
Onori senza oneri
Dopo aver contestato l’istituzione della Tassa di Soggiorno, senza che il tessuto economico cittadino – pur ampiamente sollecitato – abbia nemmeno provato a dare un’alternativa percorribile per il finanziamento delle mostre di Ferrara Arte, ora Ascom chiede una cabina di regia. Ovvero vorrebbe in qualche modo avere voce in capitolo sulla destinazione di quelle risorse.
Risorse che hanno consentito al Comune, lasciato solo nell’onere, di garantire un’offerta espositiva di alto livello qualitativo e quantitativo, come dimostrato dal successo delle ultime due mostre.
Oggi che è evidente a tutti che la Tassa di Soggiorno non ha influito sulle presenze, cosa vuole Ascom? Onori senza oneri? O forse intercettare qualche spicciolo?
Il Comune non ha mai rifiutato il confronto, anzi l’ha sempre stimolato. Ma per confrontarsi servono idee e risorse.
E poi ci saranno oneri e onori.

Turismo: question time sulle presenze turistiche a Ferrara
Oggetto: Turismo, question time sulle presenze turistiche a Ferrara.
Il sottoscritto consigliere comunale
CONSIDERATO
che l’interrogante ha notato con piacere nelle scorse settimane una notevole presenza di turisti nella nostra città, insolita per la stagione, ed in particolare durante il “ponte” del 1° novembre scorso.
CHIEDE
all’amministrazione quali siano stati i dati più aggiornati di presenza in città, nelle strutture alberghiere e nei musei cittadini, raffrontandoli con quelli degli anni precedenti.
Cordiali saluti.
Ferrara, 14 novembre 2016
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
Emozioni Tipiche Garantite (da Brunetta)
Martedì 30 novembre, infatti, a Palazzo Vidoni a Roma, il ministro Brunetta consegnerà, nelle mani della presidente della Provincia di Ferrara, Marcella Zappaterra, il premio per la sezione “Servizi Interattivi della P.A. che si vedono”, la cui posizione all’interno del podio rimane ancora segreta.
Ecco, vedete.
A darci conferma del bollino di stupidità garantita della campagna con i sacchettini vuoti delle Emozioni Tipiche Garantite scende in campo pure Brunetta.
Il coraggio delle proprie idee
“Ci sono troppe manifestazioni che comportano lo sfruttamento degli animali, anche in Italia. Se la Catalogna rinuncia alla corrida, anche noi possiamo rinunciare a qualche palio che danneggia l’immagine dell’Italia e del made in Italy. Occorre valutare tutti Palii, anche quello di Siena, per calcolare quanti maltrattamenti e morti di animali ci sono state. Dobbiamo diventare animal friendly perché ho preso coscienza che quando accadono episodi di sfruttamento di animali le notizie fanno il giro del mondo e ledono la nostra immagine e il made in Italy”
Così il Ministro del Turismo Brambilla sull’utilizzo degli animali nelle manifestazioni storiche italiane. Una dichiarazione talmente coraggiosa che la Ministra è costretta poi in poche ore a smentirsi sotto l’incalzare di leghisti (ah, le tradizioni) e sindaci:
«Non ho proposto l’abolizione del Palio di Siena ma un’approfondita analisi di manifestazioni e feste popolari che coinvolgono animali».
Emozioni esotiche
La nuova campagna promozional-turistica della Provincia di Ferrara è on line sul sito www.ferraraetg.it.
La busta che vedete a lato pare sia stata davvero prodotta e distribuita sul serio.
Contenuto della busta: il nulla.
Nulla nel senso di aria, non nel senso di antimateria che in fondo avrebbe dato al tutto un non so chè di esotico…
Una delle cose più stupide, inutili e ambientalmente imbecilli che io abbia mai visto fare.
E non sono stati neppure originali.
Presentazione di libri… itineranti
Segnalo con piacere questa iniziativa per scoprire ferrara:
Passeggiate culturali alla scoperta di Ferrara!
