• Con un sorso di Fortana si salva la sede dei Verdi

    Con un sorso di Fortana si salva la sede dei Verdi
    La Nuova Ferrara del 01/09/2012 ed. Nazionale p. 18

    Un Gruppo di Acquisto per il finanziamento solidale dei costi per l’affitto Fiorentini: «Un’autotassazione necessaria da quando non abbiamo eletti»

    Un Gruppo di Acquisto per poter coprire le spese per l’affitto della sede di via Romei. Comprando un prodotto Doc e Igt del territorio non solo si contribuisce a sostenere i prodotti genuini locali a chilometri zero, ma anche a finanziare in modo solidale il mantenimento della sede. E’ questa la personalissima “spending review” adottata dai Verdi di Ferrara, che in questi giorni sul sito ecologistieciviciferrara.it hanno rinnovato l’invito a scegliere i prodotti proposti dal Gruppo di Acquisto per evitare al partito il trasloco dalla storica sede di via Romei. «In mancanza di eletti o rappresentanti nelle istituzioni – spiega Leonardo Fiorentini – coprire le spese per l’affitto era diventato molto più difficile. Da qui l’idea, nata già un anno fa, di risolvere il problema con una “autotassazione godereccia”». Già, perché il prodotto scelto dal Gruppo di Acquisto sono i vini doc del Bosco Eliceo dell’azienda Mattarelli. Chi è interessato ai vini contenuti nell’opuscolo postato sul sito «li può avere a domicilio (solo in provincia di Ferrara) a prezzi competitivi e parte del costo di ogni singola bottiglia è destinato al finanziamento della sede». Le ordinazioni, che devono essere di almeno 6 bottiglie o multipli di 6, possono essere inviate seguendo le istruzioni presenti sul sito. E contribuire così a salvare la “casa” dei Verdi a sorsi di Merlot, Fortana e Sauvignon.

    Scarica l’articolo in formato pdf: nuova_fe_01092012.pdf.

  • Un assaggio per una sede

    Acquista vino e contribuisci a tener aperta la sede di via Romei
    DEGUSTAZIONE DI VINI DOC
    A FILIERA CORTA

    L’azienda MATTARELLI produce da alcune generazioni vini nella propria cantina a Vigarano Mainarda, fra cui una linea legata alle produzioni provenienti dalla zona DOC del nostro litorale, compresi alcuni spumanti, e una linea composta da vini di origine regionale.

    Mercoledì 30 alle 18,30 sarà organizzata una degustazione di questi vini finalizzata alla creazione di un Gruppo di Acquisto Solidale e la raccolta dei primi ordinatavi che saranno organizzati con consegna a domicilio.

    Dato che anche questa iniziativa rientra nelle attività a sostegno dell’apertura della sede di via de Romei 48 alle bottiglie acquistate verrà applicato un piccolo sovraprezzo, che in tutti i casi non penalizza più di tanto il vantaggio dell’approvvigionamento diretto alla cantina.

    A chi partecipa alla degustazione si chiede un contributo di 5 euro; chi ordina almeno 6 bottiglie sarà esonerato dal contributo.

    VI ASPETTIAMO!
    mercoledì 30 novembre ore 18,30 via de’ romei 48

    (via verdiferrara)

  • Un po’ di Fortana per la costituente ecologista

    I vini DOC del Bosco Eliceo sono tipici di una zona che parte dal comune di Goro e arriva al comune di Cervia caratterizzata da terreni con una forte presenza di sabbia, caratteristica che rende inconfondibili i prodotti ottenuti; in particolare il Fortana, ma pure il Merlot e fra i bianchi il Sauvignon e il Bianco del Bosco.

    I Verdi di Ferrara hanno scelto i prodotti della Tenuta Garusola, che produce vini DOC ma anche IGT, per avviare un Gruppo d’acquisto per il finanziamento solidale del percorso verso la Costituente ecologista. Chi desidera i vini, rigorosamente  di produzione locale, li può avere a domicilio (Ferrara, città e provincia) a prezzi decisamente competitivi, parte del costo di ogni singola bottiglia è destinato al finanziamento della Federazione dei Verdi di Ferrara che ha iniziato il percorso verso la costituente ecologista.

    Le ordinazioni devono essere di almeno 6 bottiglie (o multipli di 6) composte come meglio si ritiene, al prezzo di 4 euro l’una, e possono essere inviate tramite il form che trovate sul sito dei Verdi di Ferrara oppure via fax con il modulo d’ordine inserito nella brochure (scaricabile qui in formato pdf: brochure_web.pdf ) al numero 0532.211530 oppure con una mail all’indirizzo info@verdi.ferrara.it ricordandosi di indicare nome e cognome ed i recapiti per la consegna.

