Videocracy
Visto che loro non lo fanno vedere, ci pensa questo blog a ristabilire la lbertà di informazione…
Prodotto dalla Fandango, al Cinema dal 4 Settembre.
Giunti in fondo alla buca, è tempo di scavare.
La sconcerta, però, che il metodo da “ciarpame politico” non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che “per una strana alchimia il paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore”, come racconta a chi le sta vicino.
Era ora, Veronica ha deciso. Finalmente si chiude la dinasty italiana.
Certo ci perderemo (forse) altre prime pagine come questa qui di lato (via Wittgenstein). Temo però che il terrore di parlare di programmi e di Europa da parte della politica e della stampa ci lascerà una campagna elettorale che vivrà solo di ricordi ormai irraggiungibili (Berlusconi e la rossa, Berlusconi e la minorenne, Berlusconi e la ministra) e quindi destinata al solito e ormai insopportabile tentativo di scavare dopo aver ampiamente raggiunto il fondo della buca.
Procuratevi vanga e badile…
Pentimenti elettorali
Cosa dire di nuovo di questa donna da sempre sobria, che ha optato da tempo per una decrescita felice?
“Io, pentita del Billionaire”. Metti una sera a cena, su un traghetto anni venti che dondola all’ancora della Costa Smeralda, e un “atto di dolore” che sorprende assai. “Basta con le veline. Addio a Porto Rotondo, a Porto Cervo, alla Sardegna dei miliardari e del cafonal, che forse l’hanno rovinata. Meglio, l’abbiamo rovinata. Così diseducativo. E il Billionaire oggi andrebbe chiuso. Perché io mi sento a disagio, e sì mi vergogno, vedendo quanto la gente di questi tempi faccia fatica a campare”.
NB: evidentemente le “recenti” indagini di mercato elettorale che dicono che i ricchi sono sempre meno e sempre più ricchi e che i poveri sono sempre di più (e sempre più poveri) abbiano consigliato allo staff della leader della destra di cambiare target e puntare su un bacino elettorale più ampio in vista delle europee? A quando il saio?