TUTTI i giovedì sera di LUGLIO e AGOSTO alle ore 21:00
Appuntamento presso il Mercatino del Libro, via Scienze 12 a Ferrara
Le visite guidate sono a cura di Alessandro Gulinati, Guida turistica e Consigliere Circoscrizione 1, Comune di Ferrara.
La prima presentazione itinerante è giovedì 8 luglio ed è relativa a:
NOMENCLATURA ED ETIMOLOGIA DELLE PIAZZE E STRADE DI FERRARA
di G. Melchiorri e a AMPLIAMENTI di C. Bassi, 2G editrice.
In quest’opera l’autore descrive in ordine alfabetico tutte le vie, le piazze e i luoghi della città riportandone etimologia, avvenimenti, storie di fatti e persone esaminate con estrema oculatezza. Carlo Bassi ha integrato la storica edizione del 1918 aggiornandola alla moderna realtà urbana.
Di seguito il programma delle successive presentazioni di libri….itineranti!
* 15 luglio ore 21:00 : “Ferrara ebraica, una città nella città” di Matteo Provasi, 2G editrice.
* 22 luglio ore 21:00: “I luoghi magici di Ferrara” di Morena Poltronieri e Ernesto Fazioli, Hermatena.
* 29 luglio ore 21:00: “Ferrara ebraica, una città nella città” di Matteo Provasi, 2G editrice.
* 05 agosto ore 21:00:“Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara” di G. Melchiorri e “Ampliamenti” di C. Bassi, 2G editrice.
* 12 agosto ore 21:30: “I luoghi magici di Ferrara” di Morena Poltronieri e Ernesto Fazioli, Hermatena.
* 19 agosto ore 21:30:“Ferrara ebraica, una città nella città” di Matteo Provasi, 2G editrice.
* 26 agosto ore 21:30:“Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara” di G. Melchiorri e “Ampliamenti” di C. Bassi, 2G editrice.
* 02 settembre ore 21:30:“I luoghi magici di Ferrara” di Morena Poltronieri e Ernesto Fazioli, Hermatena.
Le visite guidate sono ad o?erta libera.
FERRARA EBRAICA:una città nella città di Matteo Provasi, 2G editrice.
Questo piccolo volume non vuol essere né un manuale tascabile di ebraismo, né una cronologia speci?ca di presenza ebraica a Ferrara, e nemmeno una guida turistica. La vera domanda, a cui si proverà a dare qualche risposta, non è come, dove e quando gli ebrei hanno vissuto a Ferrara; ma piuttosto come, dal Duecento al XX secolo, hanno convissuto con essa.
NOMENCLATURA ED ETIMOLOGIA DELLE PIAZZE E STRADE DI FERRARA
di G. Melchiorri e a AMPLIAMENTI di C. Bassi, 2G editrice.
In quest’opera l’autore descrive in ordine alfabetico tutte le vie, le piazze e i luoghi della città riportandone etimologia, avvenimenti, storie di fatti e persone esaminate con estrema oculatezza. Carlo Bassi ha integrato la storica edizione del 1918 aggiornandola alla moderna realtà urbana.
I LUOGHI MAGICI DI FERRARA di Morena Poltronieri e Ernesto Fazioli, Hermatena.
Il libro traccia un itinerario nei misteri magici di Ferrara, attraverso le simbologie numerologiche della Cattedrale, l’alchimia delle opere presenti nei musei cittadini, gli enigmi di Schifanoia, la repressione degli eretici, i siti legati all’Ordine dei Templari.
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Mercatino del Libro e del Fumetto
Via scienze, 12 Ferrara
Tel. 0532 205804
e-mail: mercatinolibrife@libero.it
http://www.myspace.com/mercatino_del_libro
http://www.facebook.com/mercatinodellibro
Italia.it, turisti a casa propria. (era Cosa sono le Burricche?)
