• Le 5 stelle, le consulenze, e lo stipendio della casta che diventa “misero”

    Bisogna ammettere che questi 5 stelle, dopo aver saputo interpretare quella voglia di novità che proveniva direttamente dalla pancia della gente, ci danno grandi soddisfazioni ora che cominciano finalmente a razzolare fra le mura delle istituzioni.

    Non entrerò nel merito della vicenda Tavolazzi-Parma. Se non per dire che secondo me farebbe un errore il Sindaco a prendere l’ex city manager ferrarese come dirigente in comune, ma che il diktat di Casaleggio-Grillo è lo specchio di come è stato concepito il movimento 5 stelle, ovvero un ectoplasma fluido fatto per raccattare i voti in libertà e che dipende da un solo uomo, che vive a Milano. Anche per questo va la mia solidarietà al povero Tavolazzi, reo di aver provato ad inserire nell’ectoplasma del non statuto quei procedimenti democratici interni tipici di qualsiasi partito/associazione/movimento sano. Anche se lui non lo ammetterebbe mai.

    Ma la cosa che mi diverte di più è vedere come improvvisamente, prese le poltrone del potere della casta, i giovani grillini si confrontino improvvisamente con la realtà. E mandino in frantumi molti dei loro dogmi costitutivi.

    Così i rifiuti che non si inceneranno più a Parma probabilmente finiranno inceneriti in Olanda (non si capisce bene con quale vantaggio per il nostro pianeta), su un sito privato di un comico si pubblicano bandi di ricerca personale per posti da Direttore Generale di un Comune che non prevede più tale figura in pianta organica (leggasi consulente esterno), e a Sarego forse si alzeranno le tasse  perchè “sono cambiate le regole sui trasferimenti statali… l’Imu non copre le entrate attuali… ” ma senza diminuire i gettoni di presenza degli eletti perchè il Sindaco ha improvvisamente scoperto che la “casta” è altrove e “con quei soldi non ci pago nemmeno la benzina per andare in Comune”.

    Ultima chicca l’uscita del neo Sindaco di Comacchio, che non sembra sorpreso che alla sua richiesta di curricula per il ruolo di assessore, “in tanti si sono presentati e, saputo del “misero” stipendio da assessore di circa mille euro, hanno detto “no grazie”.”

    Insomma, cari Sindaci a 5 stelle, benvenuti nel mondo reale.

    E, sinceri, auguri di buon lavoro.

  • Votate secondo coscienza

    Valentino Tavolazzi, certificato Grillo, lascia libertà di coscienza ai suoi elettori in vista del ballottaggio. Senza però dimenticarsi di puntualizzare “con soddisfazione” che il solo Giorgio Dragotto (Pdl ed ora anche Lega, UDC e tutti gli altri) ha accettato i suoi 4 punti:

    “non possiamo non prendere atto con soddisfazione che Dragotto, sostenuto in questo dal candidato alla Provincia Mauro Malaguti, ha fatto proprie le priorità del nostro programma e si impegna pubblicamente e formalmente a realizzarle. Chiediamo dunque agli elettori di adempiere al proprio dovere civico, esprimendo un voto personale, eguale, libero e segreto, come sancisce la costituzione. Aggiungiamo noi secondo coscienza”

    Il dibattito è aperto, anche fra i sostenitori dell’ex City Manager anti-casta (che piazza suo figlio primo in due circoscrizioni, giusto per stare sicuri), tanto che si parla di ammutinamento in corso negli elettori di Progetto per Ferrara.

    Del resto ne vale la pena di appoggiare Dragotto: per 15 punti in più di raccolta differenziata, per la cessione di hera (ora che le azioni vanno svendute, non nei tempi giusti), per mantenere al Sant’Anna qualcosina di più di quel che già si manterrà. per fermare l’idrovia (e quindi non bonificare Boicelli e Volano). A chi importa della strada nel Parco Urbano, dell’apertura della Ztl nelle ore serali, dell’eliminare la consulta degli stranieri. Cosine lette qua e là nel programma di Dragotto. E non ci sono ancora le ronde padane (qualcosa sarà pur costato a Dragotto l’apparentamento con la Lega Nord).

    Valga per tutte l’introduzione al capitolo sull’urbanistica, e prego i lettori di tenere conto che il Comune dovrà redigere il Regolamento Urbanistico e il primo Piano Operativo Comunale:

    Fino ad oggi chi ha governato ha stabilito con piani regolatori che scendevano fin nei dettagli gli usi, le superfici, gli assetti micro urbanistici e spesso l’architettura delle costruzioni facendo prevalere i tecnicismi, le filosofie urbanistiche degli urbanisti, e spesso condizionando anche i PRG con veti incrociati di demagogici ambientalisti (non fautori di ecosistema uomo-ambiente), crociati dell’anticemento (non di equilibrio tra consumo del territorio e necessità insediative), tutori di macerie storiche (non già di preesistenze storiche), produttori di degrado nelle zone periferiche (non già progettisti di parti di “città nuove”).

    Cari elettori, votate secondo coscienza. La vostra per cortesia.

    PS: la mia coscienza mi impone di votare per Tiziano Tagliani e Marcella Zappaterra.

  • notizie della settimana

    Leggo due notizie, da Repubblica e Corriere: Nola, fermato ventottenne per abusi su un bambino romeno e Napoli, altri tre arresti per violenza di gruppo su una 14enne. Roba da essere strillata in prima pagina, se solo il bambino fosse italiano e il violentatore romeno, o se il branco invece che da anonimi cittadini napoletani, fosse stato composto da zingari. Sul web sono invece relegate in taglio basso, chissà a che pagina sono finite sulle versioni cartacee dei giornali nostrani.

    Come quest’altra notizia, direttamente dal Notiziario Aduc: un albanese che nel 2005 cercava al telefono una sua amica, tal Ina, è stato intercettato e accusato di cercare cocaIna, quindi arrestato. E’ successo nel riminese: scagionato in fase istruttoria dopo aver presentato la signora Ina agli inquirenti ha perso comunque il lavoro ed ha – giustamente – chiesto i danni allo Stato Italiano. Pensate solo cosa potrebbe succedere se gli inquirenti di tutta Italia utilizzassero lo stessa metro con coloro che al telefono cercano la signora Maria, mamma, vicina di casa, suocera o moglie che sia…

    A Ferrara la notizia è che il PDL non ha ancora un candidato Sindaco. Fumata nera ieri al vertice regionale. Ma in effetti non è una notizia. Lo è invece un po’ di più che il Direttore generale da 500.000.000 di lire all’anno si scagli contro la casta: ma siamo in Italia, il paese in cui il Ministro dell’economia si puo’ permettere, interrogato sulla crisi ad annozero, di ripondere: “questo non è il momento per leggere i libri di economia, ma per leggere la Bibbia”.