenti ttip.pdf

    Qui potete scaricare gli emendamenti proposti dal PD: emendamenti-ttip-pd.pdf

    Qui sotto trovate il testo definitivo del documento approvato e la registrazione video del dibattito in Consiglio comunale

    Mozione sul Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP)

    IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA

    Premesso che

    • nel giugno 2013, il presidente degli Stati Uniti Obama e il presidente della Commissione europea Barroso hanno lanciato ufficialmente i negoziati su un Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP);
    • tali negoziati sono tuttora in corso, nella più totale opacità e segretezza, con l’obiettivo di concluderne l’iter entro la fine del 2015;
    • l’obiettivo prioritario di tale Partenariato parrebbe essere quello dell’eliminazione di tutte le barriere “non tariffarie”, ovvero le normative che limitano la piena libertà d’investimento e i profitti potenzialmente realizzabili dalle società transnazionali a est ed ovest dell’oceano Atlantico;
    • il Partenariato in corso di negoziazione prevederebbe addirittura il diritto per gli investitori transnazionali di citare in giudizio, presso un tribunale arbitrale creato ad hoc (ISDS, Investor-State Dispute Settlement) i governi sovrani e le autorità locali, qualora le loro società subissero perdite, anche potenziali, di profitti in seguito a decisioni di politica pubblica adottate dalle autorità medesime;

    Tenuto conto che

    • già in passato trattative e accordi economici, ad esempio gli accordi WTO di fine anni ’90, avvenuti anch’essi tenendo all’oscuro i luoghi di decisione democratica e l’opinione pubblica, hanno provocato processi di trasformazione economica non più governabili e quindi creato dissesti nei sistemi produttivi locali favorendo di fatto le grandi aziende multinazionali;
    • nel recente passato un grande movimento di opinione ha chiesto di riportare queste decisioni e questi processi nell’ambito delle decisioni democratiche, promuovendo politiche di globalizzazione dei diritti e non solo dei mercati.

    Considerato che

    • le cosiddette barriere “non tariffarie” altro non sono che norme volte alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, alla salvaguardia dei beni comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell’ambiente e della dignità sociale;
    • il programma di deregolamentazione previsto dal TTIP mira a creare nuovi mercati con l’apertura dei servizi pubblici e dei contratti per appalti governativi alla concorrenza di imprese transnazionali, minacciando di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità e l’istruzione;
    • si ritiene necessario divulgare ulteriormente le direttive negoziali rese pubbliche dall’unione europea   il 9 ottobre 2014 e far conoscere la consultazione a mezzo web resa possibile dal 17 settembre al 15 dicembre 2014 aperta a tutti
    • il diritto degli investitori transnazionali a citare in giudizio i governi e le autorità locali, in seguito all’approvazione di norme e/o delibere di interesse generale che potrebbero pregiudicarne i profitti, costituirebbe un gravissimo ‘vulnus‘ democratico, un’inaccettabile compressione dell’autonomia delle autorità pubbliche e un’azione destrutturante sulla coesione sociale delle comunità territoriali;

    ESPRIME

    la propria preoccupazione nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP), in corso di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea e pertanto

    RITIENE

    • necessario monitorare la possibile lesione del principio costituzionale della sovranità delle autonomie locali, oltre che di quella dello Stato italiano e dell’Unione Europea
    • fondamentale un coinvolgimento dell’opinione pubblica e delle istituzioni rappresentanti i cittadini nelle trattative in corso, al fine di rendere trasparente il processo e condividerne o meno l’esito;

    IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

    1. ad intraprendere tutte le azioni di pressione di propria competenza volte a promuovere un processo di trasparenza rispetto alle trattative sul Partenariato TTIP, al fine di arrivare ad una decisione informata da parte del Parlamento Italiano e di quello Euorpeo e del Governo italiano sull’adesione o meno al TTIP;
    2. a promuovere, presso i cittadini del nostro territorio e presso tutti gli altri enti locali, azioni di sensibilizzazione e mobilitazione sul TTIP;
    3. ad inviare la presente deliberazione all’Anci, al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento Italiano ed Europeo e alla Commissione Europea.