Aggiornamenti: siamo finiti anche su wittgenstein, estense.com e blogolandia, e sul Resto del Carlino (pdf). Nel frattempo pare ci sia confusione sulla collocazione geografica della Basilicata…
La scoperta dell’Emilia Romagna avviene anche attraverso il gusto. Un viaggio ricco di sapori forti e raffinati che potrebbe andare in direzione Reggio Emilia per assaporare il tipico Erbazzone (torta salata di spinaci) proseguendo poi per Modena, famosa per il suo zampone, l’aceto balsamico (ottenuto da mosto di uva cotto), la bomba di riso (con piccioni in umido) e i tortelli di zucca. A Parma, sosta all’insegna del culatello di Zibello, dei tortelli con le erbette e, naturalmente, del prosciutto crudo. Seguono Piacenza, con i pisarei e fasô (gnocchi in miniatura con fagioli) e i tortelloni, e poi Ferrara con le burricche (un particolare tipo di agnolotto). Ad unificare il tutto, la piadina (squisita focaccia molto sottile, fatta con acqua, farina e sale) da mangiare da sola, o imbottita con affettati e formaggi.
Eh, sì, siccome la Ministra pare sia pignola – così è stato giustificato il ritardo odierno – appena il sito italia.it è finito on line sono andato a vedere cosa diceva sulla mia città.
L’Emilia Romagna in vetrina, vediamo un po’. Viene citata la città d’arte, la Bicicletta ed il Castello: con un po’ di delusione sembra tutto bene, anche se vedere un’intera regione relegata in una paginetta fa un po’ tristezza. Ma poi si passa alla descrizione della gastronomia. Premesso che italia.it pare saltare a piè pari Bologna e i suoi tortellini, la sorpresa viene quando si parla di “Ferrara con le burricche (un particolare tipo di agnolotto)“. Burricche? Che sono? Un paio di telefonate, due ricerche su internet, e il mistero si infittisce. Di certo non risulta una sagra omonima, e l’unico appiglio è prima questo sito (dal quale pare quasi copincollato il testo messo su italia.it) poi cuocazza.com che propone una ricetta delle Burricche ferraresi, un dolce con mandorle. Poi per fortuna mi viene in aiuto coockaround con questa nota: “Le “burricche” sono la versione italiana delle burichitas tipiche della cucina ebraica, non solo ferrarese, di origine turca. Sono usate come dolce, ma anche come saporiti ravioli: in questo caso l’impasto è a base di carne di pollo, fettine di pane, brodo, uovo, spezie, grasso d’oca o olio.”
E’ proprio vero, italia.it è un sito emozionale, oggi ho provato l’emozione di essere turista a casa mia.
Ma, confermato il massimo rispetto (e la gratitudine) per tutte le tradizioni culinarie, forse per un sito turistico che apre le porte del mondo alla nostra città sarebbe meglio promuovere prodotti – per così dire – di più facile reperimento in città come Cappellacci o Salama da Sugo. O no?
Così l’interpellanza è servita:
Oggetto: interpellanza sulle informazioni turistiche su Ferrara citate nella nuova versione del portale turistico Italia.it.
Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:
Premesso
– che ieri la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato che oggi sarebbe stato inaugurata la nuova versione del portale del turismo italiano “italia.it”
– che tale iniziativa ha destato negli anni molte polemiche, in particolare per il costo per la collettività (45 milioni di euro stanziati, tra i 5 e i 7 spesi) e la qualità del prodotto editoriale (maggiori informazioni qui: http://wikipedia.kataweb.it/wiki/Italia.it).