  • Bonarda

    Non mi capita spesso di acquistare la Gazzetta dello Sport. La compro solo quando mi sento in vacanza, ovvero quasi mai. Sabato scorso però mi son preso un giorno di ferie, dedicato a seguire dal vivo l’annunciata sconfitta del Bologna a San Siro. Così era d’obbligo l’acquisto della rosea.
    Ma di tutto il giornale, ecco cosa mi è saltato agli occhi (il commento, che condivido è tratto da intravino):

    Ad allusioni e pericolose affinità vino-donne siamo abituati. Mah, ecco, qui il livello di marketting è abbastanza degradante anche per occhi non femministi. In quanto tale, probabilmente sarà un successo. Nel dubbio, meglio buttarsi a sinistra. [foto promozionale dell’opera “I love vino“, collaborazione tra Gazzetta dello Sport e Gambero Rosso in uscita dal 12 aprile]

    Di uso della donna in pubblicità avevamo già parlato qui.

  • Globalizzazione all’incontrario (Tappi)

    sugheroMentre il Papa si candida a Sindaco di Roma, Grillo non concede le interviste e Bush promette pace in Medio Oriente entro la fine del mandato, la notizia del giorno mi pare un’altra. Contrordine compagni: il sughero è meglio scorticarlo. Per cui viva i tappi in sughero, ma soprattutto utilizzatelo in bio-edilizia!

    Lo riporta ilMangiabio di oggi, che riprende un allarme lanciato dal WWF:

    “Scortecciatemi e … vivrò più a lungo

    Il Wwf ha già lanciato l’allarme: nei prossimi 10 anni il 75% delle sugherete del Mediterraneo Occidentale, 2,7 milioni di ettari, è destinato a scomparire se non si corre ai ripari. Il motivo? Il progressivo declino dei tappi di sughero soppiantati dalla produzione di quelli più economici, realizzati con materiali sintetici. Il caso del sughero, infatti, è una delle singolari anomalie che si verificano in natura: lo sfruttamento, sostenibile ovviamente, della pianta garantisce vitalità e salute all’ambiente naturale, perché tutela la biodiversità e la conservazione di specie già a rischio di estinzione, come la Lince Iberica, il Cervo Berbero e l’Aquila Imperiale Bianca, che utilizzano le piante come rifugio naturale. L’80% della produzione italiana di alberi da sugheri cresce in Sardegna, 120 mila quintali raccolti ogni anno, e la Regione ha già avviato un programma di tutela nel quale rientra anche la certificazione e la programmazione di interventi per migliorare i boschi esistenti e recuperare le sugherete degradate, in attesa di nuove e più confortanti oscillazioni del mercato del tappo, che attualmente rappresenta ancora il 70% del valore mondiale del sughero. Ma a parte l’utilizzo principe legato al mondo dell’enologia, ce ne sono altri che sono in crescita anche nel nostro Paese, grazie alla diffusione della bioarchitettura, che ha riscoperto le proprietà del sughero sia come materiale edile, sia come oggetto d’arredo. Vediamo quali e perché.

    Edilizia

    • Nella funzione decorativa per le pareti;
    • Non genera carica elettrostatica;
    • Respinge la polvere ed è lavabile con l’acqua;
    • E’ un ottimo isolante termo-acustico e può garantire fino al 30% di risparmio energetico;
    • E’ fono-assorbente: abbatte i rumori di circa 20 Db.

    Pavimenti
    Si utilizza il sughero massiccio dello spessore di almeno 4 millimetri. Può essere applicato ad ogni ambiente, anche a quelli di servizio, grazie alle proprietà di isolamento termo-acustiche. La versione flottante è adatta in modo particolare alle ristrutturazioni, grazie alla facilità di posa.

    Arredo
    La proprietà di materia calda ed elastica conferisce agli oggetti in sughero ergonomicità e benessere. E’ adatto sia alla realizzazione di singoli oggetti che di moduli da comporre.

    Aziende consigliate lavorazione: Italiana Sughero (www.lis.it), Nonsoloferro (www.nonsoloferro.it) Michele Lacu (www.lacucork.com), Suberdomus (www.suberdomus.com)”

  • Chi di skunk ferisce di alcol perisce

    Il dibattito (inglese ed italiano) sulla “supercannabis” è stato capace di raggiungere livelli di superficialità ed ignoranza splendidamente irraggiungibili. L’Independent, e sulla sua scia metà del mondo politico italiano, si è scagliato contro la Skunk, terribile e “nuovissima” varietà di canapa, capace di essere 25 volte più potente della canapa cara agli hippy. Al di là del fatto che la Skunk è una varietà ibrida di canapa conosciuta da più o meno un quarto di secolo (ed abbondantemente fumata da decenni in tutto il mondo) la cosa che fa più sorridere è il rapporto sulla potenza. Se parametrata al contenuto di thc presente nell’erba “normale” avremmo un prodotto che sfidando tutte le leggi della fisica e della chimica conterrebbe il 250% di THC. Vi preghiamo, mandatecene un campione! Per fortuna ci ha pensato il Lancet a metter le cose in chiaro.
    Altro geniale filone del proibizionismo nostrano si è rilevata la drugtestmania. L’ultimo arrivato è Amato che ha fatto una proposta un po’ idiota (l’ha detto lui!): antidoping a scuola e penalizzazione sui crediti scolastici per i positivi. Peccato che le ricerche statunitensi rivelino che oltre che inutili e costosi, i test sugli studenti sono pure dannosi. Ne scrive Grazia Zuffa su Fuoriluogo.it.