– che la nuova versione del sito on line da poche ore pare confermare i giudizi negativi sull’operazione, peraltro oggetto di un’inchiesta promossa dal precedente governo e consultabile qui: http://millionportalbay.files.wordpress.com/2007/12/relazionedellacommissioneindagine_portaleitaliait.pdf
– che il ritardo odierno della pubblicazione effettiva del sito, messo in luce da numerosi blog e quotidiani on line, è stato giustificato con le parole “Stiamo facendo gli ultimi collaudi, il ministro è molto pignolo e vuole che tutto sia perfettamente funzionante”Evidenziato che
– nella pagina dedicata all’Emilia Romagna Ferrara viene citata per il suo Castello Estense e, dal punto di vista gastronomico, per le “le burricche (un particolare tipo di agnolotto)”Segnalato altresì
– che il testo sulla gastronomia emiliano romagnola inserito nel portale Italia.it pare ispirato ad analoga descrizione contenuta nel sito http://emilia-romagna.visitaci.it/
– che in tutto il web solo il sito cuocazza.com cita la ricetta delle Burricche Ferraresi (http://www.cuocazza.com/BURRICCHE_FERRARESI.htm) e che altri siti attribuiscono la ricetta alla tradizione ebraica (http://www.cookaround.com/cucina/regionale/friuli/confro-1.php?id_ric=386): “Le “burricche” sono la versione italiana delle burichitas tipiche della cucina ebraica, non solo ferrarese, di origine turca. Sono usate come dolce, ma anche come saporiti ravioli: in questo caso l’impasto è a base di carne di pollo, fettine di pane, brodo, uovo, spezie, grasso d’oca o olio.”Considerato
– che anche se l’interpellante nutre profondo rispetto e gratitudine per la tradizione culinaria ebraica, considererebbe più sensato citare nel portale ufficiale del turismo italiano piatti quali i Cappellacci di Zucca o la Salamina da Sugo, o ancora – a scelta – l’anguilla, il salame all’aglio, i cappelletti, la zia, la coppia, il pampapato e tutti gli altri piatti della tradizione ferraresi per i quali si nutre altrettanto rispetto e gratitudine.
– che l’indicazione di piatti di più facile reperimento nei ristoranti e nelle gastronomie locali rappresenterebbe un servizio migliore sia per i turisti italiani ed esteri giunti a Ferrara dopo aver visionato Italia.it che per le attività economiche locali.Si interpella questa amministrazione al fine di conoscere:
– se vi sia stato un qualche coinvolgimento delle amministrazioni locale nella redazione dei contenuti del nuovo portale;
– quanti ristoranti ferraresi propongano ai propri avventori le Burricche;
– se vi sia nel territorio ferrarese, a insaputa del sottoscritto, una “Sagra delle Burricche”;
– se vi sia l’intenzione di contattare la redazione del portale Italia.it per chiedere una revisione del testo inserito.Si richiede risposta scritta.
Cordiali saluti.
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
Italia.it, il portale emozionale…
Torna Italia.it e non poteva che tornare a far polemica, come scrive Massimo Russo sul suo blog. Più che polemica ormai è barzelletta, visto che il sito, che dagli annunci doveva essere on line da stamattina, alle 16,31 risultava ancora simpaticamente protetto da password.
Insomma la nostra Ministra Michela Vittoria Brambilla, che si occupi di book fotografici di aspiranti parlamentari, di loghi promozionali o si siti internet ci da sempre grandi soddisfazioni. E forse è meglio così, almeno la smette di “occuparsi” di poveri cani indifesi.
“Italia.it, un portale emozionale”, secondo la Ministra. Emozionale sicuro, visto l’incazzo che da alcuni anni fa venire la vicenda del portale del turismo italiano, siano 45 o 5 i milioni di euro spesi dai contribuenti.
In atletica leggera alla seconda falsa partenza si è squalificati. Un appello al buon senso: non è che ci fate il piacere di cancellare definitivamente il progetto dai finanziamenti del Ministero del Turismo? O serve una seconda commissione d’inchiesta?
Italia.it, turisti a casa propria. (era Cosa sono le Burricche?)
Aggiornamenti: siamo finiti anche su wittgenstein, estense.com e blogolandia, e sul Resto del Carlino (pdf). Nel frattempo pare ci sia confusione sulla collocazione geografica della Basilicata…
La scoperta dell’Emilia Romagna avviene anche attraverso il gusto. Un viaggio ricco di sapori forti e raffinati che potrebbe andare in direzione Reggio Emilia per assaporare il tipico Erbazzone (torta salata di spinaci) proseguendo poi per Modena, famosa per il suo zampone, l’aceto balsamico (ottenuto da mosto di uva cotto), la bomba di riso (con piccioni in umido) e i tortelli di zucca. A Parma, sosta all’insegna del culatello di Zibello, dei tortelli con le erbette e, naturalmente, del prosciutto crudo. Seguono Piacenza, con i pisarei e fasô (gnocchi in miniatura con fagioli) e i tortelloni, e poi Ferrara con le burricche (un particolare tipo di agnolotto). Ad unificare il tutto, la piadina (squisita focaccia molto sottile, fatta con acqua, farina e sale) da mangiare da sola, o imbottita con affettati e formaggi.
Eh, sì, siccome la Ministra pare sia pignola – così è stato giustificato il ritardo odierno – appena il sito italia.it è finito on line sono andato a vedere cosa diceva sulla mia città.
L’Emilia Romagna in vetrina, vediamo un po’. Viene citata la città d’arte, la Bicicletta ed il Castello: con un po’ di delusione sembra tutto bene, anche se vedere un’intera regione relegata in una paginetta fa un po’ tristezza. Ma poi si passa alla descrizione della gastronomia. Premesso che italia.it pare saltare a piè pari Bologna e i suoi tortellini, la sorpresa viene quando si parla di “Ferrara con le burricche (un particolare tipo di agnolotto)“. Burricche? Che sono? Un paio di telefonate, due ricerche su internet, e il mistero si infittisce. Di certo non risulta una sagra omonima, e l’unico appiglio è prima questo sito (dal quale pare quasi copincollato il testo messo su italia.it) poi cuocazza.com che propone una ricetta delle Burricche ferraresi, un dolce con mandorle. Poi per fortuna mi viene in aiuto coockaround con questa nota: “Le “burricche” sono la versione italiana delle burichitas tipiche della cucina ebraica, non solo ferrarese, di origine turca. Sono usate come dolce, ma anche come saporiti ravioli: in questo caso l’impasto è a base di carne di pollo, fettine di pane, brodo, uovo, spezie, grasso d’oca o olio.”
E’ proprio vero, italia.it è un sito emozionale, oggi ho provato l’emozione di essere turista a casa mia.
Ma, confermato il massimo rispetto (e la gratitudine) per tutte le tradizioni culinarie, forse per un sito turistico che apre le porte del mondo alla nostra città sarebbe meglio promuovere prodotti – per così dire – di più facile reperimento in città come Cappellacci o Salama da Sugo. O no?
Così l’interpellanza è servita:
Oggetto: interpellanza sulle informazioni turistiche su Ferrara citate nella nuova versione del portale turistico Italia.it.
Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:
Premesso
– che ieri la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato che oggi sarebbe stato inaugurata la nuova versione del portale del turismo italiano “italia.it”
– che tale iniziativa ha destato negli anni molte polemiche, in particolare per il costo per la collettività (45 milioni di euro stanziati, tra i 5 e i 7 spesi) e la qualità del prodotto editoriale (maggiori informazioni qui: http://wikipedia.kataweb.it/wiki/Italia.it).
– che la nuova versione del sito on line da poche ore pare confermare i giudizi negativi sull’operazione, peraltro oggetto di un’inchiesta promossa dal precedente governo e consultabile qui: http://millionportalbay.files.wordpress.com/2007/12/relazionedellacommissioneindagine_portaleitaliait.pdf
– che il ritardo odierno della pubblicazione effettiva del sito, messo in luce da numerosi blog e quotidiani on line, è stato giustificato con le parole “Stiamo facendo gli ultimi collaudi, il ministro è molto pignolo e vuole che tutto sia perfettamente funzionante”Evidenziato che
– nella pagina dedicata all’Emilia Romagna Ferrara viene citata per il suo Castello Estense e, dal punto di vista gastronomico, per le “le burricche (un particolare tipo di agnolotto)”Segnalato altresì
– che il testo sulla gastronomia emiliano romagnola inserito nel portale Italia.it pare ispirato ad analoga descrizione contenuta nel sito http://emilia-romagna.visitaci.it/
– che in tutto il web solo il sito cuocazza.com cita la ricetta delle Burricche Ferraresi (http://www.cuocazza.com/BURRICCHE_FERRARESI.htm) e che altri siti attribuiscono la ricetta alla tradizione ebraica (http://www.cookaround.com/cucina/regionale/friuli/confro-1.php?id_ric=386): “Le “burricche” sono la versione italiana delle burichitas tipiche della cucina ebraica, non solo ferrarese, di origine turca. Sono usate come dolce, ma anche come saporiti ravioli: in questo caso l’impasto è a base di carne di pollo, fettine di pane, brodo, uovo, spezie, grasso d’oca o olio.”Considerato
– che anche se l’interpellante nutre profondo rispetto e gratitudine per la tradizione culinaria ebraica, considererebbe più sensato citare nel portale ufficiale del turismo italiano piatti quali i Cappellacci di Zucca o la Salamina da Sugo, o ancora – a scelta – l’anguilla, il salame all’aglio, i cappelletti, la zia, la coppia, il pampapato e tutti gli altri piatti della tradizione ferraresi per i quali si nutre altrettanto rispetto e gratitudine.
– che l’indicazione di piatti di più facile reperimento nei ristoranti e nelle gastronomie locali rappresenterebbe un servizio migliore sia per i turisti italiani ed esteri giunti a Ferrara dopo aver visionato Italia.it che per le attività economiche locali.Si interpella questa amministrazione al fine di conoscere:
– se vi sia stato un qualche coinvolgimento delle amministrazioni locale nella redazione dei contenuti del nuovo portale;
– quanti ristoranti ferraresi propongano ai propri avventori le Burricche;
– se vi sia nel territorio ferrarese, a insaputa del sottoscritto, una “Sagra delle Burricche”;
– se vi sia l’intenzione di contattare la redazione del portale Italia.it per chiedere una revisione del testo inserito.Si richiede risposta scritta.
Cordiali saluti.
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
L’essenza del Made in Italy
Ha spiegato il ministro del Turismo, «abbiamo scelto ordine e rigore, unito però alla leggerezza e alla musicalità del nostro paese, a quella morbidezza e sinuosità che rendono duplice e di difficile sintesi ma anche unico il nostro stile di vita»
Eh sì, inutile piangerci sopra, ogni paese ha il logo che si merita…
l premier: «Ho fatto anche il conduttore di uno spot, ma ero troppo bello»
Turismo, ecco il nuovo logo “Italia”
Presentato dal ministro Brambilla assieme a Berlusconi: «L’immagine del nostro Paese era appannata»ROMA – La parola “Italia” accompagnata graficamente da una specie di onda tricolore: è il nuovo logo presentato a Palazzo Chigi dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il premier, Silvio Berlusconi. Per promuovere il turismo, ha affermato il ministro, «siamo partiti dalla creazione di un nuovo logo Italia», visto che «l’immagine dell’Italia era appannata» «e «mancava di un profilo definito», mentre il turismo rappresenta una «grande opportunità, soprattutto occupazionale». «Per la sua ideazione – ha detto ancora la Brambilla – ci siamo orientati su due concetti forti: l’eccellenza del Made in Italy, arte, moda e design, e l’essenza del Made in Italy, natura, sapori, bellezza». Quindi, ha spiegato il ministro del Turismo, «abbiamo scelto ordine e rigore, unito però alla leggerezza e alla musicalità del nostro paese, a quella morbidezza e sinuosità che rendono duplice e di difficile sintesi ma anche unico il nostro stile di vita». All’estero, lo slogan sarà invece “Magic Italy”. Oltre al logo, il ministro ha annunciato che a metà luglio il portale italiano per il turismo andrà on line in versione promozionale, a breve seguita dalla definitiva.
ABRUZZO – La Brambilla ha poi parlato di «una campagna di promozione turistica a favore dell’Abruzzo, imperniata su sette diversi itinerari». L’operazione, realizzata insieme alla Regione Abruzzo, individua diversi filoni di promozione: arte, sacro e storia, borghi, sapori e quindi turismo eno-gastronomico, natura. La Brambilla ha inoltre aggiunto che per lanciare la campagna si utilizzerà il volano dei Giochi del Mediterraneo che si apriranno nei prossimi giorni in Abruzzo: «In testa ad ogni collegamento televisivo per i Giochi del Mediterraneo – ha detto – ci sarà una cartolina dell’Abruzzo legata a un itinerario e tutte le tv potranno rilanciare il messaggio».
SPOT – A Palazzo Chigi è stato anche presentato in anteprima uno spot di promozione turistica, chiuso da una frase del premier: «Scopri l’Italia, nascerà un grande amore». Lo stesso Berlusconi ci ha scherzato un po’ su, punzecchiando l’opposizione: «Io ho fatto il conduttore. Poi, quando l’ho visto, ho detto che l’opposizione non me l’avrebbe lasciato fare, perché altrimenti avrei avuto una catena di signore, visto che in quello spot sono troppo bello…. Se sarò un giorno all’opposizione – aggiunge- allora si potrà usare…».
Per seguire il dibattito sui blog: http://it.blogbabel.com/discussions/discussion/103525/
Magic Brambilla
Secondo voi è lo screenshot dell’intro di un film porno o il nuovo logo per vendere l’Italia all’Estero licenziato dal duo Berlusconi-Brambilla?
C’è davvero da mandare una lettera di scuse a Rutelli…
Da Mantellini, via blogbabel, aggiornamenti in coda:
PS2: non ho fatto in tempo a postare il ps che il video è svanito…
PS3: in attesa di conoscere chi ha messo le mani sul video, ecco imperdibili le 10 domande a Silvio Berlusconi di Socialdesignzine
PS4: grazie a pedro per la segnalazione del video ripristinato. Oggi anche il Corriere della Sera se ne occupa.
Trekking Urbano a Ferrara
Per chi, oltre a visitare la città patrimonio Unesco, ha voglia di fare un po’ di attività fisica approfittando impunemente dell’assenza di salite della bassa padana, il 31 ottobre torna il trekking urbano, anche a Ferrara a cura de Il Corpo va in città.
V giornata nazionale del Trekking urbano
Trekking e misteri. Camminare in città nella notte di Ognissanti
Venerdì 31 ottobre 2008 – FerraraIl Trekking Urbano nasce nel 2004 da un’idea del Comune di Siena come offerta turistica per visitatori sempre più interessati ad un turismo lento, partecipato e che metta in contatto con l’autenticità dei luoghi di visita.
Il Trekking Urbano è quindi espressione di un turismo sostenibile che decongestiona i centri storici e rallenta i paesaggi; è un nuovo modo per visitare le bellezze del nostro Paese, meno strutturato e lontano dai circuiti famosi, un turismo “vagabonding” più libero, ricco di sorprese, che privilegia i panorami e i monumenti meno conosciuti, oltre ai luoghi nei quali si svolge la vita quotidiana dei cittadini.Quest’anno, il percorso del Trekking Urbano Edizione 2008 si arricchisce di elementi nuovi particolarmente suggestivi. Le parole chiave da sviluppare, attraverso la sinossi dell’itinerario, saranno fascino e mistero, e la quinta edizione del Trekking Urbano, dal titolo “Trekking e misteri – camminare in città nella notte di Ognissanti”, si svolgerà proprio nella serata di Halloween , un periodo gravido di fantasia e creatività.
Per informazioni
Associazione Il corpo va in città® di Ferrara
Tel. 0532 907611 – Fax 0532 907601
info@ilcorpovaincitta.it
Sul sito www.itinerariurbani.it è possibile trovare il modulo di iscrizione, oltre ad altre utili informazioni.Il progetto è cofinanziato da
Amsefc S.p.A.
Uisp di FerraraIn collaborazione con
Az. Agric. Principessa Pio
Hera
ItinerandoCon il patrocinio di
Ami Ferrara
turisti (non più) sperduti…
Si sta per completare il sistema di segnaletica turistica pedonale del Centro Storico.
Con una sorpresa, a breve… 😉
Completata la segnaletica turistica pedonale per il centro storico
Plance informative a prova di Unesco
Con la posa delle 12 plance informative turistiche tematiche, si conclude la realizzazione di quanto fin qui previsto dal progetto di segnaletica turistica pedonale per il centro storico di Ferrara.
I nuovi segnali collocati in questi giorni illustrano in italiano ed in inglese alcuni tra i più importanti monumenti e alcuni significativi aspetti della città: Castello Estense, Cattedrale, Quadrivio degli Angeli, Mura–Porta degli Angeli, Certosa Monumentale, S. Cristoforo alla Certosa, Piazza Ariostea, S. Antonio in Polesine, “castrum” bizantino, Area “ghetto” ed il caratteristico “cotto ferrarese”. Nei prossimi giorni a questi segnali si aggiungerà anche quello della Chiesa di S. Paolo di Piazzetta Schiatti.
Sono così oltre 130 i nuovi segnali collocati (mentre circa 50 vecchie targhe sono state rimosse) al servizio di turisti e visitatori per valorizzare la città ed il suo sistema di accoglienza.
A corollario del sistema segnaletico, e come previsto dal progetto, è stata stampata ed è in diffusione la pubblicazione “Ferrara – 4 percorsi turistici indicati dalla segnaletica pedonale”, che illustra i quattro itinerari tematici proposti e tracciati con i nuovi segnali.
Come da programma, l’intero sistema sarà monitorato in vista di una valutazione a 12 mesi per effettuare eventuali correzioni o implementazioni.
Questo sistema, che adegua la città, patrimonio mondiale Unesco agli standard internazionali più evoluti, è stato realizzato con il contributo di Ferrara T.U.A. spa (che si è fatta carico di gran parte del costo complessivo oltre che garantire la manutenzione dei segnali stessi), della Circoscrizione Centro Cittadino, di AMSEFC e in collaborazione con l’ufficio Informazione e Accoglienza Turistica e l’Università di Architettura di Ferrara, mentre il progetto è firmato da Coopstudio.
Da Estense.com.
Turisti, non perdetevi..
Scusate, un piccolo spot. Sono stati installati, nelle scorse settimane, i nuovi cartelli della segnaletica turistica pedonale in città. Un intervento finanziato da Ferrara Tua, dalla Circoscrizione Centro Cittadino con un contributo di Amsefc.
Si tratta di un passo in avanti decisivo rispetto all’esistente. Cartelli sovrapposti, invisibili, a volte sbagliati, altre volte fai da te (come in foto) non aiutavano certo il turista ad orientarsi nel centro cittadino. Il nuovo sistema basa la visita della città su 4 percorsi, che il turista puo’ seguire o semplicemente ignorare, sapendo pero’ che prima o poi di cartelli ne incrocierà uno che potrebbe essergli utile (o incuriosirlo).
Un sistema di rango europeo, sia nella concezione che nella complessità progettuale e realizzativa all’interno del Centro Storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un sistema che ha la possibilità di essere integrato nel tempo, con percorsi specifici e plance tematiche. Da sottolineare l’importanza che Ferrara Tua si sia presa in carico la manutenzione della segnaletica: ciò permetterà di garantire l’efficienza del sistema e la sua pulizia (in pochi minuti sono state eliminate le scritte comparse a poche ore dalla presentazione del progetto).
Ah, di refusi ce ne sono, io ne ho già trovati 4. Ma la perfezione si acquisisce col tempo…